La battaglia annunciata dal sindaco di Vietri di Potenza, nonché Presidente della Provincia, Christian Giordano, contro l’impianto di mega eolico (12 aerogeneratori da 2MW) tra Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, con opere di connessione che interesseranno anche il comune di Picerno e il comune di Tito, merita la nostra condivisione e il nostro sostegno. E’ quanto afferma l’ad Distretto Turistico Terre di Aristeo Saverio Lamiranda. Le motivazioni della contrarietà – precisa – sono di metodo e di merito. Nel metodo, come evidenzia il sindaco di Vietri, la Regione Basilicata, senza convocare la necessaria Conferenza dei Servizi e senza ottemperare alla sentenza del TAR Basilicata n.467/2021, ha concesso la proroga del termine di Validità del Giudizio favorevole di Compatibilità Ambientale al fine di poter dare corso all’inizio e all’ultimazione dei lavori di costruzione del progetto. Nel merito, il progetto impatterebbe in maniera pesantissima in aree di grande pregio naturalistico e storico e lo stesso impianto sorgerebbe a margine della Zona Speciale di Conservazione delle Cascate del Vallone del Tuorno – Bosco Luceto, della Torre di Satriano. E’ questa una nuova vicenda – dice Lamiranda – che può diventare l’occasione per rilanciare l’iniziativa contro ogni tipo di aggressione al paesaggio, all’ambiente, ai nostri beni culturali che sono tutti elementi fondamentali per l’attrazione turistica.
Nel sottolineare che da qualche tempo l’aggressione con il proliferare di impianti eolici è in atto anche nell’Alto Bradano, tra Acerenza e Forenza, con un impatto che rischia di vanificare gli investimenti privati per accrescere e qualificare la ricettività turistica e i servizi, l’ad Terre di Aristeo sostiene che la occupazione indiscriminata dell’eolico nuoce al paesaggio ed è, spesso, dannosa contraddice “il credo” di tutti, Regione e Comuni in testa, a favore del turismo, indicato come unica e ultima possibilità di rigenerazione dei nostri borghi. Spesso, come accade a Forenza, una enorme Pala è collocata a ridosso di una struttura turistica preesistente. Nulla in contrario alla produzione di rinnovabili, ma a condizione che siano compatibili con paesaggio ed attività preesistenti. Ancora: anche l’occupazione indiscriminata e senza regole condivise è conseguenza dello spopolamento che fa considerare, agli occupanti della Basilicata “terra di nessuno”, dove tutto è possibile senza curarsi di quelli che ancora resistono. Lamiranda propone l’istituzione di un Gruppo di lavoro con rappresentanti del Distretto, associazioni di imprese (non solo turistiche) e i Comuni per definire e condividere un percorso comune che punti alla tutela delle risorse paesaggistiche, ambientali e storico-culturali. Nel campo dell’attività di contrasto all “eolico selvaggio” – conclude – si avverte il bisogno di incidere di più e soprattutto di farlo in tempi rapidi prima che gli impianti continuino ad invadere il nostro territorio.