La terza Commissione (Attività produttive, Ambiente, territorio) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (Fratelli d’Italia) ha approvato alla unanimità l’atto amministrativo “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale, programma annuale degli interventi. Sull’atto è stato audito Antonio Fasanella funzionario dell’Ufficio stampa e comunicazione del Presidente e della Giunta regionale.
La dotazione finanziaria del Programma ammonta complessivamente ad euro 200.000,00. Stanziamento così ripartito: 40mila euro per l’innovazione tecnologica e organizzativa; 40mila euro per l’occupazione e formazione; 40mila euro per le Comunità locali; 40mila euro per la distribuzione di quotidiani e periodici; 40mila euro per la creazione di nuove imprese. Finalità del Programma, la promozione e il sostegno del pluralismo, della libertà, indipendenza e completezza di informazione in tutto il territorio regionale, quale presupposto della partecipazione democratica dei cittadini. Gli interventi previsti sono diretti a favorire le iniziative finalizzate alle innovazioni tecnologiche, al lancio di nuove start up, al miglioramento degli standard di qualità dell’informazione e della comunicazione, al miglioramento della qualificazione professionale e all’incremento dell’occupazione. Da qui il sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche, anche on line, alla stampa quotidiana e periodica locale e alle agenzie di stampa, alla distribuzione dei quotidiani e periodici, alla creazione di nuove imprese editoriali. I criteri stabiliti per ottenere la concessione delle agevolazioni, riguardano la completezza progettuale e qualità dell’intervento con riferimento al carattere innovativo; la rispondenza con gli ambiti di intervento individuati; l’impatto territoriale dell’intervento.
Sull’atto sono intervenuti i consiglieri Braia, Giorgetti e Sileo.
Il primo ha proposto emendamenti, sottoscritti da tutti i commissari presenti, agli articoli 2,3 e 4. All’articolo 2 il testo “che sostiene con appositi contributi la distribuzione di quotidiani e periodici nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento”, dovrebbe diventare “Sostenere con appositi contributi la vendita di quotidiani e periodici nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento”; l’articolo 3 “Destinatari della Linea di intervento D: sono imprese che svolgono, in conformità alle norme vigenti, l’attività di almeno un punto vendita esclusivo per la rivendita di giornali e riviste localizzato in Basilicata” si propone di cambiarlo con “Destinatari della Linea di intervento D: Sono le imprese che svolgono, in conformità alle norme vigenti, l’attività di vendita di quotidiani e periodici presenti sul territorio Lucano in particolare le edicole presenti come unico punto vendita del Comune localizzato in Basilicata”; e infine si propone di modificare l’articolo 4 da “Forme di sostegno per i destinatari della lettera D: a) Contributi per spese di ammodernamento e innovazione delle strutture al fine di rendere più agibile il servizio e assicurare la copertura del territorio regionale di più difficile accessibilità; b) Contributi per l’acquisto di attrezzature” con “forme di sostegno per i Destinatari della lettera D: a) Contributi per spese di ammodernamento, innovazione tecnologica e per l’acquisto di attrezzature alle edicole al fine di rendere più professionale la vendita dei quotidiani e periodici; b) Contributi a fondo perduto per le edicole presenti come unico punto vendita del Comune localizzato in Basilicata al fine di assicurare la copertura del territorio regionale di più difficile accessibilità.
Sileo ha proposto tirocini dei giovani delle consulte degli studenti, negli uffici stampa, per poter produrre a loro volta un giornale.
La commissione ha quindi approvato a maggioranza, con l’astensione di Giorgetti, la delibera di Giunta “A.T.E.R. Matera- Alloggi di edilizia residenziale pubblica. Programma di reinvestimento. Approvazione del Piano Annuale 2021 e presa d’atto del Piano Pluriennale 2021 /2022.
Le risorse disponibili, derivanti da vendite ed economie sono pari a euro 2.615.286,28, vengono reinvestite mediante il Piano annuale 2021 (euro 1.111.111,08) e il Piano annuale 2022 (euro 1.504.175,20). Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano i fabbricati a proprietà mista e, i lavori di ripristino e adeguamento, gli alloggi sfitti di proprietà dell’Ater ai fini della successiva assegnazione.
Il consigliere Braia, stigmatizzando “l’ennesima assenza dell’assessore Merra alle audizioni in commissione”, ha evidenziato “l’irrituale e inadeguata modalità di agire nei confronti dei consiglieri”. Per questi motivi ha annunciato che non avrebbe partecipato al voto di atti di competenza dell’Assessore Merra. La consigliera Sileo, pur condividendo la necessità di dover audire l’assessore Merra, ha espresso voto favorevole “per non creare problemi agli Enti”. Anche Giorgetti, astenendosi, ha evidenziato la necessità che “l’assessore alle infrastrutture partecipi alle audizioni”.
Approvata a maggioranza con l’astensione di Giorgetti e Aliandro mentre Braia non ha partecipato al voto, la delibera di Giunta sulla approvazione Piano di riparto fondo regionale trasporto pubblico locale – Impianti fissi meccanizzati – Annualità 2022.
“Con la legge regionale n. 20 del 2008 è stato istituito il fondo regionale per il trasporto pubblico locale. In Basilicata gli impianti fissi meccanizzati riguardano: Abriola Sellata (1 ascensore e 1 tappeto mobile); Marsico Nuovo (3 ascensori); Matera (1 ascensore); Potenza (12 ascensori e 64 rampe scale mobili); Viggiano (2 ascensori e 2 tappeti in costruzione). Il Piano di riparto delle risorse disponibili per l’anno 2022, ammontanti a 700 mila euro, prevede l’assegnazione al Comune di Potenza di euro 699.000 e al Comune di Matera di euro 1.000. Il Comune di Marsico Nuovo ha comunicato che sono da attivare n.7 torri ascensori, ma nell’anno 2022 questi impianti non sono in esercizio; nel Comune di Abriola e di Viggiano sono presenti impianti tipo “tappeto mobile” e utilizzati esclusivamente a servizio dei campi da sci e nel solo periodo invernale (circa 2 mesi) e pertanto non sono da considerarsi impianti per l’esercizio di servizi.
Prima del voto si è sviluppata una accesa discussione, con il consigliere Aliandro che, nel chiedere il rinvio dell’atto, ha evidenziato “di non essere contrario ai fondi da erogare al Comune di Potenza ma che è necessario anche recuperare la somma richiesta dal sindaco di Marsico nuovo”. La consigliera Sileo ha chiesto di votare sulla richiesta di rinvio ed ha affermato di “essere favorevole all’atto in esame per sostenere le amministrazioni destinatarie del provvedimento. Il contributo dato alla città di Potenza, capoluogo di regione, per gli impianti meccanizzati – ha detto – giustifica i servizi che vengono erogati a tutti i cittadini della regione, ivi compresi quelli che provengono da fuori Potenza, come gli studenti che hanno necessità di avere servizi di trasporto”. Il consigliere Braia ha evidenziato “l’assenza di atti che certifichino l’utilizzo degli impianti meccanizzati, nel comune di Potenza, nel periodo della pandemia”, mentre Bellettieri ha sottolineato che “l’accordo di stanziare 700 mila euro per il Comune di Potenza, è stato sottoscritto dall’allora Presidente Pittella e dall’allora Sindaco De Luca e si tratta di somme oggi irrisorie per gli impianti meccanizzati. Necessario comunque reperire fondi per altre amministrazioni”.
Il presidente Quarto, da parte sua, ha comunicato che “la documentazione sulla ripartizione e tempistica, la tipologia anche per annualità 2022 che è quella adottata negli anni precedenti, è stata inviata ai consiglieri”.
La commissione ha preso poi atto dell’atto amministrativo “Art. 76, comma 4, Statuto regionale – Concessione di coltivazione Cugno Le Macine – Intesa sul progetto di ripristino territoriale dell’area Pozzo Grottole 11 in agro del Comune di Salandra (MT)”- Nota Capo di Gabinetto prot. n. 5516 del 13 .01.2023.
La commissione ha infine approvato a maggioranza, con l’astensione di Braia, il Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del Programma strategico della P AC 2023-202 7 della Regione Basilicata (CSR Basilicata 2023-2027). Auditi il direttore generale del Dipartimento Politiche agricole, alimentari e forestali Emilia Piemontese e il dirigente Vittorio Restaino dell’Ufficio Autorità di gestione P.S.R. Basilicata e politiche di sviluppo agricolo e rurale.
Prima dell’audizione il consigliere Braia ha evidenziato che “siamo in presenza dell’atto più politico del comparto agroalimentare della Basilicata. Ci sono le linee di indirizzo su cui si vuole impostare la politica agricola nei prossimi anni, con un riverbero decisivo per il nostro sistema economico regionale. Questo atto è stato licenziato senza la presenza di un assessore regionale. Non serve la disquisizione tecnica. Questo atto non può esser approvato perché manca la discussione politica. Chiedo alla commissione di audire l’attuale detentore della delega sull’agricoltura”.
“Il documento – ha detto Restaino – si inserisce all’interno di un percorso che per il periodo 23-27 si modifica rispetto ai precedenti periodi di programmazione perché si inserisce all’interno di un piano strategico nazionale, in quanto la commissione europea ha nazionalizzato il tutto esclusivamente a livello di Stato membro. Si tratta di una modifica complessa nella fase di attuazione. Il complemento di sviluppo rurale riguarda alcune declinazioni locali che si inseriscono nel livello nazionale.
Le scelte ricalcano la storia della precedente programmazione, utilmente replicabili. E’stata confermata la misura del cosiddetto primo insediamento degli under quaranta in agricoltura e istituita quella dell’inserimento in agricoltura di over quaranta. Confermata l’attenzione al programma Leader. Siamo partiti velocemente ma abbiamo tempistiche per le quali dobbiamo recuperare anche con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf). Ci sono molti interventi che sono stati ridefiniti. Abbiamo fatto una selezione, non attiveremo la formazione come prima ma solo attraverso le azioni dimostrative. Abbiamo verificato che gli investimenti extra agricoli in ambito rurale non avevano reagito così come ci aspettavamo, non abbiamo tolto risorse ma le abbiamo attribuite al Leader che agisce in ambito rurale. Il Sistema Informativo Agricolo della Regione Basilicata (Sia-rb) ci ha aiutato molto e ci aiuta quotidianamente. Oggi abbiamo la piantina sul biologico. La programmazione non potrà partire se non abbiamo i criteri di selezione. Il secondo momento sarà quello dei bandi. Confermo il valore del modello di filiera che funziona. Oggi abbiamo la necessità di tener conto di altre coltivazioni quali la castagna”.
“Siamo a rilento – ha precisato il direttore generale Piemontese – con la Banca della Terra. Stiamo lavorando al regolamento che richiede l’Alsia, delegata all’attuazione. Anche sui marchi abbiamo iniziato a lavorare sulla legge dei Deco. Abbiamo registrato il marchio ‘Compra lucano’. Stiamo lavorando ad un disciplinare d’uso. Quando parliamo di marchi e brevetti legati ai prodotti alimentari ci scontriamo con la disciplina comunitaria che ci limita”.
“Il complemento di sviluppo – è stato detto – si colloca in uno scenario complesso su scala europea, nazionale regionale. Dopo un biennio caratterizzato dalla pandemia, il conflitto che si sta consumando in Ucraina ha aggiunto ulteriori difficoltà per la società civile e per l’economia, con elementi di criticità che mettono in evidenza la fragilità di una globalizzazione spesso incontrollata e incontrollabile, provocando l’innalzamento dei prezzi delle materie prime, problemi di approvvigionamento, mettendo a rischio un modello produttivo che dal concetto di qualità e salubrità del cibo, è costretto a spostarsi sul concetto della certezza del cibo come garanzia per l’alimentazione delle popolazioni. Il comparto agroalimentare, al pari di altri settori economici, sta risentendo in modo deciso degli effetti di questa pesante congiuntura.
La strategia delineata nel Complemento di sviluppo rurale della Regione Basilicata promana dalle scelte effettuate dalla Regione nel Piano Strategico regionale che si propone di attivare un nuovo corso che funzioni per i produttori, i consumatori, il clima e l’ambiente attraverso la valorizzazione della filiera alimentare con un impatto ambientale neutro e positivo; la certezza dell’approvvigionamento alimentare, la nutrizione e la salute pubblica, assicurando sicurezza e qualità degli alimenti, salute delle piante e benessere degli animali; la promozione di nuove opportunità commerciali, l’incremento delle esportazioni di prodotti agricoli, garantendo allo stesso tempo la salute e la sicurezza sul lavoro.
La strategia per lo sviluppo del sistema agricolo agroalimentare e dei territori rurali della Basilicata si concentra ed è orientata alla competitività del sistema produttivo agricolo e agroalimentare, mediante il rafforzamento della struttura organizzativa ed economica delle aziende, il consolidamento delle imprese giovanili, sostenendo e sviluppando in tal modo l’occupazione; la promozione di un sistema agricolo e agroalimentare fortemente orientato alla sostenibilità; il consolidamento dei sistemi di qualità delle produzioni regionali; il miglioramento della qualità della vita delle zone rurali; il sostegno alla innovazione, alla ricerca e, in generale al sistema della conoscenza perché l’agricoltura lucana è chiamata ad affrontare le nuove sfide poste dalla transizione ecologica, ma anche sollecitata a reagire a fenomeni economici e sociali di impatto globale”.
Sono intervenuti, oltre al Presidente Quarto, i consiglieri Baldassarre, Braia, Giorgetti.
Hanno partecipato ai lavori della commissione, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Bellettieri (FI), Sileo e Giorgetti (Gm), Aliandro (Lega), Baldassarre (Idea), Braia (Iv-RE).