L’assessore regionale all’agricoltura, Michele Ottati, in carica dal dicembre 2013 ha ufficializzato le sue dimissioni con una lunga lettera inviata al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Ad annunciarlo è Nino Grasso, il portavoce del governatore ha precisato che “nella giornata di venerdì 22 maggio procederà alla nomina del nuovo assessore” e che “lunedì vi sarà il passaggio delle consegne”.
Pietro Sanchirico, dirigente nazionale e regionale Centro Democratico su dimissioni dell’asssore regionale Ottati: “Se Pittella pensa di avere adesso la strada libera da ogni ostacolo per riaffermare la sua leadership commette un grosso errore di valutazione”.
Le dimissioni “sollecitate” dell’assessore Ottati spianano la strada al disegno del Presidente Pittella di procedere a quel “rimpastino” che ha sempre avuto in mente. Stupisce non poco che il coriaceo “cittadino europeo” dopo aver fatto, per settimane, la vittima sacrificale degli accordi politici tra capicorrente ed aree del Pd abbia deciso di non alimentare più polemica e di togliere il disturbo volontariamente e di andar via in punta di piedi. La lettera “mielosa” scritta a Pittella è dettata più da sentimentalismo che da spirito di rivalsa che pure ha accompagnato Ottati in quest’ultimo periodo caratterizzando tutta la fase di assessore come “unico salvatore dell’agricoltura lucana”. Sarebbe sufficiente registrare il respiro di sollievo di tutte le organizzazioni professionali agricole per capire che non lascia certamente un buon ricordo. Ma se Pittella pensa di avere adesso la strada libera da ogni ostacolo per riaffermare la sua leadership, seguendo in fotocopia il destino dell’uomo solo al comando del Paese, commette un grosso errore di valutazione. Da Matera non mancano i segnali di mal di pancia di quanti nel Pd interpretano l’imminente nomina di Braia come il prezzo elettorale da pagare per rafforzare Adduce. Solo il 31 maggio si capirà se il patto tra capicorrente sarà rispettato.