“Spero che la Regione Basilicata ed i suoi governanti non coltivino l’illusione che si possa rimediare alla mancanza di sviluppo della regione attraverso la leva dei migranti. Sarebbe una posizione illusoria e tragica. Illusoria perché il flusso dei migranti e’ prevalentemente passeggero, sceglie l’Italia per giungere altrove, tragico perché una regione che non è grado di assicurare opportunità di lavoro a migliaia di suoi concittadini che diventano emigranti non può assicurare lavoro ed integrazione ai migranti”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “ Naturalmente è doveroso assicurare tutta l’accoglienza possibile ai rifugiati che ne hanno diritto ed a condizione che si garantiscano realtà effettive di accoglienza e di integrazione che vanno verificate, ma senza coltivare illusioni che ho colto in alcuni interventi dell’assemblea regionale dell’Anci. L’idea piuttosto da mettere a tema, per contrastare il declino della Basilicata ed il suo inarrestabile spopolamento, è come riconnettersi con migliaia di lucani, molti di questi giovani e con titoli di studio, che hanno lasciato e continuano a lasciare la Basilicata per mancanza di lavoro, e che sarebbero pronti a tornare se ci fossero condizioni ed opportunità. Suggerirei intanto di costruire un’anagrafe dei lucani emigrati, definendo un bilancio delle loro competenze; costituendo con loro una rete permanente ed un progetto di sviluppo attorno alle vocazioni della nostra terra; modulando i nuovi cicli della programmazione su queste alleanze, con progetti orientati al rientro dei nostri giovani o dei lavoratori, favorendo il rientro con specifiche compagne di informazione e con azioni incentivanti. È giusto che la Regione ed i Comuni esprimano al meglio azioni di accoglienza e solidarietà sostenibile, nei riguardi dei migranti e rifugiati che ne abbiamo diritto, adeguate a fronteggiare un fenomeno epocale e planetario che non ci può lasciare insensibile, ma senza giungere ad immaginare prospettive e ricadute sul piano dello sviluppo del nostra regione del tutto prive di realtà. Quando ad un progetto di sviluppo produttivo per l’intera regione evocato dal presidente Pittella, da chiedere a Renzi ,sarebbe stato utile nell’ultimo patto sottoscritto a Matera, fargli riassumere l’impegno, contenuto negli accordi sul petrolio del 1998 e non onorato dalle compagnie petrolifere e dal governo centrale, di realizzare un progetto per la chimica verde in Basilicata per superare il fossile e valorizzare la filiera agro forestale della regione. La Basilicata ha bisogno di un dialogo e di verifiche effettive, anche tra i protagonisti delle decisioni pubbliche”.
Set 27