La seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia (Italia Viva), riunitasi questa mattina, ha licenziato con parere favorevole a maggioranza il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023/2025 dell’Agenzia regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata (Arlab)”. Si sono espressi favorevolmente i consiglieri Coviello (FdI), Bellettieri (FI), Fuina (Lega), Sileo e Giorgetti (Gm) e si sono astenuti i consiglieri Braia (Iv-RE), Trerotola (Pl), Cifarelli (Pd) e Perrino (M5s).
Prima del voto è stato auditoil direttore dell’Arlab, Franco Diginosa che ha illustrato il provvedimento. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento dell’Agenzia è di 4.000.000 di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025. Tra le diverse misure sono stati segnalati gli interventi per ridurre l’abbandono scolastico (circa 623mila euro da fondi PO FSE 2014/2020), l’alternanza scuola digitale (circa 351mila euro da fondi PO FSE 2014/2020), l’orientamento nel sistema di istruzione (circa 424mila euro da fondi PO FSE 2014/2020), empowerment e tirocini per promuovere l’occupazione giovanile (circa 1 milione e 800mila euro da fondi PO FSE 2014/2020), centri formativi e culturali per adulti nell’Area interna Montagna materana (851 mila euro da fondi PO FSE 2014/2020), certificazione competenze, formazione PA e partenariato (circa 66mila euro quota UE, 19,8mila euro quota nazionale e 8,5mila euro quota regionale). Tra le criticità segnalate quelle relative al fabbisogno del personale che attualmente si attesta su 72 unità.
Successivamente l’organismo consiliare ha approvato a maggioranza (con il voto favorevole dei consiglieri Sileo, Giorgetti, Fuina, Bellettieri, Coviello e il voto contrario dei consiglieri Braia, Cifarelli e Perrino) il disegno di legge “Bilancio previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu)”. Il presidente dell’Ardsu,
AnzonioZottarelli, ha fornito la fotografia delle misure previste per il triennio 2023-2025 specificando che “tutto ciò che è stato programmato ha una sua copertura finanziaria”.
Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 742.442,54 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025. Zottarelli ha precisato che l’Ardsu ha sempre garantito il 100% delle borse di studio e i servizi ai disabili. Per quanto riguarda la questione degli alloggi per gli studenti, il presidente dell’Ardsu ha spiegato che la città di Potenza è prossima a raggiungere i posti alloggi indicati dal decreto ministeriale a differenza di Matera che non dispone di nessun posto alloggio. Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Fuina, Perrino, Bellettieri, Giorgetti e Cifarelli.
Sempre a maggioranza è stato licenziato il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano”. Hanno votato favorevolmente i consiglieri Fuina, Bellettieri, Coviello, Braia, Cifarelli e Sileo. Si sono astenuti i consiglieri Giorgetti e Perrino. Ad illustrare il documento contabile il presidente del Parco della Murgia materana, Michele Lamacchia. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 450.000 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.
Il totale generale delle Entrate è di 1.088.783,42 euro per il 2023, 939.700,00 euro per il 2024 e di 939.700,00 euro per il 2025. Per il 2023, tra le entrate derivanti dalle operazioni di riaccertamento dei residui attivi, previsti per il Programma “INNGREENPAF” euro 19.010,84, euro 12.154,80 per il progetto “Rete Escursionistica di Basilicata – PO FESR BASILICATA 2014/2020” ed euro 5.000,00 per il progetto “Piano di Monitoraggio ai sensi della Direttiva Habitat”.
Al termine dei lavori la Commissione ha audito Michele Cataldi, presidente portavoce dell’Unità di crisi sanitaria in Basilicata il quale ha posto l’attenzione sulla mancata attuazione dell’art.10 della legge di bilancio della Regione Basilicata che prevedeva risorse aggiuntive per prestazioni extra budget rese da strutture private accreditate. Cataldi ha proposto di “istituire una consulta composta dai presidenti delle quattro commissioni consiliari e da un rappresentante dell’unità di crisi al fine di interloquire con la Giunta regionale per risolvere le criticità ancora presenti in materia sanitaria”. Il presidente Braia ha fatto presente che la Commissione informerà dell’incontro e delle criticità espresse l’assessore alla Salute e politiche della persona.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente dell’organismo consiliare Braia, i consiglieri regionali Sileo, Giorgetti (Gm), Trerotola (Pl), Bellettieri (FI), Cifarelli (Pd), Perrino (M5s), Fuina (Lega), Coviello (FdI).
Demani usi civici Montescaglioso, audizione in seconda Ccp
Ascoltati l’avv. Cosimo Antonicelli e alcuni componenti del Comitato dei “Cives” di Montescaglioso, Vincenzo Motola, Rocco Venezia, Pasquale Oliva, Mario Pompeo e Pietro D’Elia
Le problematiche relative alla questione dei terreni gravati da usi civici che ricadono nel territorio di Montescaglioso,al centro della seconda parte dei lavori odierni della seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia (Iv-RE). “Una vicendacomplessa – ha spiegato Braia – che riguarda una porzione di territorio molto ampia,1500 ettari, e tanti cittadini che hanno aperto un contenzioso con l’amministrazione comunale di Montescaglioso”.
Ad illustrare la questione, l’avv. Cosimo Antonicelli, coadiuvato da alcuni componenti del Comitato dei “Cives” di Montescaglioso, VincenzoMotola, Rocco Venezia, Pasquale Oliva, Mario Pompeo e Pietro D’Elia. Nel ripercorrere le diverse tappe che hanno caratterizzato la sistemazione demaniale del territorio a partire dal 1927, Antonicelli ha fatto presente che “i terreni in questione sono stati gestiti per anni dal Comune di Montescaglioso mediante concessioni in affitto, rinnovate sine die e dando, di converso, diritto agli occupatori, coltivatori e imprese agricole, a beneficiare della legittimazione avendo apportato migliorie e non interrotto la continuità”. “Nel 2012 – ha proseguito Antonicelli – il Comune di Montescaglioso ha deliberato di alienare questi terreni e ha presentato istanza di sdemanializzazione alla Regione Basilicata, sul presupposto di una avvenuta variante allo strumento urbanistico, con contestuale richiesta di trasferimento dei terreni di uso civico universale al patrimonio disponibile comunale. Istanza poi accolta dalla Regione con la Dgr n.284/2013. Il Comitato dei ‘Cives’ ha presentato istanza di annullamento in autotutela della Dgr ma la Regione non l’ha accolta per ‘il notevole lasso di tempo intercorso’”. “Il Comitato – ha aggiunto Antonicelli – torna a richiedere l’annullamento della delibera di Giunta regionale sul presupposto che il ‘notevole lasso di tempo intercorso’ è irrilevante per l’annullamento degli atti illegittimi riguardanti il demanio civico universale che è intangibile, imprescrittibile, indisponibile e inusucapibile”. Antonicelli ha, poi, fatto presente che “il Comune, ottenuta l’istanza di trasferimento al patrimonio disponibile comunale dei terreni in questione, ha posto in essere atti di alienazione o affidamento in concessione e destinato i proventi alla enorme massa debitoria accumulatasi nel tempo, che ha poi portato al dissesto dell’Ente. Considerato l’insuccesso della vendita dei terreni, il Comune con atti dell’aprile 2023 ha stipulato nuovi contratti di fitto con un aumento vertiginoso dei canoni, adeguandoli al valore massimo di mercato, violando così la legge regionale n.57/2000”.