Sul nuovo capitolo giudiziario legato al caso Ruby e denominato “Processo Ruby ter” si registra una nota del parlamentare lucano Cosimo Latronico (Forza Italia). Vittima è Karima el Mahrough che ha partecipato da minorenne ai festini di Arcore. Di seguito la nota integrale relativa al nuovo procedimento giudiziario che coinvolge Silvio Berlusconi.
“Un’altra pagina incredibile quella scritta oggi dalla giustizia italiana che continua a perseguire il presidente Silvio Berlusconi ancora una volta indagato dalla Procura di Milano con una ossessione ormai sospetta”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI) sul nuovo procedimento giudiziario “Ruby Ter” su Silvio Berlusconi. “Anche i tempi destano dubbi sulla volontà di condizionare gli eventi politici del Paese. Nell’esprimere solidarietà al presidente Berlusconi, ribadiamo la nostra convinzione che si saprà difendere e saprà far vincere, come continua a fare, gli interessi dell’Italia”.
Da Repubblica.it ecco la notizia che riguarda la nuova indagine su Silvio Berlusconi
L’ex premier Silvio Berlusconi e i suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, sono indagati a Milano nella inchiesta cosiddetta ‘Ruby ter’. Ma nella nuova indagine che sta nascendo in Procura ci sono anche il cantante Apicella, Ruby, il suo avvocato e le ‘olgettine’. Politici e giornalisti, cantanti e poliziotti: 45 persone in tutto, molti sono i testimoni del processo Ruby bis accusati di aver detto il falso. A occuparsi dell’inchiesta non sarà Ilda Boccassini che ha rinunciato all’inchiesta, perché, riferisce il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, “ha altri impegni più pressanti”.
Il processo Ruby e il Ruby bis
Berlusconi e la corruzione. Saranno dunque l’aggiunto Pietro Forno e il pm Luca Gaglio a seguire le indagini. Berlusconi è “gravemente” indiziato del reato di “corruzione in atti giudiziari” (rischia, in caso di condanna, fino a 10 anni di carcere) per aver pagato il silenzio non solo delle ragazze chiamate a testimoniare sulle serate ad Arcore, ma anche e soprattutto di Ruby alla quale – questa è l’ipotesi – avrebbe promesso “un ingente compenso se avesse taciuto o ‘fatto la pazza’”. In questo contesto di “contaminazione probatoria”, la ragazza intercettata al telefono ha detto che stava aspettando “5 milioni” di euro dall’ex premier. Per il processo Ruby, Berlusconi è già stato condannato a 7 anni e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
La paga alle Olgettine. Il Cavaliere, secondo i giudici, è “colui che elargiva il denaro”, circa 2.500 euro al mese per ciascuna delle 18 ragazze, ora indagate per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, che hanno preso parte alle serate di Arcore. Versamenti che Berlusconi ha sospeso giusto qualche settimana. Berlusconi, inoltre, avrebbe corrotto anche un’altra giovane, la giornalista di Mediaset Silvia Trevaini, la quale, oltre al compenso mensile, ha ricevuto il “regolare stipendio” e, nel corso degli anni, una serie di extra, la cifra è intorno agli 800 mila euro, che le sono serviti per acquistare tre appartamenti, due dei quali nel centro di Milano. In più, per lei l’ex premier avrebbe comprato varie “autovetture”.
Gli altri indagati. Dal commissario di polizia, Giorgia Iafrate, all’ex viceministro degli Esteri Bruno Archi, dall’ex sottosegretario Valentino Valentini, fino all’europarlamentare Licia Ronzulli alla deputata e collaboratrice di Berlusconi, Maria Rosaria Rossi, all’ex massaggiatore del Milan ed ex consigliere regionale Giorgio Puricelli. Sono alcuni degli indagati per falsa testimonianza. Tra questi ci sono anche Carlo Rossella, presidente di Medusa, il cantante e amico di una vita dell’ex premier, Mariano Apicella, e il pianista Danilo Mariani. Il padre di Ruby è invece finito sotto inchiesta per avere negato di essere a conoscenza delle serate, delle frequentazioni e dei ‘compensi’ presi dalla figlia. Indagata anche Diana Maria Osorio Iriarte, giovane colombiana, accusata di falsa testimonianza e calunnia.
La posizione di Ghedini e Longo. L’accusa di corruzione in atti giudiziari riguarda anche gli storici difensori dell’ex premier. Ed è relativa, in particolare, alla convocazione delle ‘olgettine’ ad Arcore il 15 gennaio 2011 (all’indomani delle perquisizioni della Procura) in vista delle loro deposizioni al processo “a favore” dell’ex premier. I due legali sono indagati, in particolare, “per aver partecipato nella loro qualità di difensori”. Sono 18 le ragazze che hanno risposto alla convocazione e si sono presentate a Villa San Martino quel giorno. Ecco il commento dei due difensori, dopo aver appreso la notizia: “E’ un atto dovuto” e si dicono certi che il tutto finirà con “una richiesta di archiviazione”.
Le ragazze di Arcore. Nell’inchiesta ci sono anche l’ex legale di Ruby, Luca Giuliante, il cantante preferito del Cavaliere, Mariano Apicella, la giornalista di Mediaset Elisa Toti. L’elenco, desumibile dalle sentenze ‘Ruby’ e ‘Ruby bis’, ci sono molte ragazze che hanno partecipato alle serate di Arcore: Roberta Bonasia, Claudia Ioana, Iris Berardi, Lisney Barizonte, Francesca Cipriani, le gemelle Eleonora e Concetta De Vivo, Arisleida Espinosa, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Marystelle Polanco, Raissa Skorkina, Giovanna Rigato. Tutte avevano parlato di serate ‘normali’ dall’allora premier, dove non accadeva nulla di osè.
Chi è Ruby e perchè viene coinvolto Silvio Berlusconi
Karima El Mahroug detta Ruby è nata a Fkhi Ben Salah, in Marocco, il 1 novembre 1992.
Karima El Marhoug, detta “Ruby Rubacuori” è la ragazza di origini marocchine al centro della vicenda che ha portato all’incriminazione di Silvio Berlusconi per corruzione e prostituzione minorile. Ruby è nata in Marocco, la sua famiglia si è trasferita in Sicilia a Letojanni, in provincia di Messina, quando lei aveva 9 anni. Il padre, M’hammed, dopo un infortunio sul lavoro che lo costrinse ad abbandonare il posto che aveva in Marocco, fa il venditore ambulante di biancheria e non se la passa troppo bene. Karima cresce bellissima e piuttosto scapestrata in una situazione familiare non tra le migliori. Racconterà di essere stata violentata a 9 anni da uno zio e riferirà anche di molte violenze subite dal padre (“Mi prendeva a cinghiate per la minima ragione”). Soprattutto, sembra, per il desiderio di Ruby di vivere una vita libera e non sottoposta alle regole islamiche. Il padre, per la verità, ha sempre smentito sia le cinghiate che la rigidità islamica.
Fatto sta che quando non ha ancora compiuto 14 anni, Ruby scappa di casa. A Catania trova lavoro in una discoteca il cui padrone la ospita in casa. Ben presto, però, l’uomo fa avance pesanti nei confronti della ragazzina che lo prende a pugni e fugge. Da lì in poi, la ragazza passa attraverso lavoretti, brevi periodi di ospitalità in qualche famiglia, pericolose avventure con uomini che da lei vogliono sempre la stessa cosa. Di tanto in tanto viene fermata e costretta a brevi soggiorni in comunità o case famiglia dalle quali, regolarmente, fugge appena ne ha la possibilità.
Nel settembre del 2009, Ruby, che non ha ancora compiuto 14 anni, partecipa a un concorso di bellezza a Sant’Alessio (Messina). In giuria c’è Emilio Fede che la nota, si commuove alla sua storia e s’impegna ad aiutarla. Poco tempo dopo, Ruby comparirà a Milano. Diversi testimoni raccontano che si prostituiva con una certa regolarità ed era sempre piena di soldi. Una volta viene scippata in pieno centro di Milano e nella borsetta aveva più di seimila euro.
Dal febbraio del 2010 (ma probabilmente anche prima), quando ha 17 anni e tre mesi, Ruby comincia a frequentare le feste di Arcore con i bunga-bunga finali e si ferma spesso a dormire da Berlusconi. In diversi momenti fornirà diverse verità: dirà ai giudici di aver fatto sesso col premier e, poi, lo negherà.
Il caso esplode il 27 maggio 2010 quando Ruby, accusata di furto da un’amica con la quale aveva avuto una breve convivenza, viene portata in questura. Partono le famose telefonate di Berlusconi al capo di gabinetto con la “millantata” parentela di Ruby col presidente egiziano Mubarak e Nicole Minetti si presenta per farsi affidare la ragazza. Dalla perplessità del pm dei minori Fiorillo nasce l’inchiesta che porterà all’incriminazione di Berlusconi. Il 27 ottobre la vicenda esce sui giornali e nasce il Caso Ruby.
Ruby viene spesso intercettata e interrogata. In diverse telefonate parlerà delle promesse di Berlusconi: 4/5 milioni di euro per tacere sulle notti di Arcore. Adesso, la ragazza è parte lesa nel processo che si è aperto contro Berlusconi e nell’altro che vede imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti per prostituzione minorile in corso a Milano. Silvio Berlusconi è stato condannato per questo processo in primo grado a sette anni di carcere e interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione per costrizione e prostituzione minorile.
Il resto è storia di oggi con il nuovo procedimento giudiziario denominato “Ruby ter”.
Sig Latronico,
Ma smettetela di fare gli gnorri!
In qualunque paese civile il tuo capo starebbe gia dietro le sbarre.
Qui in Italia siamo costretti tenerlo ancora a piede libero ed a pagargli pure le scorte.
Ma mi faccia il piacere!! (Per dirla con Totò)
Dagli USA all’Albania un indagato che avvicina soltanto i testimoni compie un reato gravissimo. Questo irresponsabile di Berlusconi addirittura paga con uno stipendio le testimoni per metterle a tacere, le cosiddette olgettine, e continua a farneticare di essere perseguitato.
Qui di incredibile c’è che ci sia ancora gente, purtroppo tanta gente, che non si renda conto di questo e lo difenda come fosse una divinità al di sopra di ogni legge. Ma si sono proprio giocati il cervello?
Senatore Latronico dica lei se trova un altro paese al mondo dove una vicenda del genere sia mai stata tollerata! Basta farvi beffa degli italiani!