La crisi idrica in Basilicata ha radici profonde a cui si è cercato nell’ultimo quinquennio di porre rimedio attraverso interventi di liquidazione e/o ristrutturazione degli Enti regionali che rischiavano di trasformarsi in veri e propri “carrozzoni” politici. E’ quanto afferma Giuseppe Giuzio di Fratelli d’Italia, in una nota stampa.
L’argomento fu affrontato – prosegue Giuzio – a uno specifico tavolo, tenutosi in Regione al termine della scorsa legislatura, in cui, alla presenza di tutti gli interlocutori, si cercò di pianificare una strategia che accorciasse la tempisticadegli interventi e impegnasse sinergicamente le risorse disponibili ma una corretta pianificazione ha i suoi tempi ed è impensabile che in una sola legislatura si possano risolvere problemi storicizzati.
Si è proceduto – afferma il dirigente di Fratelli d’Italia – a liquidare l’EIPLI e a fondare- con la lungimiranza del Ministro Lollobrigida – la nuova società Acque del Sud S.p.A., che nei prossimi anni con un nuovo assetto consentirà alle strutture, quasi tutte sul territorio lucano, di tornare, in seguito a corposi interventi di manutenzione, a svolgere pienamente le funzioni per cui erano destinate, e una maggior efficienza che eleverà la qualità dei servizi connessi alla risorsa idrica con particolare attenzione al patrimonio infrastrutturale a partire da quello per l’accumulo e il trattenimento e con efficientamento dei costi.
Si è dovuto risanare Acquedotto Lucano S.p.A. che gestisce tutte le attività del Servizio Idrico Integrato, ereditato con enormi problemi di bilancio, per costi i energetici e di gestione divenuti nel tempo del tutto insostenibili.Grazie al governo di centro destra a guida Bardi che ha messo in atto un piano di razionalizzazione della spesa, AQL oggi ritorna ad essere fiore all’occhiello in una Regione sempre più virtuosa.
Si è dovuto, altresì, rilanciare e riorganizzare l’Egrib e immaginare nuove politiche di efficienza energetica con la SEL.
Tanto consente oggi,di poter avere una visione generale sulla gestione dell’oro blu del terzo millennio
Giusto – continua Giuzio – porre l’attenzione ai problemi e indicare eventuali possibili punti di criticità, pur senza allarmismi, come hanno ben fatto di recente gli Assessori competenti ma altrettanto giusto riconoscere il percorso virtuoso già avviato e,che nei prossimi anni, in sinergia tra i detti enti,assicurerà alla Basilicata centralità e protagonismo nello scenario meridionale sulla gestione dell’acqua.
Per ora va bene – conclude l’avvocato Giuseppe Giuzio – l’istituzione presso l’Egrib di un Tavolo di crisi permanente con la Protezione Civile, le Prefetture, il Distretto e le strutture interessate ma è, anche,necessario che la politica valuti la possibilità per il prossimo futuro di rafforzare la governance della risorsa idrica.