I Consiglieri dei guppi di opposizione al Comune di Venosa, Angelo Antenori, Rocco Bitetta, Giovanni Colangelo, Rocco Ditommaso, Antonella Fatone e Franco Mollica in una nota “denunciare azioni di negazione della democrazia da parte dell’amministrazione pentastellata di Venosa”. Di seguito la nota integrale.
Non è la prima volta, e non sarà l’ultima,purtroppo, che siamo costretti a denunciare azioni di negazione della democrazia da parte dell’amministrazione pentastellata di Venosa. Ieri, tra lo stupore di quanti seguivano in streaming la diretta del Consiglio comunale, si è consumato l’ennesimo episodio, allorquando il Presidente del Consiglio( appartenente alla stessa compagine politica) ha addirittura negato – spegnendo il microfono -il diritto di replica all’interrogante Consigliere Mollica, appartenente al Gruppo Venosa duemilaventiuattro, permettendo invece al Sindaco di prendere la parola , utilizzando il tempo riservato al Consigliere, in modo ingiustificato e ingerente ed in barba alla normativa vigente. Se ciò non bastasse stessa sorte è toccata all’altro Consigliere del Gruppo, Angelo Antenori, che- nell’ambito del dibattito in cui si esprimeva la solidarietà ai dipendenti comunali, in stato di agitazione, – veniva negata la parola (se pur regolarmente prenotata ) diversamente da tutti gli altri Consiglieri che intervenivano indisturbati, anche senza prenotazione.
Non contenti, hanno reso “muto” il video registrato, molto probabilmente perché li avrebbe inchiodati , palesemente, ad un agire in chiaro spregio del regolamento.
Non si può, pertanto, non stigmatizzare la faziosità del modus operandi del Presidente del Consiglio comunale di Venosa , proteso sempre di più verso un inequivocabile asservimento al Sindaco ed alla sua giunta, dimentico di quel ruolo imparziale , di terzietà che la norma imporrebbe.
Un’autentica vergogna che la dice lunga sul modo di operare del Presidente del Consiglio comunale e dell’Amministrazione che la sostiene, che ritiene, così agendo, di sottrarsi ad un confronto che non riesce a reggere, pretendendo di agire indisturbata, con abusata discrezionalità , a tutta conferma di una “defaiance” gestionale. Non a caso i cittadini Venosini attendono con ansia la fine di questa consiliatura , stanchi di essere guidati da quella che è stata definita “ la peggior amministrazione degli ultimi decenni”.
Una gravissima violazione regolamentare , che già in passato aveva interessato un altro Consigliere di opposizione, Rocco Ditommaso, segnalata anche a S.E. il Prefetto, dott. Campanaro , che ci auguriamo intervenga per ripristinare la regolarità amministrativa e per far cessare, finalmente , una gestione fatta di discrezionalità e velate minacce. Non si può lasciar correre,né rimanere inermi ,perché bisogna salvaguardare la democrazia ed il mandato popolare.
Nel frattempo, però, tutti Noi, Consiglieri dei Gruppi consiliaridi opposizione, manifesteremo il nostro dissenso disertando i prossimi Consigli comunali o sedute di commissioni eventualmente convocate, fino al chiarimento della vicenda ed alle scuse ufficiali del Presidente del Consiglio.
Una formale, e necessaria, protesta politica per rappresentare un comune pensiero, espresso in maniera ineccepibile da Don Tonino Bello:
“Questo è forse il sacrilegio più grave della nostra civiltà. Abbiamo creduto che per fare un tavolo sia sufficiente il legno.”
E, tutti Noi, auspichiamo che anche la comunità Venosina abbia imparato la lezione.
“Questo è forse il sacrilegio più grave della nostra civiltà. Abbiamo creduto che per fare un tavolo sia sufficiente il legno.” Don Tonino Bello, docet e auspichiamo che anche la comunità Venosina abbia imparato la lezione.