“Le conclusioni dell’assemblea regionale di Art.1-MdP per “recuperare lo spirito del decennio 1995-2000” quando, sotto la guida condivisa perché innanzitutto inclusiva, di Dinardo e di Bubbico il centrosinistra lucano ha conosciuto forse la migliore stagione di governo del territorio ci trova pienamente d’accordo”. Lo afferma Angelo Rosella, segretario regionale IdV Basilicata, che aggiunge: “oggioccorre cambiare strada e avviare una nuova fase rifondatrice e attuale, che riproponga ai lucani il modello ispiratore del Partito Democratico e la costruzione di una coalizione politica, figlia dell’Ulivo, ma che tenga conto dei cambiamenti maturati negli ultimi anni. Guardiamo con interesse all’esperienza positiva di Palermo , alla quale abbiamo partecipato attivamente, e che ha saputo coniugare l’esperienza dei movimenti civici e il ruolo e la funzione dei partiti politici”.
Idv propone l’apertura “di un tavolo programmatico di coalizione con tutte le forze politiche e movimenti civici disposti a concorrere alla costruzione di un nuovo progetto capace di intercettare la fiducia dei cittadini e innescare un nuovo ‘rinascimento lucano'”.
Secondo Rosella il risultato delle elezioni amministrative anche in Basilicata affida un messaggio chiaro al centrosinistra regionale per ritrovare le ragioni dello stare insieme. Solo il coinvolgimento di tutte le forze progressiste potrà dare più “smalto progressista” alla Giunta Pittella in affanno sulle maggiori emergenze sociali ed ancora una volta “accerchiata” dalle proteste di operai forestali, lavoratori precari, dipendenti di imprese di trasporto. E noi intendiamo continuare a svolgere il ruolo di stimolatori di un rinnovato centrosinistra. Noi vogliamo essere propositivi per costruire il Paese che tutti vogliamo e vogliamo togliere gli alibi e dare una opportunità alla nostra parte politica, quel centro sinistra al quale ci sentiamo di appartenere, che non riesce a trovare la strada per riprendere un cammino che solo due volte lo ha portato al buon governo del Paese con Romano Prodi: un centro sinistra UNITO sotto il simbolo dell’ULIVO. Un centro sinistra che purtroppo, oggi, dice di volersi unire e invece si divide. Ma il voto delle comunali – continua il segretario IdV – induce ad ottimismo perché il centro sinistra dimostra di essere vincente quando favorisce l’unità e la partecipazione popolare.
Quanto alla riforma elettorale il Paese ha bisogno di una buona legge elettorale, omogenea per i due rami del Parlamento, come giustamente dice il Presidente Mattarella che guarda preoccupato a quello che succede.Per farla ci vuole una maggioranza seria, coesa, compatibile e non contro natura. C’è una maggioranza che sostiene il governo Gentiloni ed è questa maggioranza che deve fare la proposta di legge, gli altri se vogliono si aggregano e se non vogliono la cambieranno se e quando andranno al governo. Sia chiaro: non si può governare con Il sostegno di Alfano e Articolo 1, fare la corte a Pisapia e poi fare la legge elettorale con tutte le forze di opposizione, cercando di eliminare proprio gli alleati.
Giu 28