Consigli regionali Gianni Perrino e Gianni Leggieri esprimono in una nota alcune riflessioni sull’inchiesta che ha interessato un settore della sanità lucana. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Perrino e Leggieri (M5s): “Dimissioni immediate da parte del “deus ex machina” Marcello Pittella.
A pochi mesi dalle elezioni regionali ci troviamo a fare i conti con l’ennesimo terremoto: Marcello Pittella, Governatore della Regione Basilicata è agli arresti domiciliari a seguito di un’operazione della Guardia di Finanza di Matera riguardante concorsi e nomine nella sanità lucana.
Saremmo di fronte all’ennesimo verminaio fatto di raccomandazioni, procedure di appalti poco trasparenti e scambi di favori tra i soliti amici degli amici. Tutto questo a pochi giorni dall’altro scandalo che ha colpito il sistema dei trasporti lucani, quest’ultimo caratterizzato dagli interessi di una cricca che avrebbe manovrato appalti su pulizie e trasporti.
Due le persone finite in carcere: si tratta di Pietro Quinto e Maria Benedetto, rispettivamente direttore generale e direttrice amministrativa dell’Azienda sanitaria di Matera.
Stando a quanto riportato da Corriere.it, le intercettazioni rivelerebbero come Pittella, definito “deus et machina” da parte del gip, si occupasse di gestire sia le nomine dirette, sia i concorsi pubblici. Uno dei metodi utilizzati e svelato dalle indagini della Guardia di Finanza sarebbe stato quello di decidere le assegnazioni dei posti «gonfiando» il punteggio ottenuto dai candidati ma anche falsificando i verbali delle commissioni in modo da far risultare che tutti i componenti fossero presenti.
Inutile dire che durante questa consiliatura ci siamo spesso imbattuti in casi di procedure di selezioni per assunzioni poco trasparenti e molto border line. Non solo nell’ambito della sanità regionale.
Per arginare pratiche clientelari e una gestione non proprio trasparente della sanità, abbiamo anche presentato una proposta di legge che prevedeva la nomina dei direttori generali attraverso concorso pubblico al fine di dare inizio a quella rivoluzione auspicata che vuole portare la politica fuori dalla sanità spezzando appunto il legame tra politici e manager sanitari.
Il questi anni infatti il sistema della nomina dei manager ha generato inefficienza e corruzione, ha corrotto il sistema delle gare pubbliche, ha determinato il costo inappropriato della farmaceutica, il dirottamento nella sanità privata e il contestuale mancato scorrimento delle liste d’attesa.
L’unico gesto sensato da parte di Marcello Pittella sarebbe la rassegnazione immediata delle sue dimissioni con l’indizione di elezioni al più presto. Sarebbe la scelta più ovvia da parte di chi ha svilito in tutti i modi l’istituzione regionale, nonché un segnale a una cittadinanza sempre più sfiduciata nei confronti della politica.
Un plauso va a quel cittadino che non ha abbassato la testa e, rivolgendosi alla Magistratura, ha consentito di dare impulso alle indagini. Speriamo che sempre più persone si ribellino di fronte a queste situazioni intollerabili e che, finalmente, si dia un nuovo corso alla politica di questa regione, stuprata da decenni di clientelismo e gestione arrogante del potere.
Lomuti, consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Gli arresti di oggi segnano la fine di questa classe dirigente”
Gli arresti di oggi non ci fanno piacere. L’inchiesta della Procura di Matera sulla sanità lucana che vede coinvolte una trentina di persone, tra le quali il Governatore della regione Basilicata Marcello Pittella, è un fatto gravissimo. Come membro della Commissione Giustizia in Senato, ciò che più mi preoccupa è la gestione della sanità che non può avere queste modalità. La salute è il bene più comune che abbiamo e merita una gestione con i più alti livelli di trasparenza. S e si fosse passato più tempo a pensare alla mancanza di posti letto e non dei posti politici agli amici, forse qualche risultato in più, per il bene dei cittadini, l’avremmo raggiunto. La logica del potere deve cedere alla logica di garantire il benessere dei cittadini. Le odierne misure cautelari ci fanno capire che la Basilicata è una regione allo sbando, una regione che non ha più una guida…e di questo passo presto non avrà più nessuno. L’unica possibile soluzione è il radicale cambiamento che i cittadini dovranno esprimere attraverso il voto che ci attende in autunno per scegliere una nuova classe politica regionale differente. Non a caso nel contratto di Governo è stato inserito un punto importantissimo del programma del MoVimento 5 Stelle: l’abolizione delle nomine politiche degli incarichi dirigenziali nella sanità pubblica, attraverso nomine basate, invece, su principi di trasparenza e di meritocrazia. Gli arresti di oggi non ci fanno piacere ma segnano la fine di questa classe politica. Siamo dinanzi a un bivio: quello della coscienza di sé e di ciò che si vuole essere.
Inchiesta Sanità lucana, Pedicini (M5s): Il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica che può cambiare la Basilicata. Sì alle dimissioni del governatore Pittella richieste da Leggieri e Perrino.
La maxi inchiesta sulla sanità in Basilicata e l’arresto del governatore Marcello Pittella mettono in evidenza che le attività di denuncia e le battaglie portate avanti dal M5S in questi anni erano giuste, necessarie e basate su intrecci conclamati ed evidenti.
A parte gli aspetti giudiziari e processuali, che faranno il loro corso, sul piano politico ci sono delle responsabilità enormi e inquietanti che investono Pittella ma anche un’articolata e squallida ragnatela di commistioni, malcostume, affari e clientele ramificate nel settore della sanità dove ogni anno vengono spesi miliardi di euro pubblici.
Leggere nell’ordinanza del Gip di Matera che “il ‘deus ex machina’ della ‘distorsione istituzionale’ che si è verificata nella sanità lucana è il presidente della Regione Marcello Pittella” e che è stato individuato “un sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte di singoli malversatori” fa capire come il livello di degenerazione della vita politica e amministrativa della Basilicata ha raggiunto una situazione gravissima e intollerabile.
Ma non è finita, nell’ordinanza del giudice c’è anche un altro passaggio molto chiaro e emblematico: “la politica è utilizzata non al servizio della realizzazione del bene collettivo ma a soddisfacimento dei bisogni di sciacallaggio di potere e condizionamento sociale”. E’ la politica infatti “che condiziona pesantemente” la gestione delle Asl lucane “ed in particolar modo le procedure selettive per assumere personale nella sanità”. E questo “non solo al fine di ampliare il consenso elettorale ma anche allo scopo di ‘scambiare’ favori ai politici di pari schieramento che governano Regioni limitrofe, come è il caso della Puglia e della Campania”.
Davanti a questo raccapricciante quadro, il M5S è l’unica speranza che hanno i cittadini per riappropriarsi delle istituzioni pubbliche e per dare una prospettiva di vero cambiamento alla Basilicata.
Alcuni giorni fa è scoppiata l’inchiesta collegata al dissesto al Comune di Potenza, a appalti trasporti e raccomandazioni, con il coinvolgimento dell’attuale e dell’ex presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero e Franco Mollica, oggi quest’altro scandalo gravissimo sulla sanità. Quante altre vicende simili sono annidate nei meandri della pubblica amministrazione lucana?
Tra qualche mese ci saranno le elezioni regionali, sarà quello il momento in cui i lucani, così come hanno già fatto il 4 marzo, dovranno fare una scelta forte e radicale di totale discontinuità con il passato, per aprire una nuova fase e mettere al centro il bene comune e la moralizzazione politica, economica, etica, sociale di tutta la Basilicata. Sarà necessaria un’azione profonda, senza scorciatoie o trasformismi che potrebbero essere tentati da altre forze politiche di sinistra, centro e destra che, pur se fino a ieri hanno sostenuto Pittella, il Pd e le logiche del sistema a loro collegati, oggi si vorrebbero presentare come salvatori della patria senza macchie e senza peccati.
Il M5S sta dimostrando, già con il governo nazionale, che la possibilità di cambiare è possibile e che i cittadini sono pronti e vogliono che accada. La stessa cosa dovrà avvenire in autunno in occasione delle elezioni regionali lucane.
Per queste ragioni, condividiamo e sosteniamo in pieno la richiesta di dimissioni immediate del governatore Marcello Pittella che è stata presentata oggi dai consiglieri regionali del M5S Basilicata Gianni Leggieri e Gianni Perrino.
Nella foto www.SassiLive.it Marcello Pittella