“Le aree montane e rurali ormai da qualche tempo hanno riguadagnato una centralità in termini di attenzione e investimenti da un lato per ricercare soluzioni al fenomeno dello spopolamento e, dall’altro, per sviluppare strumenti sperimentali di gestione ottimale delle risorse ecosistemiche nell’ottica della transizione ecologica ed energetica. È innegabile che la volontà di tutela dell’ambiente non può prescindere dal contributo dei territori periferici, fisiologicamente dotati di risorse ecosistemiche maggiori rispetto alle aree urbane, e in grado quindi di svolgere un ruolo importante verso l’obiettivo della decarbonizzazione. Come Regione Basilicata stiamo esprimendo un impegno molto forte in questa direzione con il programma di sostegno alla rigenerazione dei borghi, con una dotazione finanziaria di oltre 18 milioni di euro, che sostiene strategie di recupero di spazi, per innalzare la qualità della vita, e di animazione economica e produttiva”.Lo ha detto l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Moliterno, alla tavola rotonda ” La transizione ecologica ed energetica per lo sviluppo delle aree montane fra Agenda 2030 e nuovi modelli di governance”, nell’ambito del premio letterario Basilicata. “Questo investimento importante punta proprio ad accompagnare i Comuni più piccoli, per lo più posti in aree interne, montane, che più di altre scontano condizioni di isolamento geografico e lontananza dai principali flussi produttivi, nel processo di transizione verso nuovi modelli di sostenibilità territoriale. Il futuro in questi luoghi si associa a qualità della vita, economia circolare, comunità coesa, nuovi lavori verdi e nuovi investimenti. Questa nostra strategia regionale sostiene progetti che attiveranno tutto questo, puntando a restituire a questi piccoli comuni una funzione produttiva, non solo turistica, capace di contenere il flusso demografico in uscita e di attivare nuove residenzialità, come quelle legate alla scelta di lavorare, seppur in parte, da questi luoghi in remoto per aziende con sedi altrove, grazie al supporto del digitale. A questa misura vanno aggiunti gli interventi che accompagnano questi territori nel processo di transizione energetica. Oltre al contributo per il consumo gas e per la dotazione di impianti per la produzione di energia da FER, è ormai di prossima pubblicazione il bando per incentivare la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili nei comuni lucani, che possono diventare strumenti innovativi di governo del territorio, il cui sviluppo potrà essere esteso anche alla più generale gestione dei beni comuni o di ulteriori servizi pubblici locali. Le stesse Cer – ha concluso Latronico – possono attivare proprio in questi piccoli laboratori della transizione un nuovo indotto economico e un nuovo mercato del lavoro che richiederà competenze non solo tecniche , ma anche manageriali, condizioni queste – il lavoro e l’occupazione – abilitanti per la scelta di continuare a vivere animare questi luoghi da parte delle giovani generazioni”.
Nov 12