Da sabato 1 febbraio e fino al 15 febbraio sarà possibile candidarsi nella lista IdV per le Europee. Lo riferisce la segretaria regionale di IdV Basilicata Maria Luisa Cantisani aggiungendo che i cittadini lucani potranno lasciare la propria disponibilità alla candidatura andando al link https://organizzazione.italiadeivalori.it/community/index.php
Nel ricordare che la Basilicata fa parte della Circoscrizione Meridionale, che comprende anche Abruzzo, Molise, Campania, Puglia e Calabria, che dovrà eleggere 17 europarlamentari, la segretaria IdV evidenzia che dal 16 al 25 febbraio gli uffici verificheranno la correttezza della documentazione pervenuta insieme alla candidatura; mercoledì 26 febbraio saranno pubblicate nell’apposita area, sul sito nazionale, tutte le autocandidature ritenute idonee affinché ognuno possa valutarne il profilo. Da giovedì 27 febbraio a domenica 2 marzo, ogni iscritto alla Community potrà personalmente votare online il candidato preferito (un solo nome); i risultati saranno consultabili da lunedì 3 marzo.
Ci attiveremo immediatamente per incontrare, insieme al segretario nazionale Ignazio Messina, i candidati lucani più votati al fine di conoscerli personalmente, raccogliere la loro oggettiva disponibilità e verificare certificato penale e carichi pendenti. Entro fine marzo chiuderemo le nostre liste in modo da iniziare la campagna elettorale.
Avevamo assunto l’impegno di aprire le liste per le prossime elezioni europee 2014 a chi, avendone i requisiti, fosse intenzionato a mettersi in gioco; avevamo detto che avremmo candidato persone del territorio; ci eravamo ripromessi di scegliere insieme i candidati. Impegni rispettati! Commenta Ignazio Messina: Vogliamo un’Europa dei cittadini.
Avremo modo con incontri sul territorio – continua il segretario IdV – di presentare le nostre proposte per il rilancio di una politica economica europea della solidarietà e dello sviluppo. Riteniamo che occorra intervenire sul lavoro, armonizzandolo attraverso la creazione di un contratto collettivo di lavoro europeo che coinvolga quattro grandi settori: lavoro pubblico, industria, servizi e artigiani. Per noi esiste l’urgenza di adottare uno standard retributivo che allinei la crescita dei salari a quella della produttività, nonché di una politica di rilancio degli investimenti privati e pubblici, con un ruolo più attivo della Banca europea degli investimenti e della Banca centrale europea. Noi riteniamo che per il nostro Paese siano fondamentali investimenti in tre settori determinanti: green economy, patrimonio culturale e artistico e infrastrutture. Infine – dice Messina – la questione Mezzogiorno con tutto il suo carico di dramma sociale, di nuove e vecchie povertà, disoccupazione, gap infrastrutturale, deve trovare priorità nell’agenda politica del nuovo Parlamento Europeo.
Gen 31