I lavori del Consiglio regionale sono proseguiti nel pomeriggio dando spazio all’attività ispettiva. La prima interrogazione ad essere trattata è stata quella del consigliere regionale Piero Lacorazza (Pd). Nel dispositivo la richiesta al Presidente della Giunta regionale di conoscere le motivazioni per cui “A oggi la Basilicata, insieme alla Calabria, risulta tra le Regioni ancora sprovviste del Piano di Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile e quali iniziative intende intraprendere al fine di rimediare a questa grave carenza”.
A seguire l’interrogazione a risposta orale del consigliere Cifarelli (Pd) sulla chiusura degli uffici di Matera dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Basilicata, a seguito di un caso sanitario che ha destato preoccupazione sui territori esposti e tra i loro rappresentanti Istituzionali.
Successivamente, l’interrogazione del Consigliere Lacorazza (Pd) su: “Gestione crisi idrica in Basilicata” per conoscere le cause, che hanno contribuito a questo stato emergenziale di carenza e sospensione idrica e quali iniziative intraprendere per affrontare nell’immediato l’emergenza in Basilicata, che ha colpito, soprattutto, i comparti agricoli, zootecnici, turistici e produttivi.
Su proposta del consigliere Lacorazza, l’interrogazione avente ad oggetto: “Governance e gestione idrica a seguito della costituzione di Acque del sud S.p.A.”. Rivolgendosi al Presidente della Giunta regionale, il consigliere ha chiesto di conoscere i tempi e le modalità per determinare la “condizione abilitante” (cd. Piano d’Ambito/PRGR/Piano delle Acque) per gli investimenti FESR 2021-2027 e per una corretta programmazione dell’impiego delle risorse”.
A firma dei consiglieri Lacorazza, Cifarelli, Marrese, Araneo, Verri e Bochicchio, l’interrogazione a risposta orale avente ad oggetto: “Localizzazione in Basilicata del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi incluso in un parco tecnologico (DNPT)”. La richiesta è tesa a conoscere: “quali iniziative si intendono intraprendere al fine di “evitare la localizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi nei 14 siti presenti nella proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), di cui 10 ricadono completamente sul suolo lucano e 4 a cavallo tra il territorio pugliese e la provincia di Matera”.
A relazionare su tutte le interrogazioni l’assessore all’Ambiente e alla Transizione Energetica, Laura Mongiello.
Ott 08