Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dal Gruppo Democrazia e Sviluppo composto da Carlo Berardi, Stefano Fraccalvieri, Simona Iacovone (Candidati al Consiglio Comunale), Nino Carella (Dirigente PD Matera) e
Cosimo Gaudiano (Iscritto PD Matera).
Abbiamo in passato spesso criticato l’ex segretario regionale del Partito Democratico Roberto Speranza ed ex capogruppo PD alla Camera, per un atteggiamento troppo improntato alla condivisione asettica e fideistica dei vertici, anche quando queste apparivano palesemente in contrasto con l’identità che il partito democratico dovrebbe avere, secondo noi, e secondo migliaia di elettori ed ex elettori delusi e confusi.
Dovrebbe. Perchè ormai da molti anni si è persa nel Partito Democratico Italiano, buona parte delle residue tracce di identità. Volutamente o meno, il partito si è presto trasformato da luogo politico a spazio politico, per citare Bersani; da partito solido e radicato nei territori a partito liquido e radicato negli studi televisivi; da luogo identitario a cartello elettorale, o efficace somma di diversi e singoli cartelli. Tenere insieme questo universo così variegato si è però rivelato presto difficile, che il collante del solo potere, sostanzialmente fine a sé stesso, si è presto esaurito, prosciugato dal vento dell’austerity e delle spending review.
Le ultime uscite di Roberto Speranza lasciano invece vedere una luce. E non nascondiamo affatto un certo orgoglio di vedere che proprio la Basilicata si è messa a capo della più solida fronda interna, a difesa di quella identità residuale ancora in piedi. L’autosospensione di Folino prima, e la recente volontà di Antonio Luongo di non firmare l’appello dei Segretari regionali sull’Italicum, dimostra che lo spazio a sinistra in questo partito, in questa Regione, esiste, e va difeso.
Spazio che, però, non deve palesarsi solo in azioni difensive, di risposta ad attacchi che siano esterni oppure interni, che siano berlusconiani oppure renziani.
La sinistra riformista deve costruire una propria strada, rimettere insieme i cocci dell’identità perduta, stabilire un programma ed un percorso politico che può trovare tranquillamente anche in questo partito spazio di residenza condiviso e dignitoso.
Per farlo il nostro appello va ai giovani del Partito Democratico lucano: Roberto Speranza, Piero Lacorazza, Dino Paradiso, solo per citare i nomi più conosciuti ed in vista: guidino questa nuova stagione; portino la nostra generazione a conquistare lo spazio dialettico e politico che merita; creino le condizioni per abbattere divisioni artificiali tra correnti e posizioni; taglino i fili che (forse) li legano (ancora) alle generazioni precedenti; e come auspica il professor Ribba, si facciano grandi, forti ed indipendenti.
La politica non si rottama, la politica la si rinnova.
Roberto, se la nuova strada che vuoi intraprendere è questa, noi siamo pronti a percorrerla fino in fondo.
Gruppo Democrazia e Sviluppo
Carlo Berardi, Stefano Fraccalvieri, Simona Iacovone (Candidati al Consiglio Comunale)
Nino Carella (Dirigente PD Matera)
Cosimo Gaudiano (Iscritto PD Matera)