Le iniziative intraprese dall’Amministrazione Comunale di Ferrandina, finalizzate allo studio, al recupero e alla valorizzazione dell’importante patrimonio culturale della città aragonese sono state molteplici. Queste rientrano in un’attenta programmazione a breve e lungo termine, la quale ha previsto il coinvolgimento di vari Enti e Istituti di Ricerca, come l’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento di Scienze Umane (Unibas-DISU), l’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM – Cnr), la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, di ricercatori, studenti e professionisti del territorio. Queste iniziative, che hanno riguardato diversi siti archeologici e beni monumentali dal grande valore storico e culturale, sono state portate avanti, nello specifico dal Consigliere Delegato al Turismo, Alessio Giasi e dall’ Assessore all’ Agricoltura, Angelo Zizzamia e hanno visto in Antonio Pecci, giovane archeologo ferrandinese, un trait d’union con i due Istituti. Nella scelta degli obiettivi si è cercato di dare priorità ad alcune emergenze, di puntare su siti archeologici e monumentali che possono trasformarsi in attrattori turistico-culturali, o in veri e propri brand per il rilancio di attività economiche-commerciali come l’olivicoltura, ad esempio.
Tra le prime iniziative effettuate dall’ Amministrazione Comunale a guida Martoccia, rientra l’avvio delle procedure di esproprio del “Castello di Uggiano” (antico castrum medioevale abbandonato verso la fine del XV sec. e a forte rischio idrogeologico) al fine di restituire finalmente alla Comunità questo importante sito archeologico, già oggetto di un importante candidatura nel mese di ottobre 2017 al bando regionale “Basilicata Attrattiva 2019”. Il progetto presentato prevede una necessaria messa in sicurezza dell’area, fondamentale per renderla finalmente fruibile e indagabile dagli studiosi attraverso rilievi e scavi archeologici, e una valorizzazione del complesso fortificato. Mediante questa operazione il castello di Uggiano potrà essere finalmente recuperato, studiato e diventare un importante attrattore turistico-culturale.
Nel frattempo, grazie alla sensibilità della Soprintendenza, in particolare dei funzionari e concittadini Dallegra e Montemurro, è stato possibile mettere in atto un importante intervento di restauro conservativo che ha riguardato la messa in sicurezza dell’arco del Castello. In attesa della messa in sicurezza del sito, chi vorrà visitarlo potrà farlo virtualmente in realtà virtuale. Infatti, a breve sarà disponibile gratuitamente un video in VR, visibile attraverso particolari visori o attraverso il proprio smartphone abbinato agli economici Cardbox, che consentirà la fruizione digitale attraverso una “passeggiata” virtuale e ascoltare la storia del castrum. Tra qualche mese non sarà solo possibile ritrovarsi virtualmente sulla torre d’accesso del castello, ma assistere in VR ad alcune tradizioni della città, come i fuochi di San Giuseppe e i riti della Settimana Santa. Questi video verranno realizzati grazie ad un importante intesa sottoscritta dall’Amministrazione poche settimane fa. Si tratta di un importante accordo di collaborazione firmato con l’IBAM-CNR, Responsabile scientifico il prof. ing. Nicola Masini, responsabile della sede di Potenza dell’IBAM-CNR e docente di Fondamenti di Restauro del corso di laurea in Architettura a Matera, finalizzato alla conoscenza, conservazione, promozione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico ed archeologico della Città di Ferrandina, attraverso operazione di rilievi, indagini e studi. Tale intesa, di carattere gratuito, permetterà ai ricercatori di operare su diverse aeree del centro abitato e del relativo territorio, attraverso rilievi terrestri e aerei (droni), indagini archeo-geofisiche, attività di diagnostica, telerilevamento per lo studio storico-architettonico. Tali operazioni permetteranno la nascita e la realizzazione di programmi di ricerca, nonché progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, storico, archeologico e monumentale del territorio, e del paesaggio storico.
Sempre tra le iniziative portate avanti da tale Amministrazione, rientra l’avvio di un importante progetto di archeologia, diretto dalla prof.ssa Maria Chiara Monaco dell’UNIBAS (DISU), e di comune accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata e il Comune di Ferrandina. Esso prevedrà lo studio della documentazione edita, finalizzato allo stato dell’arte delle ricerche e dei rinvenimenti archeologici provenienti dal territorio di Ferrandina, uno scavo archeologico su un importante sito di epoca lucana in agro comunale, e un’operazione di recupero e rilievo 3d del frantoio di IV sec. a.C. rinvenuto in maniera fortuita in località Sant’Antuono. Quest’ultimo è un vero unicum, preziosissima testimonianza della produzione di olio già 2400 anni fa, e potenziale brand per la produzione olearia attuale basata sulla coltivazione della majatica, dell’olio, delle già famose olive infornate di Ferrandina esportate in tutto il mondo, e di alcuni prodotti derivati come il “Liquor di Majatica” della neonata azienda “Galtieri Liquori”.
A breve la Comunità sarà dotata di una nuova pannellonistica lungo le strade di accesso e di un’APP per smartphone. Questa nasce dall’idea di creare un “accompagnatore” virtuale che affianchi il turista nella visita della città di Ferrandina. In realtà, si tratta di una vera e propria guida sul proprio telefono che lo porterà alla scoperta delle bellezze della città aragonese. Attraverso essa, il visitatore potrà raggiungere, autonomamente, i siti culturali più importanti come la chiesa di Santa Maria della Croce (Chiesa Madre), il convento di San Francesco, il complesso di San Domenico, etc. Inoltre, con l’APP sarà possibile conoscere gli eventi in programma in città, dove acquistare prodotti tipici, mangiare o dormire.
Mar 18