Disposizioni in varie materie d’intervento, sì del Consiglio regionale. Il Ddl prevede disposizioni non aventi carattere finanziario e, in particolare, interventi normativi di mera manutenzione normativa e di revisione di norme regionali.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (10 voti favorevoli quelli di Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm e l’astensione di Giorgetti del Gm) il DDL n. 107/2022 “Disposizioni legislative in varie materie d’intervento” (già “Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2022”). Lo strumento legislativo, collegatoallamanovradibilancioregionale2022, contiene, esclusivamente,disposizioni non aventi carattere finanziario e, in particolare, interventi normativi di mera manutenzione normativa e di revisione di norme regionali.
Suddiviso in 8 capi, il DDL prevede disposizioni in materia di ambiente, territorio ed energia; infrastrutture e mobilità; politiche agricole, alimentari e forestali; salute e politica della persona; sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità.
Le leggi regionali oggetto di revisione in materia di ambiente, territorio ed energia sono: la n. 53/2021 (Finanziamento per le azioni di compensazione e mitigazione ambientale per i comuni della Basilicata); la n. 28/1994 (Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata); la n. 35/2018 (Norme di attuazione della parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152· in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dì siti inquinati- Norme in materia ambientale e de/La legge 27 marzo 1992, n. 257- Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto); la n. 10/2020 (Legge di stabilità regionale 2020).
In materia di infrastrutture e mobilità modificate tre leggi regionali: la n. 25/2009 (Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente); la n. 59/2021 (Collegato alla legge di stabilità regionale 2021); la n. 12/1979 (Disciplina della coltivazione della cave e torbiere e di inerti degli alvei dei corsi d’acqua).
Due le leggi regionali modificatein materia di salute e politiche della persona, la n. 38/2021 (Nuove disposizioni in materia sanitaria) e la n. 58/2021 (Disposizioni in materia sanitaria) e una in materia di sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità, la n. 55/2021 (Assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023).
Tra le disposizioni varie sono state oggetto di revisione normativa le seguenti leggi regionali: la n.1/2022 (Piano Strategico Regionale – Art.45, comma 4 dello Statuto regionale); la n.12/2022 (Interventi regionali di promozione e sostegno dell’istituzione dei gruppi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e delle comunità energetiche rinnovabili); la n.24/2007 (Norme per l’assegnazione, la gestione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica); la n.23/2022 (Istituzione del Registro regionale dei Comuni con prodotti a denominazione comunale); la n.27/2022 (Istituzione del servizio di psicologia scolastica); la n.25/2022 (Palestre della salute).
Intesa ripristino area Pozzo Grottole 11, sì del Consiglio
Il pozzo Grottole 11 è stato chiuso minerariamente il 28 febbraio 2016 e prima che l’area venga restituita al legittimo proprietario deve essere ripristinata allo stato antecedente alla realizzazione del pozzo
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm) l’atto amministrativo n.320/2023 avente ad oggetto “Art.76, comma 4 Statuto regionale – Concessione di coltivazione Cugno Le Macine – Intesa sul progetto di ripristino territoriale dell’area pozzo Grottole 11 in agro del Comune di Salandra (Mt)”.
Il pozzo Grottole 11 è stato chiuso minerariamente il 28 febbraio 2016 e prima che l’area venga restituita al legittimo proprietario deve essere ripristinata allo stato antecedente alla realizzazione del pozzo. Nella nota tecnica dell’ufficio Compatibilità ambientale del dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia, si specifica che “sull’istanza di ripristino territoriale dell’area pozzo ‘Grottole 11’ in agro del comune di Salandra (Mt), ai sensi dell’Accordo del 24 aprile 2001, possa essere resa l’intesa della Regione Basilicata subordinatamente al rispetto di tutte le disposizioni previste in materia dalla vigente legislazione e delle prescrizioni rese nelle autorizzazioni, pareri e nulla osta occorrenti”.
Documenti contabili Enti sub-regionali, sì da Consiglio regionale
Si tratta dei Rendiconti generali per l’esercizio finanziario 2021 dell’Apt, del Parco Naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, dell’Arpab e dell’Alsia. Sì a Piano 2021 e 2021/2022 dell’Ater di Matera
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, oggi, tre disegni di legge riguardanti i Rendiconti generali per l’esercizio finanziario 2021 dell’Apt, del Parco Naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane e dell’Arpab.
Il Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata è stato approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm).
A maggioranza (con 10 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm e l’astensione di Giorgetti del Gm) l’Aula ha approvato il “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 del Parco Naturale Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane”.
Via libera a maggioranza (con 10 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm e l’astensione di Giorgetti del Gm) anche per il “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (Arpab)”.
L’Assemblea ha, poi, approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm) il “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 dell’Agenzia Lucana dii Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura – A.L.S.I.A.”
Successivamente l’Assemblea regionale ha approvato a maggioranza (con 10 voti favorevoli diLega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm e l’astensione di Giorgetti del Gm.) la delibera di Giunta “A.T.E.R. Matera- Alloggi di edilizia residenziale pubblica. Programma di reinvestimento. Approvazione del Piano Annuale 2021 e presa d’atto del Piano Pluriennale 2021/2022”.Le risorse disponibili, derivanti da vendite ed economie sono pari a euro 2.615.286,28, vengono reinvestite mediante il Piano annuale 2021 (euro 1.111.111,08) e il Piano annuale 2022 (euro 1.504.175,20). Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano i fabbricati a proprietà mista e, i lavori di ripristino e adeguamento, gli alloggi sfitti di proprietà dell’Ater ai fini della successiva assegnazione.
Sanità, Consiglio approva Piano Operativo territoriale
Si tratta di un provvedimento generale di programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale ai sensi dell’art.1, comma 2 del D.M. 77/2022
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm) la delibera di Giunta regionale riguardante il Piano Operativo Territoriale, inteso quale provvedimento generale di programmazione dell’assistenza sanitaria territoriale ai sensi dell’art.1, comma 2 del D.M. 77/2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”. “Il D.M. 77/2022 – si legge nella delibera di Giunta regionale – costituisce di fatto la riforma di settore del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), mediante l’individuazione di una nuova rete di assistenza sanitaria territoriale con la definizione di modelli e standard per tutti gli interventi previsti dalla componente 1 della Missione 6 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” del PNRR che sono considerate in una ottica più ampia e integrata anche attraverso l’analisi di strumenti e ruoli trasversali propedeutici al potenziamento dell’assistenza territoriale”.
Alla base del Piano, illustrato dell’assessore alla Sanità, Francesco Fanelli, l’esigenza di promuovere un’assistenza territoriale efficace, sicura, tempestiva, equa ed integrata. Risultato da raggiungereavviando concretamente le Case di Comunità (CdC), gli Ospedali di Comunità (OdC), le Centrali Operative Territoriali (COT), utilizzando le professionalità necessarie come l’infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), eapplicando modelli organizzativi e di servizio come l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Facendo leva sul raccordo tra componente sanitaria e componente sociale così da garantire in maniera integrata le prestazioni sociosanitarie,il Piano individua quattro punti strategici tesi a garantire e stimolare il miglioramento continuo della qualità dell’assistenza; favorire la prossimità e l’appropriatezza dell’assistenza; valorizzare il governo del rischio clinico; assicurare l’equità e promuovere la partecipazione dei pazienti, familiari, cittadini e delle loro organizzazioni rappresentative. Il Distretto costituisce l’ambito territoriale dove assicurare l’assistenza territoriale integrata. Distretti che passano da 9 a 6 (non cambiano i confini amministrativi, gli ambiti sociali restano 9). Ai sensi del D.M. 77, infatti, il distretto deve essere geograficamente riposizionato in una nuova dimensione demografica, secondo un range di popolazione compreso tra i 100.000 e 180.000 abitanti. I distretti individuati sul territorio lucano sono quelli del Vulture Alto Bradano con 88.310 abitanti; Val d’Agri Marmo Platano con 83.506 abitanti; Potenza Alto Basento con 113.152 abitanti; Lagonegrese Pollino con 63.368 abitanti; Matera Medio Basento con 115.975 abitanti; Metaponto collina materana con 75.688 abitanti.
Verranno attivate 6 centrali operative (COT) nei comuni di:Venosa, Marsicovetere, Potenza, Lagonegro, Matera, Policoro; 7 Case della Comunità Hub (I livello) a: Lavello, Sant’Arcangelo, Potenza, Lagonegro, Irsina, Montescaglioso e Montalbano Jonico; 12 Case della Comunità Spoke (II livello) a: Genzano, San Fele, Vietri di Potenza, Corleto Perticara, Anzi, Avigliano, Maratea, Senise, Viggianello, Garaguso, Ferrandina e Tursi; 5 Ospedali di Comunità di 20 posti letto a: Venosa, Muro Lucano, Maratea, Pisticci e Stigliano.
Con il Piano entreranno in azione gli infermieri di famiglia o comunità (IFoC) e le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA). Per ogni COT (centrali operative) sono previsti 5-6 infermieri, 1 coordinatore infermieristico e 1-2 figure di supporto (sanitario e amministrativo). Per ogni casadella comunità hubstabilito un organico composto dai 7-11 infermieri, 1 coordinatore infermieristico, 1 assistente sociale e 5-8 figure di supporto (sanitario e amministrativo).
Per ogni ospedale di comunitàil Piano ha messo in conto 9 infermieri, 6 figure di ruolo tecnico, 2 figure di personale di supporto (sanitario e amministrativo) e medici 4,5/die sei giorni su sette. Secondo il ‘DM 71’ si ipotizza uno standard minimo di 1 Infermiere di Famiglia o di Comunità ogni 2.000/3000 abitanti. Per le Unità speciali di Continuità Assistenziale si ipotizza uno standard ottimale di almeno 1 medico e 1 infermiere ogni 100.000 abitanti. Risultano attivate 11 USCA (4 presso ASM e 7 presso ASP), ma è da valutare quante ne dovranno restare attive una volta finita l’emergenza”.
Precedentemente il consigliere Vizziello (BO) aveva chiesto l’anticipazione della discussione della mozione “Disegno di legge recante Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni. Richiesta bocciata dalla maggioranza. Subito dopo il consigliere Cifarelli (Pd) in segno di protesta per il mancato accoglimento dell’istanza ha dichiarato di abbandonare l’Aula.. Posizione condivisa dai consiglieri Leggieri (M5s)e Zullino (BO) che hanno evidenziato la mancata votazione di una eventuale risoluzione al termine del dibattito sviluppatosi durante lo scorso Consiglio regionale straordinario. Successivamente, sono intervenuti i consiglieri Braia, Giorgetti e Cariello che hanno sollecitato il Governatore Bardi a dedicare, durante la prossima seduta consiliare., un ulteriore momento di approfondimento con la conseguente votazione di una eventuale risoluzione. Il presidente dell’Assemblea, Cicala, ha comunicato di inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima conferenza dei capigruppo.
Ratificata Intesa per istituzionalizzare “Conferenza Regioni”
Obiettivo dell’intesa valorizzare il ruolo e l’organizzazione della Conferenza riconosciuta quale principale organismo di coordinamento per il migliore esercizio delle funzioni ad esse assegnate
Approvataa maggioranza (10 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Bp, FI, Gm e 1 voto contrario quello di Giorgetti), dal Consiglio regionale della Basilicata, il Disegno di legge n. 134/2023 “Ratifica dell’intesa tra le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – D.G.R. n. 78 del 17 febbraio 2023”.
Obiettivo dell’intesa valorizzare il ruolo e l’organizzazione della Conferenza riconosciuta quale principale organismo di coordinamento per il migliore esercizio delle funzioni ad esse assegnate, in un’ottica di rafforzamento comune e solidale della capacità amministrativa. In occasione del cinquantesimo anniversario delle Regioni a statuto ordinario, i Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome hanno riconosciuto il ruolo fondamentale che svolge la Conferenza nell’interlocuzione tra il Governo centrale e quelli regionali e delle Province autonome, per rafforzare la collaborazione in tutte le competenze e le funzioni da esercitarsi negli ambiti di loro comune interesse, conferendo piena espressione politica al “sistema delle Regioni”.
Attività odontoiatriche, sì dall’Aula a modifiche a L.R. 11/2014
Con la legge si stabilisce che gli studi professionali di odontoiatria non sono soggetti all’adeguamento della normativa in tema di barriere architettoniche
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato all’unanimità dei votanti (Lega, Idea, Bp, FI, FdI, Gm)la proposta di legge “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 26 giugno 2014 n. 11 recante Modifiche ed integrazioni alla L.R. 28 ottobre 2011, n. 21 – Norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche e odontoiatriche”, di iniziativa dei consiglieri Bellettieri e Piro (FI), Cariello (Lega) e del già consigliereAcito.
Con la legge si stabilisce che gli studi professionali di odontoiatria non sono soggetti all’adeguamento della normativa in tema di barriere architettoniche.“Tale assunto – si legge nella relazione di accompagnamento alla pdl – trova riscontro nel fatto che gli studi professionali, anche ad esempio quelli dei medicidi famiglia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, non sono soggetti ad una specificadisciplina in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma seguono, come tutti gli altriimmobili, le regole nazionali. Lo studio professionale, anche del medico convenzionato, non èclassificato come ‘immobile aperto al pubblico’ perché anche se lo studio svolge di fatto unaattività pubblica, si tratta sempre prevalentemente di attività professionale, e dunque nonnecessariamente un nuovo studio medico deve essere adeguato circa l’abbattimento delle barrierearchitettoniche”.