Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dal consigliere Cifarelli (Pd) inerente i dispositivi di protezione individuali.
Con il documento si impegna il Presidente della Giunta regionale “a mettere in campo tutte le iniziative e le interlocuzioni possibili con il Governo nazionale e, quindi, con il Commissario straordinario all’emergenza, anche d’intesa con le organizzazioni datoriali, affinché l’acquisto di dispositivi di protezione individuali (mascherine, guanti e altro) possa essere effettuato direttamente e prioritariamente nelle aziende italiane. Assicurando in questo modo la qualità dei prodotti, la capillare distribuzione su tutto il territorio nazionale, il sostegno alle produzioni made in Italy e la garanzia di assoluta protezione agli operatori sanitari e ai cittadini”.
Istituzione giornata studio ruralità, sì a pdl Braia e Polese+
Promuovere iniziative tese alla valorizzazione delle proprie origini attraverso la ricerca anche universitaria e post universitaria e lo studio della propria identità storica legata al patrimonio rurale e archeologico
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, all’unanimità una pdl d’iniziativa dei consiglieri di Italia Viva, Braia e Polese dal titolo “Istituzione della giornata di studio internazionale della ruralità – Il Futuro nei solchi del passato – Riforma fondiaria e Banca della terra in Basilicata tra passato, presente e futuro”.
Finalità della legge, la promozione di iniziative tese alla valorizzazione delle proprie origini attraverso la ricerca anche universitaria e post universitaria e lo studio della propria identità storica legata al patrimonio rurale e archeologico. Per la programmazione delle iniziative di ricerca, studio e promozione è costituito un gruppo di lavoro, coordinato dal Presidente della Regione Basilicata, a cui partecipano l’Assessore del dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale della Regione Basilicata o suo delegato, un rappresentante dell’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia), uno dell’Università della Basilicata, uno per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentative (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Co.Pa.Gri). La data e la sede di svolgimento della giornata di studio è deliberata annualmente dalla Giunta regionale. La prima edizione dell’evento si svolgerà entro il mese di novembre 2021 nel Metapontino e, in particolare presso la sede dell’Alsia, cuore della Magna Grecia, luogo emblematico della riforma agraria e della bonifica degli anni ’50, dove si trovano i documenti frutto degli studi del noto esperto di archeologia rurale J.C. Carter dell’Università del Texas e vicino al museo della Siritide nel quale, sono state esposte ‘Le Tavole di Heraclea’ contenenti due decreti, databili alla fine del IV secolo a.C., relativi alla delimitazione e localizzazione di terreni dei santuari di Dioniso e Atena Polìas, presso la città di Heraclea, nell’attuale territorio di Policoro.
La Giunta regionale provvederà al finanziamento della “Giornata di studio internazionale” mediante l’erogazione di contributi nel rispetto delle norme comunitarie, statali e regionali e tenuto conto del Piano annuale. Quindicimila euro la spesa prevista.
Consigliere regionale Braia: la Basilicata avrà una giornata internazionale della ruralità, approvata la nostra proposta di legge in Consiglio Regionale
Dopo il si ricevuto dalla seconda e dalla terza commissione, la PDL “Istituzione giornata di studio internazionale della Ruralità “Il Futuro nei Solchi del passato. Riforma Fondiaria e Banca della terra in Basilicata tra passato, presente e futuro” di iniziativa dei Consiglieri Luca Braia e Mario Polese del Gruppo Regionale Italia Viva è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale del 17 dicembre 2020. A novembre 2021 al via la prima edizione.
“Finalmente, dopo aver atteso per mesi, è stata approvata la nostra proposta di legge, condivisa dalle commissioni e dal Consiglio Regionale, che istituisce una giornata importante: una volta all’anno si potrà parlare e raccontare la ‘Basilicata Rurale’ alla comunità nazionale e internazionale da un punto di vista sociale, economico, ambientale, attraverso studi, analisi e riflessioni sui temi legati al destino dell’uomo connesso al bene terra, ponendo anche particolare attenzione alla continuità tra passato, presente e futuro dell’agricoltura lucana e del suo legame con tradizione, territorio, storia.
Per l’organizzazione dell’evento sarà istituito un Gruppo di lavoro che coinvolge esperti e studiosi, oltre che rappresentanti dei vari mondi coinvolti, per lavorare e programmare annualmente iniziative dedicate alla valorizzazione delle origini della Basilicata, attraverso la ricerca anche universitaria e post universitaria e lo studio dell’identità storica legata al patrimonio rurale ed archeologico.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Capogruppo Italia Viva.
“Entro il mese di Novembre 2021 – prosegue il Consigliere Luca Braia – presso la sede di Alsia, nel cuore quindi della Magna Grecia, in un luogo emblematico per la riforma agraria e per la bonifica degli anni ’50 sarà organizzata la prima giornata internazionale di studi, proprio là dove si trovano i documenti frutto degli studi del noto esperto di archeologia rurale J.C. Carter dell’Università del Texas e vicino al museo della Siritide nel quale, sono state esposte ‘Le Tavole di Heraclea’ contenenti due decreti, databili alla fine del IV secolo a.C., relativi alla delimitazione e localizzazione di terreni dei santuari di Dioniso e Atena Polìas, presso la città di Heraclea, nell’attuale territorio di Policoro.
Al presidente Bardi spetta ora il compito di provvedere agli adempimenti previsti dalla pdl con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Spetta anche il compito di costituire il previsto “gruppo di lavoro” coordinato dal Presidente della Regione Basilicata, a cui partecipano l’Assessore del dipartimento Agricoltura e Sviluppo rurale della Regione Basilicata o suo delegato, un rappresentante dell’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia), uno dell’Università della Basilicata, uno per ogni associazione di categoria maggiormente rappresentative (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Co.Pa.Gri), con l’obiettivo di programmare annualmente temi, luoghi e date della Giornata di studio internazionale “Il Futuro nei solchi del Passato”, attingendo ad un fondo dedicato di €15.000 e con la possibilità di contrarre convenzioni e stipulare protocolli con altri Enti Pubblici e privati.
La relazione con la terra, sempre produttiva e feconda, rappresenta la più genuina visione dello spirito culturale attraverso i secoli della Basilicata, terra rurale dalla vocazione millenaria che ha continuato a perpetrarsi sino ai giorni nostri con varie vicissitudini che l’hanno vista protagonista.
L’eccellenza delle produzioni agricole che contraddistingue la nostra terra anche riconosciuta oramai sui mercati nazionali e internazionali, dall’ortofrutta, al vino, all’olio di cui recentemente si è avuto il riconoscimento dell’IGP, portando il numero complessivo a 19 dei marchi registrati, affonda le sue radici in quella che è stata la maggior azione di riformulazione territoriale dell’Italia repubblicana, ovvero la stagione della Riforma Fondiaria. In Basilicata il sistema virtuoso ha generato sicuramente ricchezze per il territorio dell’area ionica che oggi è leader in Italia e in Europa per la produzione agricola e ortofrutticola di qualità.
La spinta all’equità sociale e alla formazione di città e cittadini nelle terre della bonifica ha creato le basi socio-economiche per uno sviluppo del settore agricolo lucano, unico nel panorama europeo. Il collegamento ideologico e logico con le Tavole di Heraclea esposte nel museo della Siritide, e la imponente infrastrutturazione di bonifica di epoca magno-greca appare immediato, a conferma la natura squisitamente rurale di questa nostra terra, ancora per molti versi misteriosa.
La Basilicata possiede una grande ricchezza culturale, umana e paesaggistica che è indissolubilmente legata alla relazione dei suoi abitanti con la terra e le acque, ovvero con il paesaggio rurale. Questa ricchezza, che da qualche anno ha cominciato ad essere focalizzata da più progetti in alcuni dei Comuni della Regione, ha finalmente un importante punto di riferimento.
Durante il mio mandato di Assessore all’Agricoltura – conclude Luca Braia – ho lavorato molto per creare una idea nuova di Basilicata rurale da rilanciare sulla scena nazionale e internazionale, anche per uscire dagli stereotipi che ci vedono da sempre “immobili e contadini”.
Una Basilicata, magari in futuro con un marchio unico delle eccellenze agroalimentari, che possa unire proprio le produzioni agricole con le unicità e la bellezza del paesaggio e della cultura rurale dei nostri areali e dei nostri borghi. La Regione Basilicata può essere un modello di eccellenza produttiva e storia territoriale: l’istituzione della Gionata di studio “Il Futuro nei solchi del Passato” attraverso approfondimenti, ricerche e studi scientifici darà corpo e fondamento all’identità lucana che guarda al futuro, ai giovani che decidono di insediare le loro imprese agricole in questa terra, alle filiere, alla sostenibilità e all’attenzione all’ambiente, alla smart agriculture, all’Europa e al mondo intero”.
Liquidazione soppresse Comunità montane, approvata pdl
L’Aula ha licenziato all’unanimità la pdl d’iniziativa del consigliere Braia che detta disposizioni urgenti per la conclusione del processo di estinzione delle soppresse Comunità montane attraverso la nomina di uno o più Commissari, fino ad un massimo di tre
Via libera dall’Assemblea regionale,all’unanimità, alla pdl, d’iniziativa del consigliere Braia che detta disposizioni urgenti in materia di liquidazione delle soppresse Comunità montane.
Con la norma approvata si prevede di accelerare la conclusione del processo di estinzione delle soppresse Comunità montane attraverso la nomina di uno o più Commissari, fino ad un massimo di tre. La nomina spetta alla Giunta regionale entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge. I commissari saranno scelti fra persone di comprovata professionalità ed esperienza in materia di enti pubblici. La durata degli incarichi è di sei mesi e il compenso previsto, definito dalla Giunta regionale, è onnicomprensivo e parametrato alla retribuzione prevista per un dirigente regionale titolare di Ufficio di grado C.
“Il processo di estinzione delle soppresse Comunità montane – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – non risulta ancora concluso. Al fine di evitare problematiche legate alla mancanza di una rappresentanza legale ed amministrativa si ritiene necessario, oltre che indispensabile, proseguire nella gestione commissariale per lo svolgimento delle funzioni utili al completamento del processo di liquidazione”.
Ottantamila euro sono le risorse quantificate per l’applicazione della legge.
Istituita Commissione speciale Recovery Fund
Il Consiglio ha approvato un ddlconcernente la ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale con la nona variazione al bilancio di previsione 2020/2022 e un ddlinerente la decima variazione al bilancio di previsione 2020/2022.
L’Assemblea ha approvato a maggioranza(16 voti favorevoli di Fi, Lega, Idea, Bp, Iv, M5s, Pd e Fdi, astenuto Zullino) l’istituzione della Commissione speciale “Recovery Fund”. La richiesta è stata avanzata ai sensi dell’articolo 45 del Regolamento interno del Consiglio, dai consiglieri regionali del centro sinistra (Mario Polese, Luca Braia, Marcello Pittella, Roberto Cifarelli e Carlo Trerotola) e del M5s (Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci). La composizione e la durata dell’organismo saranno stabilite con un successivo atto.
Il Consiglio regionale ha, poi, approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi, Bp, Idea; 5 voti contrari di Pd, Ive M5s) un disegno di legge concernente la ratifica delle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta regionale con la nona variazione al bilancio di previsione 2020/2022, in deroga all’art.51 del D.lgs. 23 giugno 2011, n.118, ai sensi dell’art.109, comma 2 bis, del D.L. 17 marzo 2020, n.18 convertito, con modificazioni, dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27.
Sempre a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Lega, Fi, Fdi, Bp, Idea; 4 contrari di Pd, M5s e Iv), l’Aula ha approvato un disegno di legge inerente la decima variazione al bilancio di previsione 2020/2022 ai sensi del D.Lgs. n.118/2011 e dell’art.109, comma 2 bis, del D.L. n.18/2020 convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020 n.27.
Il Consiglio regionale, in apertura di seduta, ha respinto (con 11 voti contrari diFi, Lega, Idea, Bp, e Fdi e 6 favorevoli di Iv, M5s, Pd e Pl) la risoluzione relativa al Piano nazionale di ripresa e resilienza proposta dai consiglieri del centro sinistra Cifarelli e Pittella (Pd), Trerotola (Pl), Polese e Braia (Iv). Con il documento si invitava il Presidente della Giunta regionale “ad istituire una Cabina di Regia costituita dai rappresentanti dei gruppi politici presenti in Consiglio, dell’Anci e delle organizzazioni datoriali e sindacali al fine di condividere l’insieme delle iniziative da intraprendere per meglio implementare il Piano; ad intraprendere tutte le iniziative possibili al fine di scongiurare l’iniqua distribuzione delle risorse proposta dal Governo nazionale con la destinazione del solo 34% del fondo alle regioni meridionali”.
Sulla votazione dell’articolo 1 della proposta di legge sull’istituzione del Garante regionale dei diritti della persona, d’iniziativa del consigliere Zullino (Lega), il presidente Baldassarre constatata la mancanza del numero legale (erano presenti al momento del voto i consiglieri Acito, Aliandro, Baldassarre, Bellettieri, Cariello, Coviello, Piro, Quarto, Sileo e Zullino) ha dichiarato sciolta la seduta.