“Una delegazione di amministratori locali e di dirigenti del movimento dei Conservatori e Riformisti della Basilicata ha incontrato a Bruxelles gli onorevoli Raffaele Fitto e Remo Sernagiotto.” L’occasione è stata utile non solo per conoscere i programmi europei e gli strumenti di azione, – ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor) che ha accompagnato la delegazione lucana – ma anche per fare una disamina sulle situazioni di maggiore criticità che soffre la Basilicata sul versante della connessione alle reti trasportistiche europee. Una regione che è scarsamente connessa sia sul corridoio Adriatico (Bari) che su quello tirrenico (Salerno). Al momento la Basilicata è sostanzialmente esclusa dalle reti europee di trasporto in modo particolare per la assenza si una rete ferroviaria capace di collegare la regione con i nodi di Bari e di Salerno . Abbiamo provato a correggere questa impostazione facendo una battaglia parlamentare ed includendo tra le opere strategiche, nella legge ‘sblocca Italia’, l’asse ferroviario Salerno /Taranto che connette i porti di Taranto e Salerno. Si tratterebbe della realizzazione di una direttrice cerniera tra Salerno, lo Ionio ed il Tirreno, in coerenza con l’obiettivo di fare dei porti del Sud una leva di sviluppo dell’intero Mezzogiorno. La Basilicata riguadagnerebbe una centralità che oggi ha perduto trovandosi evidentemente esclusa dalle reti di trasporto europee”.
Il confronto con gli europarlamentari Fitto e Sernagiotto è stato utile anche per mettere a tema il ruolo di Matera capitale europea della cultura per il 2019. Su questo argomento l’onorevole Latronico, accompagnato dall’assessore comunale di Matera, Antonella Prete , ha impegnato gli europarlamentari “a sostenere il ruolo della città di Matera riconoscendo al sindaco poteri straordinari e risorse adeguate per realizzare un accordo di programma al pari di quanto promesso nei mesi scorsi dal Presidente del Consiglio Renzi e di quanto già avvenuto per le altre capitali europee della cultura, da ultimo la città di Marsiglia, che hanno potuto realizzare una profonda trasformazione del loro assetto infrastrutturale e del loro tessuto produttivo. Nel Parlamento italiano ed in quello europeo – ha concluso Latronico – non mancheremo di incalzare il Governo nazionale perché il traguardo ambizioso di una trasformazione della città di Matera possa avvenire nei fatti, con strumenti, risorse e tempi adeguati”.