Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in una nota denuncia il caso dello “Spazio Grancia”: soldi pubblici e politici in prima fila.
240.000 euro di fondi regionali per l’organizzazione del Cinespettacolo “La Storia Bandita” e per gli eventi connessi alla stagione 2014 del Parco della Grancia sono stati gestiti dall’associazione Spazio Grancia, i cui soci fondatori, come si evince dall’atto costitutivo presentato al Comune di Brindisi di Montagna, sono: Mario Polese, Consigliere regionale del Pd, Donatella Cutro, Consigliere comunale della Città di Potenza dei Socialist & Democrats, Rosa Pecora, Consigliere comunale della Città di Brindisi di Montagna dei Democratici Progressisti. Degli altri 110.000 euro, sempre assegnati al Comune di Brindisi di Montagna per la gestione del Parco, non sappiamo nulla (ma supponiamo che non siano andati molto lontani) almeno finché il Presidente non risponderà alla nostra interrogazione presentata oggi.
Soldi pubblici gestiti da politici. In Basilicata sembra non se ne possa fare a meno. Così come sembra non si possa fare a meno di procedure di affidamento particolari.
In base alla documentazione in nostro possesso, tutto inizia, ovviamente, con il solito stanziamento di fondi regionali, in favore del Comune di Brindisi di Montagna, per una manifestazione decennale, la “Storia Bandita”, che non riesce ancora a camminare con le sue gambe.
Ben 350.000 euro, assegnati con le delibere di Giunta n. 1281 del 15 ottobre 2013 “Assegnazione dotazione finanziaria ad Enti locali per iniziative di marketing e promozione dell’offerta turistica e culturale della Basilicata”, i primi 40.000 €, n. 614 del 26 maggio 2014 avente ad oggetto “Azione a regia regionale di valorizzazione e fruizione a fini turistici delle risorse immateriali culturali ed enogastronomiche e ambientale” , gli altri 110.000 €, e n. 832 dell’8 luglio 2014 “Interventi urgenti volti a migliorare e rafforzare la gestione e valorizzazione del Parco storico culturale e ambientale della Grancia – Assegnazione dotazione finanziaria al Comune di Brindisi di Montagna”, gli ultimi 200.000 €.
Il Comune di Brindisi, in data 7 luglio (la stagione sarebbe dovuta iniziare il 26 luglio), pubblica un avviso per individuare il partner privato che avrebbe dovuto organizzare gli eventi del Parco. Al bando risponde solo un’associazione Grancia Sviluppo, i cui soci sono: Pro Loco Brindisi di Montagna, Spazio Grancia, Gli amici del Parco della Grancia, Protezione civile di Brindisi di Montagna e Botteghe invisibili.
L’affidamento non va in porto perché Grancia Sviluppo è debitore del Comune e ciò preclude ex lege l’affidamento. L’inizio della Stagione 2014 viene spostata, quindi, al 1° agosto. Il 30 luglio, viene perciò bandita, questa volta, una procedura negoziata cui vengono invitate tre associazioni: Amici della Grancia, Botteghe invisibili, Spazio Grancia. Il 31 luglio, termine di scadenza per presentare l’offerta, perviene un solo, tempestivo plico, quello di Spazio Grancia, che dichiara di candidarsi “in collaborazione con l’Associazione Botteghe Invisibili e l’Associazione Amici del Parco”.
Alcune domande sono d’obbligo: perché se si tratta di eventi, come si legge anche dalle numerose delibere che abbiamo consultato, “in grado di richiamare l’attenzione nazionale … con una ricaduta positiva sul turismo [addirittura] regionale ed anche sui livelli occupazionali” c’è bisogno di cospicui finanziamenti regionali? Perché se si tratta di eventi che ricorrono da oltre dieci anni, il Comune si riduce gli ultimi venti giorni per scegliere chi dovrà gestirli? È chiaro che senza risorse pubbliche non esisterebbe nulla e questa è la dimostrazione che le ricadute sul territorio sono minime. Forse non serve tempo per scegliere il gestore privato del Parco perché è sempre lo stesso: come “il camaleonte cambia colore ma rimane sempre lo stesso”. Alla faccia della trasparenza e del buon andamento dell’azione amministrativa!
Ma soprattutto, ci chiediamo, è opportuno che fondi regionali transitino dal Comune di Brindisi di Montagna e finiscano ad associazioni organizzate da ‘politici’? In altre parole, Polese approva lo stanziamento dei finanziamenti in Consiglio regionale per poi spenderlo con la sua Associazione, Spazio Grancia, insieme alle Colleghe, una di Potenza e l’altra di Brindisi. In barba a tanti giovani volontari. Magari, sui loro curricula, c’è anche scritto: associazionismo e volontariato. Facile con i soldi pubblici.
Noi aspettiamo una risposta dal Presidente della Giunta la quale sarà sicuramente “tutto è regolare”. Noi rispondiamo, sarà anche regolare ma sicuramente non è opportuno, anzi è deprimente. I metodi con i quali il Pd spende i soldi pubblici ci fa capire come non ci sia una visione di sviluppo della Lucania ma solo volontà di favorire clientele. I metodi con i quali gli uomini del Pd gestiscono i soldi pubblici denotano spregiudicatezza.
Ecco perché chiediamo al Presidente trasparenza e direttive vincolanti rivolte ad Enti beneficiari di finanziamenti regionali affinché i gestori di tali finanziamenti non abbiano nella compagine sociale amministratori regionali, provinciali e comunali.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale