La quarta commissione (Politica sociale) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Dina Sileo (Gm) ha approvato alla unanimità la pdl “Modifiche alla legge regionale 4 aprile 1989, n. 7″, d’iniziativa della consigliera Sileo e sottoscritta anche da Leone, Perrino, Baldassarre, Bellettieri.
“Con la modifica alla legge regionale 7/1989 – si legge nella relazione – si intende intervenire per consentire una ripartizione dei fondi che segua una ratio più premiante per le associazioni che realizzano attività finalizzate alla tutela e all’assistenza degli invalidi. Si prevede, pertanto, di eliminare il criterio del riparto del 20 per cento dei fondi suddiviso indistintamente tra tutti i beneficiari in favore del riparto del 100 per cento dei fondi suddivisi in rapporto al reale volume di attività rendicontata”.
Il comma 1 dell’articolo 2 è sostituito con il seguente: “La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare, con proprio atto provvede a disporre la concessione dei contributi in favore degli Enti di cui all’art. 1 in rapporto al reale volume di attività rendicontata da ogni singola associazione, come risultante dalla documentazione di cui al successivo art. 3, comma 5”.
Con l’articolo 2 viene modificato l’articolo 3 della legge regionale 7/1989) che viene sostituito con il seguente: “Al fine della formazione del piano di riparto di cui al precedente articolo 2 gli aventi diritto devono presentare entro il 31 ottobre di ogni anno alla Giunta Regionale il programma di attività per l’anno successivo ed il relativo piano finanziario. L’erogazione dei contributi avviene a rate semestrali anticipate. L’erogazione della prima rata è disposta dalla Giunta contestualmente alla concessione del contributo. Per l’erogazione della rata successiva gli Enti beneficiari presentano una relazione sull’attività svolta. Entro il 31 marzo dell’anno successivo, gli aventi diritto presentano alla Giunta Regionale il rendiconto delle attività svolte ed i relativi conti consuntivi. Qualora la Giunta Regionale riscontri difformità rispetto ai programmi presentati o agli obiettivi di cui ai compiti istituzionali prescritti dagli statuti degli Enti aventi diritto, revoca il contributo stesso”. La legge non comporta ulteriori o maggiori oneri per la finanza regionale.
La commissione ha quindi approvato alla unanimità la proposta di legge “Disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile, dei prodotti agroalimentari lucani e della cucina lucana”, primo firmatario Luca Braia di Italia Viva – Renew Europe e sottoscritta anche da Polese (Iv-RE), Sileo e Giorgetti (Gm) e Baldassarre (Idea-Italia al Centro) e sottoscritta anche da altri consiglieri.
“Il provvedimento – si legge nella relazione – si pone come obiettivi quelli di salvaguardare e valorizzare la tipicità dei nostri prodotti agricoli e agroalimentari, la cucina lucana a base di tali prodotti e lo stile di vita basato sulla dieta mediterranea, quale patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, unico e ormai riconosciuto sotto il profilo salutistico, promuovendone la diffusione insieme alle attività economiche, ambientali, sociali e culturali legate a tale stile alimentare in ambito regionale ma anche nazionale e internazionale. La Regione Calabria, con una legge regionale ad hoc, ha già adottato misure di valorizzazione della dieta mediterranea provando a rivendicare il riconoscimento UNESCO. Una proposta di legge simile è stata presentata anche in Regione Marche e la Regione Campania intende farne vessillo di identità e cultura. Al fine di definire un percorso partecipato di tutela e valorizzazione della dieta mediterranea basato sul rispetto per il territorio e la biodiversità, che garantisca la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nella comunità regionale si istituiscono attraverso la legge l’Osservatorio Regionale per la dieta mediterranea e la Rete operativa per la dieta mediterranea con specifiche competenze”.
“La Dieta Mediterranea – continua la relazione – si fonda sul rispetto per il territorio e sulla biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. E’molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale, è un modello di sviluppo culturale e sociale, uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni tramandate di generazione in generazione, nonché un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità scientifica per i suoi benefici effetti sulla salute umana e sulla qualità della vita. Infatti, quello mediterraneo è l’unico modello alimentare in grado di preservare dal rischio di malattie croniche degenerative (obesità, malattia-cardiovascolare aterosclerotica, ipertensione, diabete, tumori) che hanno un impatto enorme sullo stato di salute della popolazione, sulla mortalità, e sulla qualità della vita. E quindi inevitabilmente anche sui costi sanitari diretti e indiretti.
La presa in carico dello stile alimentare sotto l’ottica della prevenzione prima che insorgano patologie da curare parallelamente deve essere posta in sinergia con la valorizzazione del mangiar sano e lucano attraverso i prodotti dell’agroalimentare regionale e della cucina lucana. Un approccio che presuppone un impegno attraverso campagne di sensibilizzazione, di informazione e di formazione a partire dalla scuola, in chiave educativa nel promuovere ed incentivare, con le istituzioni scolastiche, ad esempio attraverso i menù delle mense, ma anche con l’introduzione nei distributori automatici di alimenti freschi e dotati di apposite garanzie di qualità, più sane abitudini alimentari”.
La commissione ha approvato, sempre alla unanimità, la proposta di legge “Istituzione del Premio musicale di parità”, d’iniziativa dei consiglieri Sileo, Baldassarre, Braia, Giorgetti, Palese.
Attraverso l’istituzione del Premio Musicale di Parità, si auspica di riconoscere e premiare le donne lucane che si sono distinte nel settore musicale, incoraggiando così l’uguaglianza di opportunità e la sensibilizzazione verso una società più inclusiva.
“La legge – si legge nella relazione – istituisce il ‘Premio Musicale di Parità’ nella Regione Basilicata al fine di riconoscere e valorizzare la musica come strumento per promuovere l’uguaglianza di genere. Attraverso questo premio, si intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di eliminare gli stereotipi di genere e promuovere l’uguaglianza di opportunità nel settore musicale. L’articolo 1 della proposta sottolinea l’importanza della musica come veicolo efficace per sensibilizzare e valorizzare la parità di genere. La Regione Basilicata riconosce quindi il potenziale della musica nel promuovere un cambiamento sociale positivo. L’articolo 1 della proposta sottolinea l’importanza della musica come veicolo efficace per sensibilizzare e valorizzare la parità di genere. La Regione Basilicata riconosce quindi il potenziale della musica nel promuovere un cambiamento sociale positivo. L’articolo 2 prevede l’istituzione del ‘Premio Musicale di Parità’, da assegnare annualmente alle donne lucane che si sono distinte nel settore musicale. L’obiettivo principale del premio è promuovere la parità di genere nell’ambito artistico, con particolare riferimento alla musica classica. Inoltre, si mira a promuovere l’uguaglianza di opportunità nel campo artistico e musicale e sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli stereotipi di genere.
L’articolo 3 istituisce il Comitato per il Premio Musicale di Parità, composto da due consiglieri regionali, di cui uno assume la funzione di coordinatore, la Consigliera Regionale di Parità, rappresentanti dei Conservatori di musica con sede in Basilicata e un rappresentante della Commissione Pari Opportunità. Il compito del Comitato è quello di esprimere pareri e formulare proposte per l’individuazione delle personalità o delle categorie da premiare.
L’articolo 4 stabilisce che il Premio Musicale di Parità sarà assegnato tramite un bando pubblico. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, previa consultazione del Comitato di cui all’articolo 3, definirà i criteri e le modalità per l’assegnazione del premio, specificando le categorie da premiare. L’articolo 5 riguarda le norme finanziarie. Gli oneri derivanti dall’attuazione della legge saranno sostenuti mediante l’imputazione della spesa, quantificata in euro 1.500, sulla specifica Missione 01, Programma 01, Capitolo 01000 di bilancio”.
La commissione ha preso atto anche della nota dell’Ufficio Politiche della Rappresentanza e Partecipazione, relativa alla sostituzione del Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma.
Eleonora Locuratolo, in qualità di neo Presidente dell’Associazione dei Lucani a Roma, viene nominata componente della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, in sostituzione di Filippo Martino.
La commissione ha quindi audito il Presidente dell’Associazione “Amici della biblioteca”, Pasquale Doria, sul rischio di chiusura della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani” di Matera.
Rimarcata la necessità di intervenire subito per evitare che, dopo la chiusura ordinaria nel mese di agosto, la biblioteca cessi di esistere. Chiesto che la Regione si faccia carico di prevedere fondi per la ordinaria manutenzione, fondi al momento non previsti nel bilancio regionale e che si provveda a bandire il concorso per bibliotecari attualmente non a disposizione della struttura dopo il pensionamento di una unità nel 2017.
A difesa della biblioteca sono intervenuti anche Pino Bollettino della Cisl e l’ex consigliere regionale Acito.
Sono intervenuti alla discussione, oltre alla presidente Sileo, i consiglieri Cifarelli e Perrino che si faranno carico, su richiesta della commissione, di preparare un ordine del giorno da portare all’attenzione del Consiglio regionale.
La commissione ha infine audito il dirigente dell’Ufficio internalizzazione, ricerca scientifica e innovazione tecnologia, Gerardo Travaglio in merito al possibile finanziamento del Centro di dialettologia della Università degli Studi di Basilicata.
Travaglio ha assicurato l’interesse da parte della Giunta di proseguire il rapporto con il Centro la cui convenzione con la Regione scade a fine agosto. La Giunta è intenzionata a recuperare un finanziamento bastevole e a prevedere eventualmente un altro tipo di rapporto dopo aver acquisito la rendicontazione da parte della Università.
Sono intervenuti, oltre alla presidente Sileo, i consiglieri Cifarelli, Fuina e Perrino.
Hanno partecipato ai lavori della quarta Commissione consiliare, oltre alla presidente Sileo (Gm), i consiglieri Polese (Iv-RE), Cifarelli (Pd), Bellettieri (FI), Perrino (M5s), Vizziello (Basilicata Oltre), Leone (FdI), Trerotola (Pl) e Fuina (Lega).