Licenziate le proposte di legge concernenti la modifica alla legge regionale n.19 del 1999 per poter riconoscere Potenza “Città d’Arte” e quella sui requisiti igienico-sanitari per la costruzione e la manutenzione delle piscine
“Modifiche alla legge regionale 20 luglio 1999 n.19 concernente la disciplina del commercio al dettaglio in aree private in sede fissa e su aree pubbliche”: questa la prima argomentazione affrontata nel corso dei lavori della terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio – Ambiente) riunitasi con la presidenza di Piergiorgio Quarto (Bp).
La proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Bellettieri e Piro (Forza Italia) “nasce dall’esigenza di riconoscere, ai sensi della legge regionale n.19 del 20 luglio 1999, il titolo di città d’arte al capoluogo di Regione”.
“La città di Potenza, infatti – ha specificato il consigliere Bellettieri che ha illustrato la pdl – è sinora rimasta fuori dall’allegato 5 della suddetta legge, pur avendo caratteristiche precipue che le consentono di essere annoverata tra le città che rivestono un interesse culturale. E’ evidente che la consistenza artistica di Potenza – ha continuato – riferita a quella del Comune medio della Basilicata è enorme, un patrimonio che, facendo riferimento alla consistenza della regione e dei suoi 130 Comuni, è semplicemente ed oggettivamente immenso. Non considerando la storia della città, i suoi monumenti (tranne quelli moderni dell’architettura del ‘900) e non considerando la tradizione letteraria e musicale (tranne che il pianoforte di Leoncavallo che è un bene tangibile), le sue chiese, i suoi siti archeologici, le sue testimonianze di epoca romana, tra cui tante epigrafi latine, ed altre cose ancora, ma limitandosi solo alla pittura, alla scultura ed all’architettura del 1900 e contemporanea. Nonostante le tante autolimitazioni – ha concluso – vien fuori un profilo molto ricco ed imponente in confronto allo standard ed al valore medio del patrimonio artistico degli altri Comuni”.
Intervenuti nel dibattito i consiglieri Sileo, Acito, Aliandro, Baldassarre, Cifarelli e Braia.
Sulla pdl voto favorevole a maggioranza, con il consenso dei consiglieri Bellettieri e Acito (Fi), Quarto (Bp) Baldassarre (Idea), Sileo e Aliandro (Lega). Astensione da parte dei consiglieri Carlucci (M5s), Cifarelli (Pd) e Braia (Iv).
Il presidente Quarto sintetizzando quanto espresso dai componenti della Commissione ha deciso di inviare una missiva all’Apt investendola ufficialmente di “una opportunità specialistica di lavoro” per divenire parte attiva nel processo di individuazione dei presupposti da cui partire per individuare i requisiti specifici ed unici per divenire ‘Città d’Arte’. L’Apt diverrà in tal modo strumento necessario ed unico per procedere ad una ricognizione in merito alle caratteristiche e peculiarità culturali inerenti tutti i Comuni della Basilicata.
La seconda proposta di legge presa in esame riguarda le “Norme in materia di requisiti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio” d’iniziativa del consigliere Cifarelli (Pd). Il consigliere firmatario ha sottolineato che la pdl è stata licenziata in quarta Commissione (Politica sociale) con due emendamenti da lui stesso proposti atti ad eliminare ogni ipotesi di variazione della spesa, riservandosi di presentare un ulteriore emendamento che vada nella stessa direzione. “Nel corso degli ultimi anni – ha sottolineato Cifarelli – in Basilicata questo settore ha conosciuto un notevole incremento ed occorre stabilire in maniera definitiva i requisiti igienico-sanitari per le strutture natatorie. Necessario trovare un punto di riferimento normativo per il mondo dello sport acquatico lucano e per le attività turistico-ricettive e per quelle strutture ad uso collettivo a servizio delle attività a scopo terapeutico”.
La proposta di legge è stata licenziata all’unanimità.
L’organismo consiliare ha, quindi iniziato, l’esame del disegno di legge n.30 del 2020 – delibera di Giunta n.151 del 3 marzo 2020 “Collegato alla Legge di stabilità 2020”.
Il presidente Quarto ha esplicitato la volontà di procedere in modo congruo e spedito, valutando il metodo migliore per analizzare i tanti articoli. Il disegno di legge consta, infatti, di 37 articoli, di cui 7 licenziati nella seduta consiliare dedicata all’approvazione del Bilancio. Dei rimanenti 30 articoli, ben 17 sono di competenza della terza Commissione con, in particolare, l’articolo 15 in materia di Ambiente che reca 45 commi. “Occorre valutare la soluzione più giusta – ha detto Quarto – per poter giungere ad una analisi attenta, individuando la metodologia più veloce ed allo stesso tempo analitica per far sì che i vari articoli possano passare il vaglio delle varie Commissioni di competenza”.
Hanno preso parte alla seduta della terza Commissione consiliare, oltre al presidente Quarto (Bp), i consiglieri Carlucci (M5s), Bellettieri e Acito (Fi), Sileo e Aliandro (Lega), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd), Braia (Iv).