La fotografia che ci consegna l’Istat sull’economia sommersa e le attività illegali che in Italia valgono complessivamente 208 miliardi di euro, il 12,6% del Pil, impone al nuovo centro sinistra un cambio di passo più veloce nelle politiche economiche e nel contrasto all’illegalità. Sono il vero banco di prova della capacità di interpretare la complicata fase dell’economia italiana ed internazionale e di trovare le soluzioni più efficaci. E’ il commento del segretario regionale di Italia dei Valori Basilicata Angelo Rosella che aggiunge: a qualsiasi latitudine del nostro Paese, in Basilicata come nella ricca Lombardia, l’Istat evidenzia il peso delle diverse “voci” dell’economia sommersa. Nel 2015, ad esempio la quota relativa alla sotto-dichiarazione valeva il 44,9% del valore aggiunto (circa 2 punti percentuali in meno rispetto al 2014). Il resto è attribuibile per il 37,3% all’impiego di lavoro irregolare (35,6% nel 2014), per il 9,6% alle altre componenti (fitti in nero, mance e integrazione domanda-offerta) e per l’8,2% alle attività illegali (rispettivamente 8,6% e 8,0% l’anno precedente). I settori dove il sommerso ha un ruolo più evidente sono le “altre attività dei servizi” (33,1% nel 2015), il commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (24,6%) e le costruzioni (23,1%). Le dichiarazioni inferiori al dovuto hanno – sul complesso del valore aggiunto – un peso maggiore nei servizi professionali (16,2% nel 2015), nel commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (12,8%) e nelle costruzioni (12,3%).
Sono numeri con i quali – aggiunge Rosella – i Governi nazionale e regionali devono fare i conti adeguando, ciascuno per la propria responsabilità, l’attività di gestione e di programmazione perché parliamo di risorse economiche non solo ingenti quanto determinanti a produrre nuova occupazione e sviluppo locale.
Per chi come noi fa della legalità un valore non negoziabile, il nuovo centro sinistra a Roma come a Potenza si deve caratterizzare sul rigore per l’affermazione della legalità e sulla capacità di incidere nella lotta a sprechi, inefficienze e privilegi della casta politica.
Idv, come ha sottolineato il segretario nazionale Ignazio Messina nell’ultima riunione a Napoli a cui ho partecipato, intende svolgere il ruolo di stimolatore di un rinnovato centrosinistra con una convinta partecipazione alla costruzione di un’area riformista di centrosinistra in grado di governare e dare adeguate risposte alle reali esigenze dei cittadini. Dai prossimi giorni, a partire da Potenza e dal nuovo gruppo di dirigenti, iscritti e simpatizzanti del capoluogo – conclude – avvieremo sul territorio momenti di confronto finalizzati a raccogliere idee e costruire proposte da condividere con i cittadini.
Ott 11