Il Consiglio regionale ha respinto a maggioranza (con 2 voti favorevoli del M5s e 15 astensioni, quelle di Pd, Pp, Pdl-Fi, Ri, Udc, Psi e del consigliere Romaniello del gruppo misto) una mozione proposta dal consigliere del M5s Gianni Leggieri sui vincitori del concorso Arpab, modificata in Aula nel corso del dibattito, con la quale si impegnavail presidente della Regione “a provvedere, entro 30 giorni dall’approvazione della presente mozione, a reperire le risorse necessarie a stabilizzare i vincitori di concorso nel rispetto dei limiti assunzionali previsti dalla normativa vigente”. Con il documento si chiedeva inoltre al governo regionale “di elaborare un piano annuale di assunzioni di tutti i vincitori di concorso degli Enti strumentali sempre nel rispetto dei suddetti limiti”.
In sede di esame e votazione del disegno di legge di riforma dell’Arpab (legge regionale n. 37/2015), il 7 settembre 2015 – si legge nella mozione – è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, d’iniziativa dei consiglieri Cifarelli e Romaniello, sui 5 vincitori di concorso pubblico assunti a tempo determinato dall’Arpab il cui contratto sarebbe scaduto ad ottobre. L’ordine del giorno impegnava la Giunta regionale, nell’ambito delle proprie prerogative di indirizzo, a farsi carico, fermo restando l’autonomia dell’Arpab nel definire, di concerto con le organizzazioni sindacali i propri fabbisogni di personale, delle eventuali risorse aggiuntive per il prosieguo dei contratti in essere, nelle more della definizione della nuova pianta organica dell’Agenzia. Il prosieguo dell’attività lavorativa per i lavoratori assunti con contratto a tempo determinato riguarda in ogni caso solo quei vincitori di concorso di cui alla graduatoria in essere”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Leggieri e Perrino (M5s), Romaniello (Gm), Mollica (Udc), Robortella e Cifarelli (Pd), Napoli (Pdl-Fi) e gli assessori Franconi e Braia.
Pasquale Natuzzi ha ricevuto oggi la visita dell’On. Matteo Salvini. Natuzzi, oltre ad aver illustrato al segretario nazionale della Lega Nord gli sforzi che l’azienda sta compiendo sul fronte dell’innovazione di prodotto e di processo, ha ribadito che il percorso di gestione dei 350 collaboratori attualmente in CIGS – rispetto ai quali Azienda, Sindacati e Istituzioni sono responsabilmente e fortemente impegnati a trovare soluzioni – è quello definito all’interno degli Accordi Sindacali del 3 marzo e del 14 ottobre 2015, finalizzati al recupero della competitività delle produzioni italiane e alla difesa dell’occupazione sul territorio.
Contestualmente, Natuzzi ha avuto modo anche di sottolineare il lavoro svolto per minimizzare il numero degli esuberi strutturali nelle fabbriche italiane del Gruppo, che sono passati dai 1.726 annunciati nel luglio 2013 agli attuali 350. Un risultato straordinario, reso possibile innanzitutto grazie alla maturità e all’impegno dei collaboratori, alla responsabilità delle Organizzazioni Sindacali, al lavoro tenace del Governo, all’intervento delle Istituzioni Regionali e locali.
Gianni Leggieri, Consigliere regionale Movimento 5 Stelle: “Sulla questione dei lavoratori ARPAB solito teatrino di una politica regionale che decide di non decidere”.
Ancora una volta pessimo spettacolo della politica in consiglio regionale, con numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione pronti a recitare una commedia veramente scadente.
Dopo ben 3 mesi dalla sua presentazione viene bocciata la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle riguardante alcuni vincitori di un concorso indetto dall’ARPAB alcuni anni fa. Giovani vincitori di concorso che sono passati dalla promessa di un posto a tempo indeterminato ad un posto sul divano di casa.
Si tratta di una vicenda che definire scandalosa è dir poco. Consiglieri di opposizione che si scoprono ancora una volta stampelle della maggioranza pittelliana e consiglieri di maggioranza che dopo tre mesi ricordano che ci sono difficoltà di bilancio e problemi di altri lavoratori (non meglio specificati) che si troverebbero nella stessa situazione e, pertanto, per non scontentare nessuno, si scontentano tutti.
La solita pessima politica lucana che decide di non decidere e di lasciare nel limbo persone che probabilmente non hanno alcun santo in paradiso e pertanto non meritano l’attenzione della Giunta e del consiglio regionale.
La beffa delle beffe arriva quando nel bocciare la mozione del Movimento 5 Stelle, la maggioranza annuncia la presentazione di una propria mozione sullo stesso tema per risolvere il problema con un impegno della Giunta senza alcuna scadenza, o come si usa dire “a babbo morto”.
Come se non fosse bastata la presa in giro dei mesi scorsi dell’ordine del giorno Romaniello approvato e disatteso in totale dispregio del consiglio regionale tutto e dei cittadini lucani.
Sostanzialmente tre sono state le argomentazioni addotte dai consiglieri di maggioranza (supportati da alcuni colleghi un po’ di maggioranza e un po’ di opposizione) per respingere la mozione dei pentastellati: un presunto richiamo alla eguaglianza di tutti i vincitori di concorso; vincoli di bilancio; una normativa nazionale stringente.
Scuse accampate con il solo scopo di perdere ulteriormente tempo. Infatti nonostante il Movimento 5 Stelle, si sia mostrato disponibile a modificare il testo della mozione per venire incontro alle richieste di alcuni consiglieri, senza però rinunciare ad un impegno serio e preciso, con una data certa da parte della Giunta, è apparso subito chiaro che proprio da questo impegno la Giunta e lamaggioranza volevano fuggire.
Così, dopo aver elargito soldi alla città di Potenza per favorire il cambio di colore politico della Giunta De Luca, dopo aver regalato soldi all’AIAS e alla clinica Luccioni, dopo i tanti provvedimenti ad personam degli anni scorsi e i tanti che si prefigurano nei prossimi mesi in favore di Matera e della Provincia di Matera, oggi scopriamo che vi sono difficoltà finanziarie che impediscono il riconoscimento di un diritto acquisito da 5 persone vincitrici di regolare concorso.
Così la questione dei lavoratori ARPAB finisce ancora una volta nelle secche della politica regionale e dopo al beffa dell’ordine del giorno approvato e mai reso esecutivo, ecco la nuova beffa della mozione tirata fuori dal cilindro dalla politica lucana per decidere di non decidere.
Seduta Consiglio regionale, manca il numero legale.
Era in corso la votazione su una mozione di Romaniello (Gm), Cifarelli (Pd), Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi) “per sostenere l’accelerazione dell’iter parlamentare ed una rapida approvazione del progetto di legge sull’eutanasia”
La riunione del Consiglio regionale è stata sciolta per la mancanza del numero legale. Era in corso la votazione su unamozione con la quale i consiglieriRomaniello (Gm), Cifarelli (Pd), Galante (Ri) e Pietrantuono (Psi) intendevano impegnare il presidente della Giunta “ad esercitare una incisiva azione in sede di Conferenza delle Regioni affinché la stessa intervenga in modo ufficiale nei confronti del Parlamento e del Governo per sostenere l’accelerazione dell’iter parlamentare e si giunga ad una rapida approvazione del progetto di legge sull’eutanasia”.
Al momento della votazione erano presenti in Aula solo 10 consiglieri (Bradascio, Cifarelli, Galante, Giuzio, Pietrantuono, Romaniello, Santarsiero, Robortella, Miranda Castelgrande e Mollica). Constatata l’assenza del numero legale, il presidente di turno Galante ha sciolto la seduta