“Un tavolo politico-programmatico del centro sinistra con l’impegno a rinnovare il centro sinistra, specie in forma e contenuti,anche attraverso l’apertura al polo moderato popolare, liberale e riformista, è la condizione per uscire dalla “palude” in cui si ritrovano oggi Pd e maggioranza”. Lo afferma il segretario regionale di IdV Basilicata Angelo Rosella.
“Da tempo leggiamo sui giornali di incontri esplorativi degli “sherpa” incaricati dal Presidente Pittella, di riunioni informali, di vertici tra esponenti del Pd, di confronti di maggioranza sempre però riservati ai gruppi d maggioranza presenti in Consiglio Regionale. Non mi pare – dice Rosella – si riesca ad arrivare a sintesi e condivisione di posizioni che sicuramente risentono di personalismi e incomunicabilità prevenuta, mentre il tavolo dell’originario centro sinistra, quello che anche con gli oltre 8.100 voti di IdV (3,4%) che nel 2013 per qualche centinaio di voti ci ha impedito di avere un consigliere ed ha portato all’elezione di Pittella, non si è più riunito dai primi tempi del successo elettorale. Riteniamo invece che proprio la condivisione e l’unità delle forze popolari, democratiche, moderate e riformiste possano consentire al dibattito e al Governatore di affrontare con idee e squadra ben definitei delicatissimi compiti di fine della legislatura regionale. E’ il caso di ricordare che è stato lo stesso Pittella ad annunciare la volontà di “recuperare” il tavolo del centrosinistra nominando, in un’intervista di stampa, direttamente IdV da associare nelle scelte future, salvo però a non dare attuazione a questa volontà.
IdV sostiene l’indispensabile necessità di un tavolo programmatico di coalizione con tutte le forze politiche e movimenti civici disposti a concorrere alla costruzione di un nuovo progetto capace di intercettare la fiducia dei cittadini e innescare un nuovo ‘rinascimento lucano’ a cominciare dal metodo di confronto quanto più trasparente e alla luce del sole rispetto alle stanze di partito o di uffici regionali.
Ma – afferma Rosella – non siamo più disponibili ad aspettare la “chiamata” soprattutto perché dobbiamo risposte al nostro elettorato e alle emergenze sociali raccogliendo, proprio come è positivamente accaduto con la “vicenda vitalizi”, i segnali di sofferenza, malcontento, disaffezione nei confronti della politica che devono spingere verso un programma di fine legislatura regionale condiviso tra i partiti del centro sinistra presenti in Consiglio e fuori dal Consiglio concentrando ogni sforzo, adesso che è allontanata l’ipotesi di elezioni politiche anticipate, per individuare progetti, azioni, misure e provvedimenti sulle priorità rappresentate da rischio povertà (non fermandosi al Reddito di Inserimento), disoccupazione, tutela del welfare. Per fare questo diventa indispensabile costruire un nuovo centrosinistra sul “modello Palermo” per rilanciare il centrosinistra con idee e valori nuovi, volti nuovi e programmi sociali.
Il nostro ruolo – conclude Rosella – è ancora più importante per il centro sinistra perché siamo l’unica forza politica e di opinione in grado di intercettare aspettative e domande che sono tipichedell’elettorato del M5Se anche forme di protesta e sollecitazioni provenienti dal centrodestra e dai ceti moderati, diventando un valore aggiunto indispensabile per il centro sinistra che farebbe bene a superare da subito quell’atteggiamento di autosufficienza che porta molti esponenti a considerare scontato il successo elettorale del centro sinistra alle regionali del 2018.
Lug 12