Di seguito i provvedimenti approvati nell’ultima seduta del Consiglio regionale che si è svolta martedì 25 luglio.
Rendiconto 2022 Consiglio regionale Basilicata, sì dall’Aula
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Bp, Lega, Idea, Iv-RE, FdI, Pd, Gm, FI e 2 astensioni di M5s) l’atto amministrativo n.354/2023 “Approvazione del Rendiconto della Gestione del Bilancio del Consiglio regionale riferito all’esercizio finanziario 2022”.
La gestione dell’esercizio finanziario 2022 del Consiglio regionale della Basilicata si chiude con un avanzo di amministrazione pari a euro 5.681.555,08 e con un fondo di cassa finale al 31 dicembre 2022 pari ad euro 3.510.951,40.
Assestamento bilancio previsione 2023-2025, sì da Consiglio
Con l’assestamento di bilancio, per l’esercizio 2023, si autorizza l’impiego di quote vincolate ed accantonate del risultato di amministrazione 2022 per 426.383.085,51 euro, comunque entro il limite massimo utilizzabile
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli del presidente Bardi e dei consiglieri Aliandro, Baldassarre, Cicala, Coviello, Fuina, Leone, Piro, Quarto e Sileo, 5 voti contrari di Cifarelli, Leggieri, Perrino, Vizziello e Zullino e l’astensione di Giorgetti) il DDL n. 145/2023: “Assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023- 2025”.
Si tratta di un assestamento tecnico per prendere atto delle risultanze del rendiconto 2022, in particolare dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione vincolato, per un importo pari a circa 426 milioni, nonché di alcune variazioni compensative di bilancio. Le spese assestate riguardano 23 missioni.
Il risultato di amministrazione al 31/12/2022 ammonta a € 674.092.601,25. L’importo del disavanzo è pari a € 8.682.531,89, da recuperare interamente nell’esercizio finanziario 2023. L’applicazione al bilancio di previsione della quota vincolata, accantonata e destinata del risultato di amministrazione è consentita nella quota massima di € 643.609.831,67 (Risultato di amministrazione al 31/12/2022: + 674.092.601,25 €; Fondo crediti dubbia esigibilità al 31/12/2022: – 39.165.301,47 €; Disavanzo applicato al primo esercizio del bilancio 2023/2025: + 8.682.531,89 €).
Con l’art.8 del Ddl (Modifica all’articolo 2 della legge regionale 23 agosto 2022, n. 28 “Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento del territorio lucano”) si rettifica, per gli esercizi 2023 e 2024, la tabella contenuta nell’articolo 2, comma 1, della legge regionale n. 28 del 2022, al fine di rendere coerente la natura della copertura finanziaria dell’Avviso pubblico: “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano”. L’avviso, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 700 del 21/10/2022, riguarda la concessione di finanziamenti a favore di cittadini per l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica alimentati da fonti rinnovabili e/o sistemi di accumulo di energia elettrica, ovvero di spesa in conto capitale e non di spesa in conto corrente.
Sono intervenuti nel dibattito che è seguito i consiglieri Cifarelli, Coviello, Sileo, Quarto, Braia, Perrino, Zullino, Giorgetti, Leggieri, Aliandro, l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Latronico e l’assessore alle Attività produttive, Casino. La conclusione è stata affidata al presidente della Regione, Bardi.
Danni causati dalle piogge maggio-giugno 2023, sì a risoluzione
L’impegno sollecitato è teso ad “invocare lo stato di calamità naturale anche in deroga a quanto previsto dalla L. 102/2004 in materia e a sostenere, in sede di Conferenza Stato-Regioni, l’incremento fino al 200% del fondo assegnato all’Italia”
Sì all’unanimità del Consiglio regionale ad una risoluzionerelativa ai danni causati dalle piogge verificatesi nei mesi di maggio e giugno scorsi. Il documento approvato questa sera è stato preceduto da un dibattito in Aula, tenutosi lo scorso 27 giugno, durante una seduta straordinaria del Consiglio, richiesta dal consigliere regionale Leggieri (M5s) e sottoscritta anche dai consiglieri Cifarelli (Pd), Braia e Polese (Iv-Re), Giorgetti (Gm), Trerotola e Pittella (Pl) e Perrino (M5s).
Con il documento si impegna la Giunta regionale ad “invocare lo stato di calamità naturale anche in deroga a quanto previsto dalla L. 102/2004 in materia, all’esito dei sopralluoghi in corso; a sostenere, in sede di Conferenza Stato-Regioni, l’incremento fino al 200% del fondo assegnato all’Italia (pari a euro 60.547.380) ‘per gli agricoltori europei colpiti da eventi climatici avversi, costi elevati dei fattori di produzione e le diverse questioni legate al mercato e al commercio’ e ad incrementare l’anticipazione dei pagamenti diretti sino al 70%e quelli indiretti del CSR sino all’85% legati alle misure e superfici e animali così come previsto dalle determinazioni della Commissione Europea”.
Con la risoluzione si impegna, inoltre, la Giunta regionale ad “istituire un fondo di solidarietà regionale a favore di agricoltori ed operatori economici e turistici colpiti dalle avverse condizioni atmosferiche; a velocizzare l’istruttoria delle pratiche ancora non liquidate relative alle calamità degli anni scorsi (2017 tromba d’aria, 2016 alluvione, 2021 gelata, 2022 siccità), potenziando gli uffici preposti; a costituire un ‘tavolo delle emergenze’ presso il dipartimento Agricoltura per monitorare l’evolversi della situazione e definire le azioni da intraprendere”.
Artigianato, il Consiglio approva odg di Braia
Con il documento si impegna il Presidente della Regione a riconoscere l’Ente Bilaterale Artigianato di Basilicata (E.B.A.B.) e a riconoscere la qualifica di ‘maestro artigiano’ anche a coloro che abbiano cessato l’attività
Sì dell’Assemblea a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Bp, FI, Iv-RE, FdI, Pd, Gm, M5s, Bo;2 voti contrari di Idea e del consigliere Piro –FI; 2 astensioni della Lega) all’ordine del giorno presentato dal consigliere di Italia Viva-RE, Luca Braia, che prevede modifiche alla legge regionale n. 29 del 12 agosto 2015 “Nuova legge organica in materia di artigianato”. Con il documento, collegato all’Assestamento di bilancio di previsione ‘23/25 della Regione Basilicata, si impegna il presidente della Regione Basilicata a “riconoscere l’Ente Bilaterale Artigianato di Basilicata (E.B.A.B.), nonché di inserirlo tra i destinatari di cui all’articolo 2 della legge 29 (imprese; consorzi e società consortili, costituiti tra imprese artigiane; consorzi, società consortili, cui partecipano, oltre alle imprese artigiane, anche imprese di minori dimensioni ed enti pubblici o privati; confidi). “L’Ente Bilaterale Artigianato di Basilicata – viene precisato nell’odg – presente ed operante in Basilicata, è un organismo paritetico costituito da diverse rappresentanze fatte da associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro più rappresentative”.
Con il documento si impegna, altresì, il Presidente della Regione a “riconoscere la qualifica di ‘maestro artigiano’ anche a coloro che abbiano cessato l’attività e possiedono i requisiti previsti dalle lettere a e b, comma 2 dell’art. 39 (un’adeguata anzianità professionale maturata in qualità di titolare o socio dell’impresa artigiana; un adeguato grado di capacità professionale desumibili dai titoli acquisiti), ovvero ampliando la valutazione dei titoli acquisiti affinché comprenda anche qualifiche e diplomi di istituti di istruzione professionali”.
Matera-aeroporto Bari, il Consiglio approva odg di Braia
Con il documento si chiede di “porre in essere tutti gli atti utili per prevedere almeno il raddoppio delle attuali navette che collegano Matera all’aeroporto e l’attivazione di un collegamento ferroviario diretto A/R Matera Bari delle Fal”.
Approvato a maggioranza (15 voti favorevoli di Bp, Idea, FI, Iv-RE, FdI, Pd, Fuina -Lega, Giorgetti-Gm, M5s, Bo; 3 astensioni quelle di Aliandro -Lega, Piro -FI e Sileo -Gm) un ordine del giorno a firma del consigliere Braia (Iv-RE) con il quale si impegna il Presidente e la Giunta regionale a “porre in essere tutti gli atti utili per prevedere, nel più breve tempo possibile, almeno il raddoppio delle attuali navette che collegano Matera all’aeroporto di Bari Palese “Karol Wojtyla”, finalizzato ad offrire un miglior servizio di collegamento per la città di Matera, meta di tanti turisti provenienti dall’estero e dalle altre regioni italiane”.
L’impegno sollecitato è teso anche “Ad attivare, in via sperimentale, un collegamento ferroviario diretto A/R Matera Bari delle Fal”.
Nel documento si sottolinea che “nel sistema di trasporto, che in particolare interessa la città di Matera, particolare importanza riveste l’aeroporto di Bari, soprattutto perché riguarda un servizio da mettere a disposizione dei turisti provenienti dall’estero, oltre che dalle altre regioni italiane; che attualmente si dispone di solo quattro corse, sicuramente insufficienti per offrire un collegamento efficiente aereo-bus da Bari verso la città dei Sassi e al contrario; che risulta, pertanto, indispensabile prevedere ulteriori corse aggiuntive alle attuali al fine di migliorare il servizio, che risulterebbe vitale per tutto il sistema turistico alberghiero della Città dei Sassi”.
Salvaguardia prodotti agro-alimentari lucani, Aulla approva pdl
L’obiettivo del testo normativo è di salvaguardare e valorizzare la tipicità dei prodotti agricoli e agroalimentari della Basilicata, la cucina lucana a base di tali prodotti e lo stile di vita basato sulla dieta mediterranea
La proposta di legge “Disposizioni in materia di salvaguardia, valorizzazione e promozione di uno stile di vita e di una cultura di sviluppo sostenibile, dei prodotti agro alimentari lucani e della cucina lucana” di iniziativa dei consiglieri Braia e Polese (Iv-RE), Baldassarre (Idea), Giorgetti e Sileo (Gm) e sottoscritta in aula da Leggieri (M5s), è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata.
L’obiettivo del testo normativo è di salvaguardare e valorizzare la tipicità dei prodotti agricoli e agroalimentari della Basilicata, la cucina lucana a base di tali prodotti e lo stile di vita basato sulla dieta mediterranea, quale patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, unico e ormai riconosciuto sotto il profilo salutistico, promuovendone la diffusione insieme alle attività economiche, ambientali, sociali e culturali legate a tale stile alimentare in ambito regionale ma anche nazionale e internazionale. Istituito l’Osservatorio regionale per la dieta mediterranea e la Rete operativa per la dieta mediterranea.
“La Dieta Mediterranea – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – si fonda sul rispetto per il territorio e sulla biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. È molto più di un semplice elenco di alimenti o una tabella nutrizionale, è un modello di sviluppo culturale e sociale, uno stile di vita che comprende una serie di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni tramandate di generazione in generazione, nonché un regime nutrizionale riconosciuto dalla comunità scientifica per i suoi benefici effetti sulla salute umana e sulla qualità della vita. Infatti, quello mediterraneo è l’unico modello alimentare in grado di preservare dal rischio di malattie croniche degenerative (obesità, malattia-cardiovascolare aterosclerotica, ipertensione, diabete, tumori) che hanno un impatto enorme sullo stato di salute della popolazione, sulla mortalità, e sulla qualità della vita. E quindi inevitabilmente anche sui costi sanitari diretti e indiretti. La presa in carico dello stile alimentare sotto l’ottica della prevenzione, prima che insorgano patologie da curare parallelamente deve essere posta in sinergia con la valorizzazione del mangiar sano e lucano attraverso i prodotti dell’agroalimentare regionale e della cucina lucana. Un approccio che presuppone un impegno attraverso campagne di sensibilizzazione, di informazione e di formazione a partire dalla scuola, in chiave educativa nel promuovere ed incentivare, con le istituzioni scolastiche, ad esempio attraverso i menù delle mense, ma anche con l’introduzione nei distributori automatici di alimenti freschi e dotati di apposite garanzie di qualità, più sane abitudini alimentari”. Lo stanziamento previsto per il 2023 è pari a 50mila euro.
Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico, sì a pdl
La norma, proposta ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, èdi iniziativa dei consiglieri Polese, Braia, Sileo, Baldassare, Giorgetti, Aliandro, Leggieri, Quarto, Bellettieri e Cifarelli
La proposta di legge “Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico – Disposizioni in materia di parità di trattamento delle persone che sono affette da patologie oncologiche”, proposta ai sensi dell’articolo 121 della Costituzione, di iniziativa dei consiglieri Polese, Braia, Sileo, Baldassare, Giorgetti, Aliandro, Leggieri, Quarto, Bellettieri e Cifarellie sottoscritta in aula da Perrino e Fuina, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata.
Si tratta di una iniziativa regionale a sostegno di una proposta parlamentare già presentata da numerosi deputati e senatori. “L’intento – si legge nella relazione di accompagnamento al testo normativo – è, nella consapevolezza che si tratti di una materia nazionale, di stimolare il dibattito pubblico al fine di rafforzare la proposta di legge in Parlamento. Nello specifico la legge affronta una questione molto delicata e sempre più avvertita nella coscienza civile e nel dibattito pubblico in Italia e in Europa: il diritto di coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche a non subire, dopo la guarigione, discriminazioni a causa del loro stato di salute, in particolare per ciò che riguarda l’accesso ai servizi bancari e assicurativi e alle procedure di adozione. A oggi le prassi contrattuali contemplano la possibilità di svolgere indagini sullo stato di salute dei contraenti e dei richiedenti che determinano spesso l’imposizione di oneri ulteriori rispetto a quelli normalmente e normativamente previsti, oltre a incidere in modo specifico sulla valutazione del rischio dell’operazione e della stessa solvibilità del consumatore”. Con la legge si ritiene che questa “sia una discriminazione” e si chiede, così come fatto da alcuni Paesi della Comunità europea (Francia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo) che anche il nostro Paese si faccia carico di prevedere precise misure legislative per il superamento di tali indagini sulla storia clinica, trascorso un determinato periodo di tempo dalla guarigione.
La norma si allinea anche alla risoluzione specifica del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 in cui si chiede che entro il 2025 tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo 10 anni dalla fine del trattamento e fino a 5 anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età. La legge infine si allinea alle campagne di sensibilizzazione sul tema portate avanti da alcune tra Fondazione e associazione come AIOM, AIL, SIE, AIEOP, IncontraDonna, aBRACadabra e APAIM.
Interventi nel Comune di Maratea, sì dall’Aula
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità l’atto amministrativo “Legge n. 560/ 1993-Art. l, comma 14 Approvazione della proposta di programma per il reinvestimento dei proventi derivanti dalla vendita (annualità 2022-2023) – interventi nel Comune di Maratea”.
Il programma dell’Ater di Potenza riguarda gli interventi da realizzare nel biennio 2022-2023, a valere sui fondi incamerati a tutto il 31 dicembre 2020. In particolare, sull’importo derivante dalla vendita degli alloggi, pari a euro 1.169.264,50, si impegna la somma di euro 746.307,00 per: costruzione di 9 alloggi (euro 366.033,00); interventi sul patrimonio esistente (euro 380.274,00) per un totale di euro 746.307,00.
Aiuti a famiglie sgomberate per inagibilità immobile, sì a pdl
Istituito un Fondo per gli aiuti e i sostegni alle famiglie e persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza e dimora abituale. Settecentomila euro le somme stanziate per il 2023
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità la pdl“Istituzione del fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale”, di iniziativa dei consiglieri Perrino, Leggieri ed altri.
Lo scopo della legge è quello di fornire alla Giunta regionale una cornice normativa all’interno della quale posizionare l’intervento regionale di aiuto e sostegno ai nuclei familiari e alle persone colpite dall’emergenza abitativa innescata dai fenomeni di dissesto idrogeologico. In tal modo, la Giunta regionale potrebbe azionare con maggiore efficacia e tempestività gli aiuti per la sistemazione temporanea delle famiglie sfollate e la realizzazione delle analisi, indagini e monitoraggi tecnici finalizzati a determinare l’entità e le cause dell’inagibilità degli immobili.
La legge prevede che i nuclei familiari e le persone residenti e dimoranti abitualmente in una unità immobiliare, detenuta a titolo di proprietà o altro diritto reale, e dichiarata inagibile con ordinanza sindacale di sgombero o altro provvedimento, comunque denominato, adottato dalla competente autorità a seguito di dissesto idrogeologico o altri eventi imprevedibili ed eccezionali, hanno diritto ad accedere al Fondo fino al ripristino dell’agibilità dell’unità immobiliare sgomberata e, comunque, per un periodo non superiore ai dieci anni. In deroga all’art. 18 della L.R. n. 24/2007, i nuclei familiari e le persone residenti e dimoranti abitualmente in un alloggio di edilizia residenziale pubblica che ricada nella precedente fattispecie, hanno diritto di precedenza nell’assegnazione di un alloggio della medesima tipologia, ubicato nello stesso comune di residenza, rispetto agli aventi diritto iscritti nelle relative graduatorie. In caso di impossibilità di assegnazione di un alloggio popolare, questi hanno diritto ad accedere al “Fondo”. A valere sul Fondo sono ammissibili le spese per l’autonoma sistemazione nonché le spese delle perizie di carattere geofisico, geologico e geotecnico. Cinquantamila euro le somme stanziate per il 2023.
“Istituzione del Premio musicale di parità”, Aula approva pdl
Riconoscere e valorizzare la musica come strumento per promuovere l’uguaglianza di genere è la finalità della norma. La spesa prevista è di 1500 euro annui
La proposta di legge “Istituzione del Premio musicale di parità”, di iniziativa dei consiglieri Baldassarre (Idea), Giorgetti e Sileo (Gm), Braia e Polese (Iv-Re) e sottoscritta in aula da Aliandro e Fuina, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata.
Con la legge si istituisce il “Premio Musicale di Parità” nella Regione Basilicata al fine di riconoscere e valorizzare la musica come strumento per promuovere l’uguaglianza di genere. Attraverso questo premio, si intende sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di eliminare gli stereotipi di genere e promuovere l’uguaglianza di opportunità nel settore musicale.
Il Premio Musicale di Parità sarà assegnato annualmente alle donne lucane che si sono distinte nel settore musicale. L’obiettivo principale del premio è promuovere la parità di genere nell’ambito musicale. Inoltre, si mira a promuovere l’uguaglianza di opportunità nel campo artistico e musicale e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di eliminare gli stereotipi di genere.
Istituito il Comitato per il Premio Musicale di Parità, composto da due consiglieri regionali, dalla Consigliera regionale di Parità, un rappresentante per ognuno dei Conservatori di musica con sede in Basilicata e da un rappresentante della Commissione regionale per la Parità e le pari opportunità tra uomo e donna. Il compito del Comitato è quello di esprimere pareri e formulare proposte per l’individuazione delle personalità o delle categorie da premiare. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, previa consultazione del Comitato, definisce criteri e modalità per l’assegnazione del premio, specificando, se individuate, le categorie da premiare. La spesa prevista è di 1500 euro annui.
Enti assistenza invalidi, l’Aula approva modifiche a L.R. 7/89
L’intervento normativo mira a consentire una ripartizione dei fondi che segua una ratio più premiante per le associazioni che realizzano attività finalizzate alla tutela e all’assistenza degli invalidi
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a la proposta di legge che detta modifiche alla legge regionale 4 aprile 1989, n. 7(“Erogazione di provvidenze in favore degli enti di tutela ed assistenza agli invalidi”)di iniziativa della consigliera Sileoe sottoscritta anche dai consiglieri Leone, Perrino, Baldassarre, Bellettieri.
L’intervento normativo mira a consentire una ripartizione dei fondi che segua una ratio più premiante per le associazioni che realizzano attività finalizzate alla tutela e all’assistenza degli invalidi. Viene, pertanto, eliminato il criterio del riparto del 20 per cento dei fondi suddiviso indistintamente tra tutti i beneficiari in favore del riparto del 100 per cento dei fondi suddivisi in rapporto al reale volume di attività rendicontata.
Previsto che gli aventi diritto presentino entro il 31 ottobre di ogni anno alla Giunta regionale il programma di attività per l’anno successivo ed il relativo piano finanziario. L’erogazione dei contributi avviene a rate semestrali anticipate. La prima rata è disposta dalla Giunta contestualmente alla concessione del contributo. Per l’erogazione della rata successiva gli Enti beneficiari presentano una relazione sull’attività svolta. Entro il 31 marzo dell’anno successivo, gli aventi diritto presentano alla Giunta regionale il rendiconto delle attività svolte e i relativi conti consuntivi. Qualora la Giunta regionale riscontri difformità rispetto ai programmi presentati o agli obiettivi di cui ai compiti istituzionali prescritti dagli statuti degli Enti aventi diritto, revoca il contributo stesso”. La legge non comporta ulteriori o maggiori oneri per la finanza regionale.
Disciplina Fondo regionale transizione verde, sì a pdl Coviello
Il Fondo disciplina gli investimenti nella transizione energetica, ecologica, per l’efficientamento e il risparmio energetico e ha la finalità di dare un sostegno al sistema produttivo regionale delle piccole e medie imprese
La proposta di legge “Disciplina del Fondo regionale della transizione verde”, di iniziativa del consigliere Coviello (FdI), è stata approvata dal Consiglio regionale della Basilicata all’unanimità.
Il Fondo disciplina gli investimenti nella transizione energetica, ecologica, per l’efficientamento e il risparmio energetico e ha la finalità di dare un sostegno al sistema produttivo regionale delle piccole e medie imprese mediante: aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso il sostegno a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; aiuti per il miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali delle strutture aziendali; aiuti per studi o servizi di consulenza in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energia. Il Fondo è utilizzabile anche per aiuti volti a coprire costi a breve termine dell’energia elettrica usata come fattore produttivo. Gli aiuti non sono concessi alle imprese in difficoltà, così come definite dagli orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.
“L’obiettivo – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – è quello di dare dei margini di intrapresa alle aziende per consentire loro di liberare risorse proprie da investire per il perseguimento di quella rivoluzione verde e transizione ecologica che rappresenta uno dei pilastri del progetto Next Generation EU e costituisce una direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro. L’impianto normativo, in definitiva, vuole così, a pieno titolo cogliere la oramai improcrastinabile esigenza e necessità, con concrete misure di intervento, garantendo alle future generazioni quello sviluppo sostenibile tanto auspicato dalla legislazione con il codice dell’ambiente”.
La proposta di legge non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale dal momento
che contiene la disciplina istitutiva del Fondo così come previsto dall’art. 11 della L.R. n. 35/2022
sul quale risulta già stanziata la somma di 1 milione di euro per ciascuno degli esercizi finanziari
2023 e 2024.
Bilanci previsione Enti subregionali, sì del Consiglio
L’Assemblea ha licenziato i bilanci di previsione di Apt,Parco naturale di Gallipoli Cognato-Piccole Dolomiti Lucane, Arpab, Arlab, Parco Chiese rupestri del Materano eArdsu
Il Consglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, FdI, Gm, FI; 2 astensioni di M5s)il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario 2023-2025 dell’Agenzia di Promozione Territoriale (APT)”. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 2.600.000 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023,2024 e 2025.
All’unanimità è stato approvato il “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Ente digestione del Parco naturale di Gallipoli Cognato- Piccole Dolomiti Lucane”. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 450.000 euro,per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.
Licenziato a maggioranza (con 9 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, FdI, FI, Sileo –Gm; 3 astensioni di M5s e Giorgetti –Gm) il “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Basilicata (ARPAB)”.Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 7.550.000 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha, poi, approvato a maggioranza (con 10voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, FdI, FI, Sileo –Gm; 3 astensioni di M5s e Giorgetti –Gm)il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023/2025 dell’Agenzia regionale Lavoro e Apprendimento Basilicata (Arlab)”. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento dell’Agenzia è di 4.000.000 di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.
Sempre a maggioranza (con 10 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, FdI, FI, Sileo –Gm; 2 astensioni di Giorgetti –Gm e M5s) è stato approvato il disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2023-2025 del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del Materano”. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento è di 450.000 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.
Successivamente l’Assemblea ha approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, Braia -Iv-RE, FdI, FI e Sileo –Gm; 3 astensioni di M5s, Polese -Iv-RE, Giorgetti –Gm) il disegno di legge “Bilancio previsione finanziario per il triennio 2023-2025 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu)”. Il contributo della Regione Basilicata per le spese di funzionamento dell’Azienda è di 742.442,54 euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2023, 2024 e 2025.