Piero Lacorazza (Pd) è il nuovo presidente della prima Commissione. E’ stato eletto oggi con 12 voti (8 le schede bianche, 1 voto per il consigliere Pace). Nelle Commissioni si utilizza il sistema del “voto ponderato”: i commissari (art. 22 del Regolamento) “dispongono di tanti voti quanti sono i consiglieri del gruppo di appartenenza”. I lavori sono stati coordinati dal vicepresidente dell’organismo Gianni Leggieri (M5s).
Nel dibattito che ha preceduto il voto il presidente dell’Assemblea Santarsiero, che fino al 9 aprile è stato presidente della prima Commissione, ha ringraziato i commissari “per il percorso, esaltante per certi versi e molto formativo per altri, fatto insieme con l’approvazione del nuovo Statuto e le tante altre tematiche affrontate in un clima sempre costruttivo. Auspico – ha aggiunto – che la conclusione della legislatura porti agli obiettivi che ci siamo dati, a partire dalla riforma della legge elettorale e dalla discussione, già avviata dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali, sul regionalismo differenziato di cui al comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione”.
Il capogruppo del Pd Giuzio ha invitato quindi i consiglieri a condividere la proposta di eleggere Lacorazza come presidente della Commissione, sottolineando le capacità mostrate da quest’ultimo proprio sui temi (legge elettorale e regionalismo differenziato) indicati in precedenza da Santarsiero che saranno affrontati dalla Commissione. E rispondendo a Benedetto, che aveva osservato come “senza nulla togliere a Lacorazza qui siamo tutti in grado di assolvere a questo compito”, Giuzio ha risposto che “naturalmente tutti sono legittimati, ma dopo aver rivolto l’invito alle opposizioni per assumere la presidenza del Consiglio regionale, invito purtroppo non accolto, torniamo agli assetti definiti. Ma uno sforzo è stato fatto e non va dimenticato”. Mentre Benedetto ha osservato a sua volta che “l’opportunità che la maggioranza ha dato all’opposizione è in contrasto con la prorogatio di un anno e mezzo concessa al vecchio Ufficio di presidenza, che prevedeva l’attribuzione dell’incarico di presidente dell’Assemblea a Pace. Per questo non abbiamo accolto l’invito”. Romaniello ha ricordato che “sulla questione del regionalismo differenziato il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimersi quando ci sarà un atto ufficiale della Giunta, che avrebbe dovuto nominare un esperto e relazionare sull’argomento. E sulla questione della presidenza dell’Assemblea si ripropone un tema superato, perché se la maggioranza voleva dare un messaggio alle opposizioni avrebbe dovuto votare un consigliere della forza uscita vincitrice dalle elezioni, cioè il Movimento cinque stelle”. Mollica ha annunciato di votare per Lacorazza come presidente della Commissione, ricordando che questo organismo, “oltre ad affrontare il tema della legge elettorale, deve riformare il Regolamento che deve essere in linea con il nuovo Statuto”. Pace ha annunciato di votare scheda bianca perché la maggioranza insiste nella prassi di non concordare le scelte. Ha inoltre evidenziato la necessità “di un dibattito sano sul regionalismo che la classe dirigente deve fare da protagonista”.
Subito dopo l’elezione ha preso la parola Lacorazza, ringraziando i commissari ed annunciando che nella prossima riunione della Commissione, da svolgere martedì 24 aprile prima della seduta dell’Assemblea, d’intesa con il presidente del Consiglio regionale Santarsiero proporrà un calendario di audizioni “per ragionare, tenendo fede a quanto previsto dall’ordine del giorno approvato all’unanimità dall’Assemblea, sugli spazi che potrebbero esserci per la nostra Regione in alcuni ambiti. Sappiamo bene che l’iter è lunghissimo. Ciò che possiamo fare è predisporre un documento di sintesi da lasciare alla prossima legislatura”. Ha inoltre affermato che intende accelerare l’iter della nuova legge elettorale e delle proposte di legge da lui presentate sul fondo unico autonomie locali e riordino delle funzioni degli enti locali”. A Romaniello, che ha ricordato come sulla legge elettorale “la maggioranza aveva assunto l’impegno sviluppare il confronto con le opposizioni ma fino ad oggi non c’è mai stato un incontro”, Lacorazza ha risposto di essere disponibile a ritirare la sua proposta di legge, che potrebbe essere richiamata in Aula perché sono scaduti i termini per l’esame, “se ci sono le condizioni per sottoscrivere un unico progetto di legge unitario, ma l’iter non deve ripartire daccapo perché altrimenti non ci sarebbero i tempi per approvare il provvedimento”. Perrino ha infine evidenziato la necessità di affrontare anche il tema della la riduzione dei costi della politica, che prevede una responsabilità in capo all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, invitando ad accelerare il relativo iter.
La prima Commissione si occupa di Affari generali, ordinamento degli uffici e degli enti amministrativi dipendenti dalla Regione, rapporti con enti, aziende e società collegati alla Regione, circoscrizioni comunali, polizia locale urbana e rurale.
Oltre al presidente del Consiglio regionale Vito Santarsiero hanno partecipato alla riunione della Commissione il neopresidente Lacorazza, Giuzio e Robortella (Pd), Rosa (Lb-Fdi), Galante (Ri), Pace e Romaniello (Gm), Soranno (Pp), Mollica (Udc), Bochicchio (Psi) Napoli, Leggieri e Perrino (M5s) e Benedetto.