Dopo l’ennesimo incidente stradale sulla Potenza-Melfi che solo fortunatamente oggi non ha registrato vittime, non è più pensabile che l’unica cosa da fare è tenere il conto dei morti e dei feriti per la quasi totalità lavoratori costretti a percorrere quella strada per raggiungere il posto di lavoro. Ad affermarlo è Carmine Ferrone, dirigente Art.1-Mdp Marmo-Melandro che aggiunge: bisogna innanzitutto prendere atto che la SS 658 non rientra tra le dieci opere viarie che il Governo Cinquestelle-Lega ha incluso nel cosiddetto provvedimento “sblocca cantieri” che individua, con una spesa complessiva di diversi miliardi di euro, le priorità di progetti da finanziare, di cui solo tre al Sud. Ma la Potenza-Melfi, riconosciuta come la strada statale lucana più percorsa e quella a più grave indice di mortalità, non ricade tra le scelte del Governo che di fatto condivide la strategia dell’Anas per l’attuazione di lavori di semplice miglioramento della percorribilità, che anche quando saranno finalmente conclusi – cosa che nessuno è in grado di quantificare ad oggi con precisione – non potranno costituire la soluzione efficace e definitiva ai notevoli volumi di traffico leggero e pesante e alle conseguenti esigenze di sicurezza nella percorrenza, che richiederebbero ben altra tipologia di interventi rispetto a quelli previsti. L’unica vera e propria prevenzione agli incidenti stradali – continua Ferrone – è la costruzione di due corsie per carreggiata quale condizione minima di sicurezza. Condivido, soprattutto perché condivido il viaggio quotidiano per raggiungere lo stabilimento Fca d Melfi, la rabbia degli operai metalmeccanici che non possono più reggere emotivamente questa situazione e sono disposti a proteste forti come il blocco del traffico sulla Potenza-Melfi pur di riaccendere la dovuta attenzione. Purtroppo le uniche rispostevenute sinora sono l’autovelox e le multe a carico degli automobilisti. Come dimostrano i continui incidenti non è assolutamente vero che mettendo il limite di velocità si riducono gli incidenti. Anzi sulla Potenza Melfi si ha l’effetto contrario. In questo periodo di crisi economica profonda tutti cercano di fare cassa e tra questi ci sono i Comuni che hanno deciso l’installazione degli autovelox. La buona amministrazione locale se vuol recuperare somme, che tra l’altro in attuazione di normative statali specifiche devono essere finalizzate ad interventi per la sicurezza stradale, deve trovare altre soluzioni non certo fare multe agli operai che quotidianamente si recano a San Nicola di Melfi per lavoro. Ferrone infine riferisce di aver sottoscritto la petizione lanciata da “Piazza Lucana” rivolta agli organi competenti, per chiedere di valutare la possibilità di elevare il limite massimo di velocità, rilevato dagli autovelox sulla strada statale Potenza-Melfi, a 90km orari, una petizione che ha già raccolto migliaia di adesioni.