Attenzione a non ripetere quanto è accaduto a giugno scorso con la chiusura a Pisticci del Centro per l’Impiego per mancanza di personale. L’allarme lanciato della Conferenza delle Regioni è chiaro: nell’ultima bozza della legge di bilancio presentata in Parlamento mancano circa 30 milioni di euro necessari per portare a termine il passaggio alle Regioni del personale dei centri per l’impiego e assicurarne la continuità.
Ad affermarlo è il segretario regionale di Italia dei Valori Basilicata Angelo Rosella aggiungendo che come sottolinea la coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, Cristina Grieco, assessore della regione Toscana, si tratta di risorse fondamentali, se non vogliamo affidare ogni compito e funzione alle Agenzie interinali private.
Nell’evidenziare che nella nostra regione sono 12 gli uffici e sportelli dei Cpi sul territorio (9 in provincia di Potenza e 3 in quella di Matera), Rosella insiste: se non si garantiscono risorse adeguate e certe per il personale da noi rischia di essere seriamente ridimensionata la “mission” affidata alla Lab, l’Agenzia voluta proprio con l’obiettivo di migliorare e rafforzare i servizi per il lavoro, la consulenza e la formazione dei giovani e dei disoccupati. So bene che le due Province stretta nella morsa dei tagli statali e nell’incertezza istituzionale possono fare ben poco ma la Regione – dice il segretario di Idv – al tavolo della Conferenza delle Regioni deve far pesare quello che è un accordo precedente frutto anche di una mediazione raggiunta nei precedenti confronti tecnici e politici fra le Regioni e il Governo, una priorità, condivisa anche dal ministro Poletti.
Del resto non arriva nessuna buona notizia per i giovani, dagli ultimi dati Istat sull’occupazione. Mentre il governo corre ai ripari introducendo nella manovra gli sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato destinati gli under 30, l’Istituto di statistica registra a settembre 2017 un aumento del tasso di disoccupazione tra i 15-24enni al 35,7 per cento. E, cosa più grave, una ripresa del tasso di inattività. Tra i 15 e i 34 anni, i disoccupati sono quasi 1,4 milioni. Gli inattivi, quelli che un lavoro non ce l’hanno e non lo cercano neanche, non si smuovono da quota 6 milioni. In un mese, i ragazzi che cercano un posto di lavoro e non lo trovano sono cresciuti dello 0,6 per cento. In tre mesi sono aumentati addirittura del 2,6 per cento. Tra i più giovani cala di 0,4 punti anche il tasso di occupazione, mentre quello di inattività cresce dello 0,4 per cento, interrompendo la curva verso il basso degli ultimi mesi degli ultimi mesi. Rispetto all’anno scorso, il tasso di inattività tra 15-24enni è aumentato dello 0,3 per cento.
Nov 03