Ingresso deputati europei del Movimento 5 Stelle nel gruppo dei Socialisti e Democratici, intervento senatore Pittella (PD), già Presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo. Di seguito la nota integrale.
In relazione al dibattito in corso sul possibile ingresso dei deputati europei del Movimento 5 Stelle nel gruppo dei Socialisti e Democratici, mi permetto avanzare alcune riflessioni.
Ho sempre sostenuto, e con convinzione, che il gruppo e il partito dei socialisti europei dovessero aprirsi, contaminarsi con altre culture riformiste e progressiste presenti in Europa.
Sono stato tra i promotori dell’alleanza tra socialisti e democratici, con il Pd e il Pse che hanno costruito un nuovo gruppo parlamentare sulla base di una chiara e limpida convergenza di valori e di programmi, percepibile e percepita dai cittadini.
Ulteriori allargamenti sono benvenuti ma devono avvenire alla luce del sole, con una intesa autentica e non strumentale e passeggera su idee, programmi, visioni dell’Europa e del ruolo delle forze progressiste europee.
Se invece si trattasse di dare una stanza in fitto temporaneo restando distanti su giustizia e infrastrutture, meritocrazia o esercito europeo, allora meglio essere alleati leali senza condividere lo stesso tetto.
Non sarebbe utile a chi accoglie nè a chi entra e non sarebbe compreso dai rispettivi elettori.