Sabato 27 ottobre 2018 a Ferrandina alle ore 17.30 presso l’ex Convento di Santa Chiara in Largo Palestro il movimento Luci Lucani Insieme presenta l’incontro pubblico “La Regione, motore di sviluppo. Basilicata. Si ricomincia dalla terra nostra” con la partecipazione di cittadini, sindaci e associazioni economico-culturali.
Nella visione proposta da LUCi Lucani Insieme, il territorio deve per forza ritornare al centro del dibattito. E’ l’elemento identitario più forte, è la madre, il principio e la fine di ogni percorso, in uno sviluppo circolare nel quale il valore aggiunto deve riguardare ogni potenzialità.
Il senso ė la contaminazione tra competenze, interessi e obiettivi. Una simbiosi positiva, che porti l’arricchimento delle diversità.
Nella nostra regione Basilicata gli obiettivi si possono raggiungere solo se si ha la capacità di unirsi in funzione dell’unico obiettivo: unire le forze e le intelligenze migliori, le quali si rendano conto del delicatissimo momento che stiamo attraversando.
La Regione deve ritornare al centro. Deve saper coordinare il pubblico e il privato.Deve diventare essa stessa “brand”, motore di evoluzione civile ed economica.
La scelta di Ferrandina non è casuale. Ė una cittadina forte dalle radici antiche: vanta una tradizione culturale e politica di lungo periodo. Ė baricentrica tra le due province e si colloca sull’asse che porta al mare, allo Jonio, costa di approdo di tante culture.
E dunque “si ricomincia dalla terra nostra” ė un’occasione d’incontro per riflettere sulle potenzialità spesso inespresse o deluse del nostro territorio.
La terra anche come Ambiente. La Regione deve programmare la difesa dell’ambiente con le indispensabili garanzie per la salute dei cittadini. L’Ente territoriale deve saper programmare la diversificazione dell’offerta, tenendo conto delle vocazioni delle comunità come pure della domanda dei mercati.
L’offerta agro-alimentare si coniuga bene con il turismo.
Il turismo richiede qualità e dunque formazione.
La formazione è indispensabile per qualificare l’accoglienza.
L’accoglienza richiede rete e strutture.
Alle strutture servono le infrastrutture.
Le infrastrutture portano risorse e lavoro, ma sono anche virtuali, dunque imprescindibile è l’innovazione.
L’innovazione è funzionale allo sviluppo, ne ė il moltiplicatore naturale oggi, ancor di più in una realtà che segna il passo. ma l’innovazione non è tecnologia soltanto, ė anche visione. ed è identità. E’ senso della bellezza.
Senza identità, visione e bellezza non ha senso un progetto, a maggior ragione, ricominciando da una terra come la Basilicata.
La bellezza significa cultura, dunque, ricominciando dalla terra ė la cultura del fare che bisogna tornare a vivere nel segno della bellezza, che si mette a sistema per fare impresa.
L’impresa valorizza le risorse e richiama gli investimenti.
Gli investimenti devono arrivare in Basilicata.
Nella progressiva e inevitabile riduzione dei trasferimenti finanziari sia nazionali che europei, bisogna diventare attrattivi per gli investimenti internazionali, che cercano sistemi semplificati ed efficienti. L’obiettivo della proposta di LUCi dunque è puntare a costruire una politica finalmente concreta.
Programmazioni, semplificazione, efficienza devono essere gli obiettivi della regione Basilicata, che vuole tornare ad essere motore di sviluppo in una dimensione globale di visionistrategiche e relativi sbocchi di mercato.
Al convegno d Ferrandina prenderanno parte anche: Giuseppe Soriero del Comitato di presidenza della Svimez; Gianpaolo Colletti communication manager e storyteller digitale; Carmine Marinucci segretario generale di DiCultHer, introduce e conclude Carmen Lasorella, LUCi lucani insieme. Coordinamento a cura di Chiara Lostaglio.