Lo strumento legislativo, d’iniziativa dei consiglieri Verri, Araneo, Chiorazzo, Vizziello, Cifarelli, Lacorazza, Marrese e Bochicchio, si propone di regolamentare gli istituti democratici previsti dal nostro ordinamento e dallo Statuto regionale
“La proposta normativa, sottoscritta da tutte le forze di opposizione in Consiglio regionale, è tesa a disciplinare gli istituti democratici di partecipazione quali la petizione, le leggi di iniziativa popolare, i referendum e l’istruttoria pubblica. Strumenti già previsti dallo Statuto regionale ma non ancora disciplinati.”. Lo ha detto la prima firmataria della proposta di legge, Viviana Verri, rivolgendosi ai giornalisti presenti in conferenza stampa questa mattina.
“In questo particolare momento storico – ha proseguito Verri – si sta assistendo a un inesorabile disinteresse e a una crescente disaffezione dei cittadini verso la politica, per non parlare di una vera e propria sfiducia verso le istituzioni. Vogliamo, quindi, far tornare a discutere i cittadini e gli Enti locali di temi importanti che riguardano la vita della Regione. Oggi – ha evidenziato Verri – siamo in attesa di un Consiglio regionale che non sappiamo se si terrà. Si discute ancora delle nomine e tra queste ad esempio ci sono quelle che riguardano la Consulta di garanzia statutaria, un organo fondamentale anche per la buona riuscita di questa proposta di legge, perché sarà un organo chiamato a vagliare e a fare l’istruttoria delle leggi di iniziativa popolare e a discutere di referendum abrogativi, propositivi e consultivi. In questo particolare momento storico in cui viviamo tante emergenze in regione, auspichiamo un segnale da parte della maggioranza. Siamo aperti a una collaborazione che porti a concludere l’iter di questa proposta di legge con l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale”. La consigliera Verri ha, poi, ringraziato tutti i consiglieri che hanno voluto sottoscrivere la proposta, i collaboratori e l’ufficio legislativo del Consiglio regionale che hanno lavorato a redigere la proposta di legge “Tutti insieme – ha concluso l’esponente del Movimento 5 stelle – hanno fatto sì che si giungesse a una PdL quanto più compiuta e conforme agli strumenti normativi”.
Il consigliere Cifarelli (Pd) ha ricordato che “lo Statuto è stato approvato nel 2016 e ad otto anni di distanza, per buona parte non è ancora attuato o, quanto meno, non sono state approvate quelle leggi che lo Statuto prevedeva dovessero essere approvate. Lo Statuto è ancora sulla carta ed è nostro compito proporre questa legge che in qualche maniera condizionerà in positivo la vita democratica di questa Regione. L’auspicio è che possa essere approvata all’unanimità dal Consiglio regionale perché queste leggi non riguardano una singola parte politica ma appartengono a tutti i cittadini della Basilicata”.
“Siamo particolarmente orgogliosi come Movimento 5 stelle di aver proposto questa PdL, condivisa da tutti i consiglieri di opposizione – ha dichiarato la consigliera Araneo -. È significativo che sia il centro sinistra a tentare di restituire la parola alle cittadine e ai cittadini perché questi istituti di partecipazione servono a coinvolgere la comunità all’interno delle dinamiche del ‘Palazzo’. Questi strumenti – ha concluso -, restituendo la parola alla comunità, fanno lievitare la democrazia della nostra regione”.
Anche da parte dei consiglieri Marrese (Bd), Bochicchio (Avs-Psi-LBp) e Chiorazzo (Bcc) parole di ringraziamento per le colleghe del Movimento 5 stelle che hanno proposto un testo normativo condiviso da tutte le forze di opposizione in Consiglio regionale e l’auspicio di una approvazione all’unanimità in Consiglio regionale. “Con questo strumento legislativo – ha sottolineato Marrese – si intende dare più forza e più trasparenza anche alle procedure che la Regione pone in atto. Coinvolgere i cittadini e gli Enti locali nelle scelte, è anche un modo per aprirsi a una discussione franca e trasparente”.