La seconda commissione consiliare, presieduta da Luca Braia (Italia Viva-Renew Europe) ha approvato a maggioranza con l’astensione di Perrino e Braia, il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022/2024 dell’Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche della Basilicata (EGRIB)”.
Sull’atto è stato audito l’Amministratore Unico dell’Egrib, Canio Santarsiero, accompagnato dal dirigente Donato Larocca.
Le entrate correnti sono pari a complessivi euro 1.945.200,00. Le principali poste sono pari ad euro 1.000.000,00 dalla Regione Basilicata, euro 700.000,00 da Acquedotto Lucano, euro 40.000,00 relativo alle entrate per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura; euro 70.000,00 relativo alle entrate per il finanziamento del Bando alle famiglie disagiate.
Le entrate in conto capitale ammontano complessivamente ad euro 111.049.624,95, di cui euro 91.706.316,00 per contributi agli investimenti ed euro 19.343.308,95 per altri trasferimenti in conto capitale. Le entrate si riferiscono a investimenti gestiti dalla Regione Basilicata per l’efficentamento del Servizio Idrico Integrato per euro 62.086.808,95 e fondi ministeriali – Nota del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per euro 48.962.816,00, per PROGETTO REACTEU – interventi rete idrica riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile, mediante interventi di distrettualizzazione, digitalizzazione e monitoraggio.
Le entrate per partite di giro sono pari a complessivi € 5.626.000,00.
La spesa corrente si attesta ad una previsione di circa 2 milioni di euro e più precisamente a euro 1.945.200,00 per il 2022, euro 1.945.200,00 per il 2023 ed euro 1.930.500,00 per il 2024.
Per quanto riguarda le spese per il funzionamento dell’Ente, rientrano tra esse quelle relative all’acquisizione di beni e servizi necessari al funzionamento dell’Ente (es. canoni di locazione per hardware e software, costi per la sede di Matera, carta, cancelleria e materiali di consumo, etc.).
Con riferimento alle spesse per pulizia, vigilanza e utenze sede, l’EGRIB ha inserito i costi in quota parte sulla base degli spazi assegnati dalla Regione Basilicata presso la sede di Largo Azzarà n. 1.
Le spese per acquisti di beni e servizi sono state previste in base a quanto risulta dai contratti vigenti e dalle previsioni formulate dagli uffici (contratti ed acquisti da porre in essere), in coerenza con i programmi dell’ente. Le spese per il personale sono state stanziate in base ai costi previsti per il personale già assunto (anche per quello rientrato nelle stabilizzazioni) e per le assunzioni programmate. La dotazione organica al 01/01/2022 è la seguente: un dirigente, due dipendenti categoria D, 14 dipendenti categoria C e un dipendente categoria B.
La previsione della spesa per il personale per l’esercizio 2022 ammonta ad euro 998.500,00 e comprende le retribuzioni lorde, i contributi previdenziali ed assistenziali a carico dell’ente. La cifra comprende anche il costo del personale oggetto delle nuove assunzioni previste nel Piano del Fabbisogno consistenti in n. 7 cat. D e n. 2 Dirigenti.
La spesa in conto capitale consiste in contributi agli investimenti alle imprese gestiti per l’efficientamento del Servizio Idrico Integrato su tutto il territorio regionale. La previsione è pari ad euro 111.049.624,95 per il 2022. Per quanto riguarda le spese per partite di giro, le previsioni sono identiche a quelle formulate nella parte entrate, pari a complessivi euro 5.626.000,00.
Per quanto riguarda l’articolazione delle spese, nella missione 1 rientrano i servizi Istituzionali e generali, di gestione e di controllo e cioè amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo dell’ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale, amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi, amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e i servizi finanziari e fiscali, sviluppo e gestione delle politiche per il personale, interventi che rientrano nell’ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Le spese sono pari ad euro 1.780.150,73 per il 2022, euro 1.674.399,70 per il 2023 ed euro1.659.699,70 per il 2024.
Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, il programma Servizio idrico integrato comprende le attività caratteristiche dell’ente, vale a dire le attività che attengono alla regolazione tecnica e tariffaria del servizio idrico integrato. I costi di questo programma sono quindi quelli direttamente imputabili alle attività di regolazione e il costo del personale assegnato: 111.049.624,95 euro per il 2022, 50.000,00 euro rispettivamente per il 2023 e per il 2024.
Per garantire la flessibilità del bilancio è previsto un fondo di riserva conforme ai limiti di cui all’art. 166 del Dlgs 267/2000. Lo stanziamento è pari ad euro 35.000,00 per ciascun anno e servirà a fronteggiare, con eventuale apposito decreto, esigenze straordinarie di bilancio non ricomprese negli stanziamenti ordinari di bilancio.
Sull’atto è intervenuta, oltre al Presidente Braia, la consigliera Sileo.
Successivamente la commissione ha ascoltato il Sindaco di Potenza, Guarente ed il suo assessore al bilancio Blasi, in merito al decreto del Ministro dell’Interno n.0103552 del 12 ottobre 2018, relativo al piano di estinzione delle passività pregresse, audizione richiesta dal consigliere regionale Giovanni Perrino.
Quest’ultimo, nello spiegare i motivi alla base della richiesta di audizione, ha precisato che “si vuole meglio comprendere quale è la situazione debitoria del Comune di Potenza dal momento che nel documento contenuto all’interno della relazione della commissione di liquidazione, ci sono voci poco comprensibili”.
“Il Ministero dell’Interno, con Decreto del 12/10/2018 – hanno sottolineato i due amministratori – ha approvato il Piano di estinzione delle passività pregresse del Comune di Potenza, ai sensi dell’art. 256, comma 7 del TUEL, predisposto dall’Organo Straordinario di Liquidazione (OSL) con propria Delibera n. 9 del 3 settembre 2018.
Il Piano di estinzione riportava le seguenti risultanze finali: Totale massa attiva euro 48.031.771,84, spese per la gestione della liquidazione euro -305.254,00, massa attiva residua euro 47.726.517,84, totale della massa passiva ammissibile alla liquidazione euro -29.569.210,01, differenza positiva euro 18.157.307,83.
La suddetta differenza positiva, cristallizzata alla data del 03 settembre 2018, ha subìto delle variazioni in diminuzione, per effetto dell’aumento della massa passiva accertata a causa di ulteriori debiti derivanti da sentenze esecutive intervenute successivamente, sentenze relative ad atti e fatti di gestione verificatisi in data antecedente al 31/12/2013, periodo di competenza del secondo dissesto finanziario del Comune di Potenza”.
“Inoltre – hanno continuato – nella massa attiva sono ricompresi i residui attivi non riscossi, costituiti dai ruoli detenuti presso l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ex Equitalia, restituiti alla competenza del Comune di Potenza a seguito della chiusura della gestione OSL, avvenuta in data 4 gennaio 2021. Questi ruoli sono stati oggetto di ‘stralcio’ a seguito dei provvedimenti statali, cosiddette prima rottamazione delle cartelle del 2019 e seconda rottamazione delle cartelle del 2021, con conseguente riduzione dell’ammontare complessivo, ossia impossibilità a riscuotere tutto l’importo originariamente accertato e trasferito all’Agenzia delle Entrate – Riscossione. La restante parte di euro 6.441.142,33, iscritta nel Bilancio di previsione finanziario del Comune di Potenza riferito all’esercizio finanziario 2021, previa prudenziale svalutazione, fondo crediti di dubbia esigibilità, dell’87,51 per cento (euro 5.636.545,23), data l’elevata anzianità dei residui e le esigue riscossioni realizzate negli ultimi anni, ammonta ad euro 804.597,05.
Con la citata chiusura della gestione OSL, è tornato in capo all’Ente l’obbligo di ripiano del disavanzo generatosi nell’esercizio 2014 di oltre 86 milioni di euro, per effetto della dichiarazione del dissesto e per la conseguente cancellazione dei residui, quasi esclusivamente attivi, per il trasferimento di competenza all’OSL. Il ripiano in questione è stato previsto dal Comune di Potenza in 20 anni, con l’approvazione da parte del Consiglio comunale in data 28/05/2022 del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (PRFP), trasmesso al Ministero dell’Interno ed ancora in corso di istruttoria tecnica da parte del medesimo Ministero”.
“Il nostro bilancio – ha concluso Guarente – è di 60 milioni di euro e abbiamo 15 milioni di rata mutuo da pagare ogni anno. L’organismo di liquidazione, una volta cessato l’incarico, ha trasferito al Comune una massa debitoria con obbligo di ripianarla in tre anni, cosa per noi impossibile. Abbiamo richiesto di ripianarla in 20 anni e grazie all’Anci abbiamo ottenuto un risultato parzialmente soddisfacente: in 20 anni ripianamento debito ma senza contributo da parte dello Stato. È stato indispensabile il sostegno della Regione perché senza contributo dallo Stato, il risanamento ventennale di 86 milioni di euro sarebbe stata impossibile. Con il contributo della Regione vogliamo arrivare al 2026 quando si libererà in parte la rata mutuo di 15 milioni di euro”.
La commissione ha quindi chiesto a Guarente e Blasi di ritornare in Commissione per relazionare nel dettaglio sul decreto ministeriale del 12 ottobre 2018 con il quale è stato approvato il piano di estinzione delle passività pregresse del Comune di Potenza, trasmesso alla Prefettura di Potenza, alla Corte dei Conti e alla Cassa depositi e prestiti.
Sul tema sono intervenuti, oltre al presidente Braia i consiglieri Sileo e Bellettieri.
La commissione ha infine preso atto della “Modifica dei rendiconti del tesoriere 2019 e 2020 in adeguamento alla decisione di parifica della sezione di Controllo della Basilicata n.97/2021”- DGR n.524 del l0 agosto 2022.
Hanno partecipato ai lavori oltre al presidente Braia, i consiglieri Perrino (M5s), Sileo (Gm), Bellettieri (FI), Cifarelli (Pd), Coviello (FdI), Aliandro (Lega).