“La vergogna di Matera erano i Sassi, ora è il turismo”. Questo il titolo dell’articolo a firma del potentino Camillo Langone pubblicato questa mattina nell’edizione online del quotidiano “Il foglio”. Di seguito il commento sarcastico del materano Pasquale Stano e il testo dell’articolo di Camillo Langone che offende la città di Matera.
Il piacere di leggere Camillo Langone di tanto in tanto in articoli nel suo credo ”colti” sulla città di Matera mi da un piacre immenso, spero che ne continui a scrivere e che lo continuino a pubblicare, perchè vedere la frustrazione del rappresentante tipico potentino che non riesce a bloccare comunque Matera, pur avendole sottratto di tutto, in ultimo la sanità, sfogarsi a parole, è una cosa sublime. Grazie Camillo.
Pasquale Stano
Articolo pubblicato su “Il Foglio” il 17 agosto 2021
La vergogna di Matera erano i Sassi, ora è il turismo
Indifferenza a tutti i valori, nichilismo, profanazione e prostituzione. La città pullula di turisti che fotografano e mangiano soddisfattissimi. Cavernicoli temporanei, con tutti i comfort e senza un senso
Mi piace essere figlio di lucani antichi, essere cresciuto con una nonna analfabeta che mi ha messo in contatto con la vera conoscenza, a Potenza dopo il boom e però fra consuetudini arcaiche (con le galline uccise in casa, per dire, con le volpi nel sugo, per dire ancora meglio)… Mi piace parlare col mio vecchio padre che si scandalizza per i prezzi degli alberghi di Matera: “Era la vergogna della Lucania!”. Io ho sempre dubitato dell’appartenenza di Matera alla Lucania, la direi semmai Basilicata, comunque che fosse una vergogna, per via dei Sassi dove fino al 1952 i cristiani vivevano insieme alle bestie in abituri senza luce, al contempo case, grotte e stalle, lo sapevo.
Ma credo che, dell’unica regione italiana con due nomi, Matera sia una vergogna ancora oggi. Ovviamente per un motivo diverso: il turismo. Che è “indifferente a tutti i valori” (Ludwig Giesz) e dunque è nichilismo. Che è profanazione e prostituzione. Matera pullula di turisti che fotografano e mangiano soddisfattissimi (gli italiani pensano solo a mangiare e li capisco pure, quello gli è rimasto), dentro un teschio di città, presepe senza Bambino né bambini: cavernicoli temporanei, con tutti i comfort e senza un senso… Come mi piace essere figlio di lucani antichi e guardare Matera dall’alto in basso (Potenza la sovrasta di 418 metri).
Camillo Langone
Che i potentini crepino in corpo di invidia e’ un fatto storico e arcinoto, non c’e’ nulla da aggiungere, il problema e’ un altro. C’e’ una citta’, Matera appunto, ormai diventata invivibile sommersa da una quantita’ spropositata di auto,moto,monopattino, marciapiedi ormai impraticabili per i pedoni occupati da sedie e tavolini, insomma non e’ più la bella Matera di una volta, chi ha vissuto Matera negli anni 60-70-80 sa di cosa si parla; oggi la città e’ diventata invivibile per i materani, una volta era il sogno di tanti materani che dopo una vita di lavoro lontano da Matera, desideravano tornare nella pace e nella quiete che tanti materani hanno conosciuto da inizio nel ventennio d’oro dal 1970 al 1990.
caro sig. Pedrino93
perché non si gode le periferie di Matera che sono tranquillamente
vivibile invece di affollare il centro storico?
Ha ragione questo tal Carneade Camillo Langone….
Matera che “pullula di turisti” è una vergogna non solo per la Basilicata ma per l’Italia intera…..insieme ad altre città altrettanto “vergognose”; Venezia, Firenze, Napoli, Roma, Pompei, Milano, Bologna, Perugia, Palermo, Lecce, Siena, Caserta ma anche paesini come Amalfi, San Gimignano, Spoleto, eccetera…l’elenco è lunghissimo.
Per fortuna che ci sono in Italia luoghi come Potenza che dall’alto dei suoi 900 e passa metri risolleva il buon nome del nostro Paese nel Mondo…
Potenza grazie di esistere…altrimenti come si noterebbe la “differenza” ?