Ilaria Di Pede, coordinatore provinciale Matera: “Cristo si è fermato ad Eboli, l’alta velocità si è fermata a Salerno”.
Si fa un gran parlare della Tav Torino-Lione e ci si dimentica che l’alta velocità al Sud si ferma a Salerno e che nonostante il Frecciarossa 1000, nonostante il “Patto per la Basilicata” firmato da Pittella e Renzi per lo sviluppo dei settori prioritari tra cui le infrastrutture, continuiamo a viaggiare a velocità ridotta. Abbiamo celebrato l’arrivo del Frecciarossa in Basilicata seppure consci del fatto che non abbiamo una linea ferroviaria efficiente che possa permettere di sfruttare a pieno le potenzialità di questo mezzo. Salerno-Potenza-Taranto nonostante il contributo economico della Regione Basilicata, continua ad avere tempi di percorrenza biblici così come la linea ferroviaria Taranto-Reggio Calabria. Per il 2018, infatti, la Giunta Pittella ha stanziato 3 milioni e 300 mila euro per garantire la continuità della corsa Salerno-Potenza-Taranto e viceversa , sperimentata e finanziata già l’anno precedente.
I dati dell’utenza sono stati sicuramente incoraggianti ma va rimarcato che a fronte di una spesa così importante, a beneficiare di tale mezzo di trasporto non sono solo i Lucani ma anche i vicini Pugliesi. A potenziare la finta alta velocità, in virtù di Matera 2019, due Freccialink, ovvero due autobus che suppliscono al trasporto su rotaia con quello su gomma.
Raggiungere le città lucane ad oggi è ancora un’Odissea, abbiamo assistito, come da costume di questo governo regionale, solo a proclami. Nel piano regionale dei trasporti 2016-2026 ci si poneva come obiettivo quello di “consolidare il ruolo della regione Basilicata di cerniera e promotrice di integrazioni interregionali tra i territori dell’Italia meridionale … rendendo maggiormente efficiente … il sistema infrastrutturale nelle diverse modalità di trasporto: aereo, ferroviaria, stradale…”. In tal senso però, mi duole constatare, è stato fatto poco o niente! La Pista Mattei, per parlare di trasporto aereo, è lasciata a deteriorarsi e ad ergersi ad ennesimo simbolo di occasione mancata, favorendo, ancora una volta, gli aeroporti pugliesi, la Ferrandina-Matera è l’eterna incompiuta.
Lo sviluppo di una regione non può prescindere da uno sviluppo infrastrutturale, non possiamo accontentarci di due Freccialink che collegano Bari a Matera o di una alta velocità a metà, abbiamo bisogno di predisporre un nuovo piano dei trasporti, di potenziare le infrastrutture strategiche e per farlo si deve pensare ad attrarre investimenti privati che ne garantiscano la progettazione, la costruzione e la manutenzione, perchè nonostante la deriva nazionale, Italia Madre non demonizza la gestione privata in favore di un’efficienza che non può che giovare all’intera collettività.