“Fino a ieri due mali, più di altri, hanno afflitto, molto spesso, la politica italiana e l’amministrazione pubblica: la mancanza di programmazione e le lungaggini burocratiche. Per questo non condivido la posizione pretestuosa assunta dalla Cgil di Basilicata in merito agli interventi in corso sulle tre linee ferroviarie che interessano la nostra Regione e una voce critica sull’appalto integrato contemplato dal nuovo codice degli appalti”.
Così, in una nota, il commissario della lega Basilicata, Pasquale Pepe.
“Il nuovo codice degli appalti accelera le procedure, e lo strumento più efficace per i lavori pubblici è proprio l’appalto integrato: affidare insieme progettazione esecutiva ed esecuzione dell’intervento significa ottimizzare i tempi e scegliere la migliore proposta tecnica possibile. Al contempo – continua Pepe – non ricordo un Ministro delle infrastrutture e trasporti che, dopo soli nove mesi di lavoro, presenta all’Italia un programma decennale (2023/2032) su strade, ferrovie, porti, aeroporti, infrastrutture idriche e casa con numeri ed interventi puntuali”.
“Eccone alcuni: strade e autostrade con oltre 1.350 cantieri previsti solo nel 2023, per un investimento di 3,5 miliardi di euro per interventi di manutenzione e altri 4,5 miliardi compresi nel contratto di programmazione Anas, di cui 2 miliardi per la costruzione di nuove opere; rete ferroviaria, con più di 1.700 cantieri e un investimento di 3,5 miliardi di euro in manutenzione per il solo 2023, cui si aggiungono altri 22 miliardi per appalti di lavori in corso e altri 11,2 miliardi per appalti in avvio entro l’anno; per la qualità dell’abitare, un progetto di riqualificazione urbana che prevede la costruzione di 15mila nuovi alloggi popolari, per un totale di 159 progetti su tutto il territorio nazionale e finanziamenti di oltre 2,7 miliardi di euro; 2,5 miliardi per il potenziamento delle infrastrutture idriche e altri 900 milioni per la riduzione delle perdite di distribuzione dell’acqua”.
“Ho profondo rispetto – spiega Pepe – e totale considerazione per le sigle sindacali, tutte, e per quello che rappresentano, per questo non mi aspetto prese di posizioni strumentali, ma argomentazioni che guardino al merito delle questioni, seppur critiche. Nello specifico, quanto alla questione della sospensione delle tre tratte ferroviarie che interessano la Basilicata (due per lavori di ammodernamento e una per lavori di ripristino a seguito di una frana), tutti siamo consapevoli delle difficoltà per gli utenti, ma confidando in quanto ha sostenuto l’assessore Merra (nonché, sulla sua affidabilità) e Rfi, siamo convinti che gli interventi non potevano che essere eseguiti in questo periodo per contenere i disagi e che saranno ultimati nei tempi prefissati. Avremmo potuto giustificarci rispolverando le innumerevoli inadempienze del passato, additando la classe politica di csx che gli interventi di ammodernamento in essere i Lucani li attendono da 30 anni e che mai sono stati eseguiti, ma noi siamo quelli che guardano al futuro, con la consapevolezza che è solo l’inizio di un percorso e che alla nostra terra, prima di ogni cosa, servono infrastrutture, infrastrutture e infrastrutture”.