La giunta Bardi dà avvio alla nuova programmazione comunitaria nel campo della tutela della biodiversità. E’ quanto fa sapere l’assessore all’Ambiente, Energia e Territorio della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, che annuncia “una procedura negoziale per la selezione di operazioni finalizzate alla tutela della biodiversità nelle aree naturali protette e siti Natura 2000”. “La misura approvata – continua Latronico- si innesta su una più ampia strategia regionale per la tutela della biodiversità che ha visto il recente riconoscimento di altri 6 siti di Interesse comunitario, l’approvazione del quadro delle Azioni Prioritarie per Natura 2000 (PAF) e infine la redazione del progetto della Rete ecologica regionale all’interno del Piano paesaggistico approvato in Giunta nei mesi scorsi. Tutte azioni tese a tutelare il grande patrimonio naturale, riconosciuto a livello europeo, di cui la Basilicata è ricca che abbiamo il dovere di preservare”. “Si darà avvio – precisa l’assessore regionale – ad una procedura negoziale concertata con i 5 Enti Parco presenti in Basilicata, 2 nazionali e 3 regionali, da concludersi nel tempo massimo di 90 giorni dalla data di approvazione della delibera. Si prevede un primo stanziamento di 9 milioni di euro, in coerenza con l’Obiettivo Specifico 2.7 del PR Basilicata FESR FSE+ 2021/2027 – Azione 3.2.7.A con particolare riferimento al mantenimento e ripristino di un buono stato di conservazione di habitat e specie nel quadro della conservazione e tutela in ogni sito Rete Natura 2000, al fine di garantire sia il raggiungimento degli obiettivi di tutela di cui alle Direttive 92/43/CEE e 147/09/CE, che una maggiore resilienza degli stessi rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, incluse le attività di sostegno alla fauna selvatica in difficoltà, ché potrà vedere Parchi finanziare strutture idonee (CRAS Centri Recupero Animali Selvatici) per la cura e la tutela degli animali feriti”.
Previsti la valorizzazione del territorio regionale tutelato attraverso l’incentivazione del valore ecosistemico degli habitat forestali e la strutturazione di processi per l’attuazione di modelli di gestione sostenibile ed innovativa; l’incentivazione di modelli di fruizione sostenibile dei siti da parte delle categorie svantaggiate (accessibilità) e il superamento dell’esistente frammentazione degli ecosistemi favorendo il collegamento territoriale tra territori ad elevato valore ambientale e tra aree protette a diverso titolo, integrando/adeguando la rete ecologica regionale.
“La tutela della biodiversità di flora, fauna ed habitat è la funzione istituzionale più importante di un Parco insieme a quella della valorizzazione della cultura, della storia e degli elementi di qualità che il nostro territorio ancora conserva. Solo preservando il capitale naturale si può costruire un futuro sostenibile, come stabilito dai GOAL 13 14 -15 di Agenda 2030 che in modo trasversale coinvolgono tutti i settori della nostra vita. La sensibilità e l’attenzione per questi argomenti – conclude Latronico – è diventata dominante e preminente nelle politiche, attraversando tutte le materie di cui le istituzioni si occupano, stimolate dai giovani che, sempre in numero maggiore e con grande passione, si dedicano alla tutela del patrimonio ambientale”.