Il consigliere comunale Angelo Montemurro ha inviato una inetrrogazione a risposta scritta e orale in merito all’intervento annunciato dall’Amministrazione Comunale di Matera di rigenerazione urbana del Quartiere San Giacomo.
Di seguito la nota integrale.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Angelo Montemurro,
premesso:
che con la Legge n. 190 del 23.12.2014 i Comuni potevano elaborare progetti di riqualificazione da candidare a finanziamento ministeriale e che con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15.10.2015 è stato pubblicato il bando per gli “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”;
che con Determinazione n. 09 00540-2015 del 26.11.2015 il Dirigente del Settore Opere Pubbliche Ing. Sante Lomurno, ha affidato a professionista esterno l’incarico di redazione dello studio di fattibilità del progetto di Rigenerazione Urbana del Quartiere San Giacomo con anche il riferimento ad un più ampio Ambito Territoriale comprendente anche Borgo La Martella e il Borgo Picciano A;
che con Deliberazione 446-2015 del 30.11.2015 (4 giorni dopo) la Giunta Comunale ha approvato lo studio di fattibilità, redatto dal professionista incaricato, finalizzato alla candidatura al citato bando;
che lo studio di fattibilità presuppone il coinvolgimento del Comune di Matera con l’ATER di Matera ed una società privata MELTEMI Energia s.r.l. (stranamente indicata genericamente come Azienda per lo sviluppo di energie rinnovabili), per opere da realizzare complessivamente di importo pari ad €. 6.250.000,00 di cui €. 4.250.000,00 a carico dell’ATER e dei soggetti privati ed €. 2.000,000,00 a carico dell’eventuale finanziamento ministeriale di cui al bando in questione;
che lo studio di fattibilità prevede, tra l’altro, che l’ATER realizzi n.24 alloggi di E.R.P. (nell’ambito di un Piano di Recupero Urbano inesistente) per un importo di €. 2.319.255,00 e che la società privata MELTEMI Energia s.r.l. realizzi i lavori di recupero del Casino Dragone finalizzati alla creazione di un Centro di orientamento e pratica professionale sui temi dell’ambiente e dell’agricoltura (nell’ambito dello stesso Piano di Recupero Urbano inesistente) per un importo di €. 606.850,00;
che il Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2015-2017 e il relativo Elenco Annuale dell’Amministrazione Comunale, così come modificato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 00367-2015 del 20.10.2015, non comprende l’intervento di Rigenerazione Urbana del Quartiere San Giacomo;
CONSIDERATO:
che la Legge n. 190 del 23.12.2014, già aveva previsto che i comuni potessero elaborare progetti di riqualificazione da candidare a finanziamento e che pertanto nessuna “fretta” può giustificare le numerose irregolarità, di cui si dirà appresso, che coinvolgono sia il Dirigente, sia la Giunta Comunale;
che le procedure attivate non risultano essere conformi sia alle norme vigenti in materia di lavori pubblici e urbanistica, che quelle riguardanti le competenze degli organi di governo degli enti pubblici;
che lo studio di fattibilità redatto dal professionista esterno appare un grossolano adattamento di altro progetto, predisposto per altro sito, quasi certamente posto sulla fascia costiera e che quindi nulla ha a che fare con Matera, atteso che lo stesso progetto inserisce tra le aree e gli edifici da riqualificare anche quella dell’ex-FARO e della ex-scuola, “entrambi non rinvenibili nell’ambito del quartiere San Giacomo”;
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO SI EVIDENZIA:
che in materia di programmazione dei lavori pubblici l’art. 128 del D. Lgs. n. 163/2006 prevede che i lavori non ricompresi nell’elenco annuale non possono ricevere alcuna forma di finanziamento da parte di pubbliche amministrazioni;
che pertanto non poteva candidarsi tale progetto di rigenerazione urbana se non dopo averlo inserito nell’elenco annuale del Programma Triennale delle Opere Pubbliche dell’amministrazione secondo le procedure di legge;
che l’incarico professionale poteva essere affidato soltanto dopo che l’organo di indirizzo politico, il Consiglio Comunale, avesse individuato il perimetro dell’area degradata da rigenerare (Legge n.179/93 e L.R. n. 25/99), per cui con l’adozione della Determinazione n. 09 00540-2015 del 26.11.2015 il Dirigente del Settore Opere Pubbliche Ing. Sante Lomurno si è illegittimamente sostituito all’organo politico decidendo arbitrariamente di individuare l’ambito territoriale del Quartiere San Giacomo, del Borgo La Martella e del Quartiere Picciano A da sottoporre a riqualificazione;
che lo studio di fattibilità prevede cambi di destinazione d’uso del Casino Dragone rispetto alle previsioni di una delibera di consiglio comunale ancora vigente, senza che la questione abbia investito la competenza del Consiglio Comunale stesso;
che stranamente il professionista incaricato, in soli 4 giorni, dal 26.11.2015 (data di conferimento dell’incarico) al 30.11.2015 (data di consegna e di approvazione dello studio di fattibilità), ha redatto lo studio di fattibilità in questione e che, ancora, più stranamente contiene riferimenti a strutture edilizia esistenti come il “faro” e l’”ex-scuola” (vedi punto 5.0 della relazione descrittiva dello studio di fattibilità) che non riguardano il nostro territorio;
che il Bando approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15.10.2015 prevede che i progetti di riqualificazione urbana di aree degradate da candidare, debbano avere come livello minimo di elaborazione quello del Progetto Preliminare, per cui alla proposta formulata dal Comune di Matera di partecipazione al bando andava allegato un progetto preliminare e non uno studio di fattibilità;
che peraltro anche l’art. 128 del D. Lgs. n. 163/2006 prevede che l’inclusione di un lavoro nell’elenco annuale di importo superiore ad €. 1.000.000,00 è subordinata alla previa approvazione del progetto preliminare da parte dell’amministrazione;
che lo studio di fattibilità e la delibera di giunta comunale di approvazione dello stesso, inopinatamente, fanno riferimento ad interventi inclusi nel PRU di San Giacomo (24 alloggi ATER e recupero del Casino Dragone) la cui convenzione attuativa tra Comune di Matera e ATER di Matera è stata risolta con deliberazione di Giunta Comunale e con successiva sottoscrizione dell’atto di risoluzione nel 2015;
che pertanto non esiste alcun coinvolgimento dell’ATER di Matera che invece sta procedendo proprio per effetto della risoluzione contrattuale del PRU di San Giacomo alla realizzazione dei 24 alloggi in modo autonomo ed indipendente da qualsiasi rapporto convenzionale esistente con l’amministrazione comunale;
che la società privata MELTEMI, che, nello studio di fattibilità risulta finanziare con propri fondi, i lavori di recupero del Casino Dragone, in realtà si tratta di somme che la stessa società avrebbe dovuto già corrispondere all’Amministrazione Comunale come royalties conseguenti alla realizzazione del Parco Eolico nell’agro di Matera, (già entrato in produzione) che pertanto non si comprende il motivo per cui dette somme non siano ancora state versate al Comune;
che ad ogni modo, l’eventuale, presunto rapporto di partenariato (convenzione) con l’ATER e la società privata MELTEMI avrebbe dovuto già essere sottoscritto prima della partecipazione al bando, e la loro individuazione doveva avvenire mediante procedure di evidenza pubblica, così come prescritto dalle norme in materia che, tra l’altro, lo stesso bando ministeriale si è preoccupato di ribadire;
interroga il sindaco per conoscere:
quali provvedimenti intende intraprendere al fine di ripristinare la legittimità degli atti dirigenziali e di giunta comunale adottati, anche con riferimento ai danni subiti e subendi in conseguenza della procedura seguita.
Ho saputo appena oggi che trattasi di consigliere con laurea in ingegneria,
siamo messi male. l’intervento è pasticciato per quello che riguarda le varie fonti di finanziamento e mal documentato per alcune. Ho capito che dovrò occuparmene personalmente, per un intervento socio-umanitario, altrimenti non faremo mai giorno.