La proposta di schema di “Regolamento di gestione e dismissione dei beni di riforma fondiaria”, redatta dall’Alsia, è stata al centro della riunione della terza commissione (Attività produttive, Ambiente, territorio) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (Fratelli d’Italia). Sull’argomento sono stati auditi il direttore dell’Alsia Aniello Crescenzi, e il referente della Coldiretti Stefano Giammaria.
Nel presentare l’argomento il presidente della Commissione, Piergiorgio Quarto, ha specificato che “si tratta di un lavoro fatto insieme al dipartimento agricoltura e alle organizzazioni datoriali per dismettere questi beni che negli anni hanno avuto una importanza strategica per far ripartire il Paese dopo la seconda guerra mondiale. Con questa riforma si riuscì a ridistribuire terreni per oltre due milioni di ettari e a far diventare il settore dell’agricoltura uno dei più ricchi d’Italia”.
“Nel regolamento – ha precisato il direttore dell’Alsia, Crescenzi – ci si è data una priorità per evitare che questi beni potessero essere messi sul mercato senza tener conto del valore architettonico che hanno. Alcuni borghi hanno valore inestimabile, tutti prevalentemente beni che versano in una situazione a rischio anche dell’incolumità delle persone che vi transitano vicino.
E’stato fatto un lavoro importante che implica competenze trasversali da quelle legali a quelle tecniche e culturali storiche. Si tratta di un patrimonio non solo materiale ma anche immateriale che custodiamo all’interno dei nostri archivi, 700 metri lineari di faldoni con documenti originari che riguardano la riforma e il nostro territorio e che dovrebbero essere messi a disposizione del mondo civile. Sono stati investiti già oltre 200 mila euro per metterlo in sicurezza e informatizzarlo. Il regolamento consta di 10 titoli. Si parla dei beni agricoli, di beni immobili con destinazione non agricola, di beni immobili di pubblico interesse. Con il regolamento prevediamo di vendere ad un prezzo simbolico gli immobili fatiscenti”.
Sull’argomento è stato ascoltato anche il referente di Coldiretti, Stefano Giammaria che ha preannunciato la presentazione di alcune proposte.
Sono intervenuti i consiglieri Baldassarre, Bellettieri, Carlucci, Cariello.
All’esame della commissione anche la proposta di legge di iniziativa del consigliere Cariello della Lega su “Premialità e valorizzazione per i comuni insigniti della Bandiera Blu”.
La proposta di legge valorizza e premia i comuni rivieraschi della Regione che si sono fregiati del prestigioso riconoscimento internazionale “Bandiera Blu”, assegnato dalla FEE Italia,
un’organizzazione internazionale non governativa e no-profit il cui principale obiettivo è quello della
diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale.
Il lavoro legislativo mira a riconoscere misure economiche a sostegno dei comuni premiati per aver
raggiunto e mantenuto elevati standard in materia di educazione ambientale, qualità delle acque,
servizi al cittadino e sicurezza, nel pieno rispetto dei rigidi criteri di valutazione del “Programma
Bandiera Blu”. Nello specifico per l’anno 2020/2021 il riconoscimento è stato conferito ai comuni di Bernalda (Lido di Metaponto), Pisticci (Lido di San Basilio e Lido 48), Policoro (Lido Nord e Sud), Nova Siri Lido, Comune di Maratea (Spiaggia di Santa Teresa, Spiaggia di Calaficarra, Spiaggia di Macarro, Spiaggia di Illicini, Spiaggia Nera, Spiaggia di Castrocucco/Secca di Castrocucco, Spiaggia di Acquafredda).
Il consigliere Cariello, promotore della proposta, ha chiesto alla commissione di poter audire, in una prossima seduta, i sindaci e gli assessori dei centri interessati.
Hanno partecipato ai lavori della commissione, oltre al presidente Quarto, i consiglieri Carlucci (M5s), Bellettieri (FI), Cifarelli (PD), Baldassarre (Idea), Aliandro e Cariello (Lega), Sileo (Gm).