Associazione ISMM (Infrastrutture Servizi Mobilità nel Materano) ha intervistato il deputato materano Gianluca Rospi affrontando diverse questioni che riguardano le infrastrutture.
Saranno appaltati e cantierizzati l by-pass Matera già finanziato e progettato e se i restanti 16 chilometri della ss7 Matera Ferrandina rientreranno nel Recovery fund per il definitivo progetto di raddoppio fino all’innesto con la Basentana?
“Non ci sono ancora date precise per l’appalto e cantierizzazione del by-pass di Matera sono ancora in corso le procedure per completare la fase progettuale. Mi auguro che il nuovo Ministro acceleri le procedure anche attraverso la nomina di un Commissario al fine di completare quanto prima la fase progettuale e avviare la fase di appalto. Per i restanti chilometri di strada oltre ai fondi del Recovery ci sono anche i fondi strutturali che l’Europa destina alle regioni del sud Italia e che potrebbero, anzi dovrebbero, essere utilizzata per il completamento di un’arteria importante per il territorio materano e regionale”.
Può dirci come mai dopo la nomina del commissario Vera Fiorani siamo venuti a conoscenza che i cantieri della fs Matera Ferrandina sono stati posticipati di altri tre anni e se c’è un accordo con la Puglia ed RFI per un prosieguo verso Bari di tale linea.
“Il commissario ha il compito di accelerare il cantiere della Matera-Ferrandina. Attualmente non c’è nessun progetto per il prosieguo verso la Puglia”.
Potrebbe promuovere sempre tramite il Recovery un prosieguo della fs Ferrandina Matera verso Altamura/Bari?
“Certo, lo sviluppo del nostro territorio è una delle priorità della mia azione politica. Speriamo che si riesca a far inserite anche questo prosieguo ferroviario nel Recovery, è prioritario per Matera e tutto il sud.
In ultimo vorremmo chiederle se sa e se può accennarci qualcosa sui progetti e gli interventi che si stanno cercando di finanziare nel territorio materano con i fondi del Recovery.
“Sono mesi che sollecitavo il vecchio governo ad investire di più sulla logistica dei porti del sud Italia sviluppando le zone retroportuali e le Zone Economiche Speciali. L’Idea è quella di creare una nuova piattaforma logistica del sud Europa nel Sud Italia. Naturalmente per fare ciò bisogna sviluppare le infrastrutture stradali e ferroviarie. Non solo alta velocità fino a Bari, Taranto e Palermo, ma anche ammodernare l’asse ferroviario Taranto -Salerno e le reti infrastrutturali della Basilicata indispensabili come il completamento della Murgia-Pollino (Tirreno-Adriatico), il completamento della bradanica fino a Taranto e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti tra cui la Basentana, la Sinnica e la Val D’Agri”.