“Colpiscono alcune scelte contenute nell’ultima legge di stabilità e della connessa legge di bilancio, varata dalla maggioranza del Consiglio regionale di Basilicata. A fronte di una contrazione di risorse per 100 milioni di euro, per mancati trasferimenti e per la riduzione delle royalties legate alla minore produzione petrolifera, che dovrebbero obbligare ad una qualificazione della spesa fissando obiettivi di maggiore selettività, si continuano a praticare interventi di sostegno ai Comuni senza peraltro fissare criteri e parametri obiettivi per scongiurare scelte discrezionali e discriminatorie. Mi riferisco alle decisione anche quest’anno di attribuire risorse finanziarie ad alcuni Comuni della regione, per circa 10 milioni di euro, per fronteggiare situazioni di dissesto finanziario”. E’ quanto dichiara l’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia). “Pongo al dibattito pubblico una riflessione di merito e di metodo. In un periodo di crisi di finanza pubblica, che si riflette negativamente sui servizi essenziali delle persone, la Regione Basilicata decide di continuare ad erogare contributi rincorrendo le crisi degli enti locali (da alcuni anni sta accadendo ). Non si considera che esistono strumenti e risorse nazionali per il riequilibrio della finanza locale adottati da diversi Comuni della regione e non si ritiene obbligatorio subordinare tali interventi ad una disciplina fissata per via legislativa che definisca parametri di intervento legati a piani di risanamento che tengano conto delle norme vigenti nel settore della finanza pubblica. In assenza di un quadro regolatorio accade che alcuni Comuni e quindi i loro cittadini fronteggiano da soli i rigori della finanza pubblica, attivando scelte di razionalizzazione e di qualificazione dei bilanci comunali, ed altri possono contare in modo discrezionale su risorse pubbliche per risanare i propri bilanci. Nei fatti si concretizza una discriminazione tra cittadini delle stessa regione – continua il parlamentare – e magari tra comuni magari discriminando quelli di orientamento politico non omogeneo al centro sinistra. Mi spiace il silenzio assordante dei sindaci lucani e della stessa Anci che ci dovrebbero tenere alla loro autonomia ed alla trasparenza nella allocazione di risorse pubbliche, e nella relazione virtuosa e trasparente tra Regione ed enti locali. Verificheremo se esistono i profili di legittimità negli atti compiuti dalla Regione Basilicata in materia di finanza locale che a prima vista sembrano violare i criteri della obiettività e della trasparenza, anche per impedire che le risorse pubbliche del bilancio regionale possano essere lo strumento per un inaccettabile baratto politico. Peraltro di recente la Corte dei Conti – conclude Latronico -ha censurato una legge della Regione Puglia che assegnava contributi ad alcuni Comuni significando che la Regione non possa erogare risorse per riequilibrare i bilanci delle amministrazioni comunali”.