L’incendio nell’area ex #Pamafi è grave ed è un segnale da non sottovalutare. Negli anni si sono succedute molte progettualità riguardanti un’azienda un tempo eccellenza del florovivaismo italiano e lucano che ha occupato oltre 110 dipendenti per più di 50 anni ed è commissariata da ben 15 sotto il controllo del Ministero dello Sviluppo Economico L’incendio forse partito dai canneti che costeggiano la ferrovia è arrivato nell’area dell’azienda i cui capannoni sono diventati purtroppo delle discariche abusive e quindi ottimo combustibile. È necessario intervenire al più presto per riportare quest’area, anche con i fondi del #PNRR ad una produttività che, oltre ad essere occasione di lavoro e crescita sociale, la preserverebbe dal degrado e da episodi come questo siano essi dolosi o accidentali. Si smetta di discutere tra Regione e Ministero e si proceda.
La piana dedicata all’#agricoltura, salvata da ogni speculazione edilizia, e candidata nel 2018 con un progetto di riutilizzo denominato “la Città dell’ambiente”, poi integrato dall’ALSIA (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura) per la parte relativa alle piante officinali, continua ad essere abbandonata e non viene risparmiata neanche dal mare, che ha cancellato in 20 anni circa 40 metri di spiaggia in corrispondenza della foce del fiume Noce.
A chi oggi fa l’operazione fin troppo facile di scaricare le responsabilità sull’attuale amministrazione dobbiamo ricordare che solo nel 2018 il centrosinistra, che ha governato per decenni la regione, si è deciso ad approvare una mozione per la riqualificazione dell’area. Eppure progetti validissimi di importanti economisti e progettisti della #Basilicata erano stati presentati sin dagli anni Ottanta. Ma tutte le proposte sono rimaste ostinatamente nel cassetto. Dunque, è verissimo che ci sono delle responsabilità politiche, ma se si vuole dare un futuro al prezioso patrimonio lucano la critica deve essere onesta e imparziale, non affetta da miopia selettiva.
Mi sono attivato, con un’interrogazione parlamentare per sapere come intendano intervenire i ministri della Transizione ecologica e dello Sviluppo economico.