Lucia Antonietta, Consigliere comunale lista Uniti per Avigliano, ha inviato un’interrogazione al sindaco di Avigliano per i lavori di riqualiifcazione della villa comunale di Avigliano: Di seguito il testo integrale.
Al presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco del Comune di Avigliano
Oggetto: interrogazione scritta e orale – lettera aperta alla cittadinanza- lavori di riqualificazione Villa comunale
Il sindaco ci annunciava, a mezzo stampa, lo scorso ottobre, l’inizio dei lavori della riqualificazione della villa comunale che a suo dire “ sarà bellissima, come Avigliano merita” con l’auspicio di dedicarla a Paolo Borsellino, come da post sul suo profilo social .
La villa comunale fu edificata nel 1929 e venne inaugurata con il monumento ai caduti della prima guerra mondiale. In un angolo della villa troviamo l’elenco dei nomi dei caduti Aviglianesi nel primo conflitto mondiale. Furono 342, il più giovane aveva compiuto da poco 18 anni.
La riqualificazione della villa era urgente e necessaria, ma analizzando i lavori fino ad ora effettuati si possono notare numerose criticità.
Innanzitutto partiamo da un dato di fatto: il progetto così come elaborato, nonostante l’impatto che esso ha sulla qualità della nostra città, non ha avuto una benché minima forma di pubblicità sia tra gli addetti ai lavori (tramite magari un concorso di idee) che tra la stessa comunità aviglianese.
Un dato questo non irrilevante, visto che quando si spendono cifre importanti per delle opere pubbliche andrebbe sempre preventivamente informata la città.
I lavori fin qui eseguiti mostrano non una villa ma una piazza circondata da una recinzione.
Ci chiediamo a cosa serve una recinzione?
Ad impedire la fuoriuscita dall’area dei piccoli ospiti? Dovrebbe allora tutelare l’incolumità dei bambini ed essere adeguata per evitare danni fisici e ferimenti in seguito allo scavalcamento della cancellata. La recinzione che è stata messa è molto pericolosa.
Serve forse per evitare atti di vandalismo? Una recinzione che circonda la villa la fa divenire un ghetto ( soprattutto con la presenza di quell’arco d’ingresso che ricorda ben altro) separandola dalla città e non risolve i problemi della sicurezza ma anzi li accentua. Il vandalismo aumenta quando l’area è recintata ed in particolar modo nelle ore notturne è spesso nelle mani di malintenzionati, i quali scavalcando la recinzione e sfruttando posti poco illuminati si impadroniscono dei parchi, commettendo attività illecite.
L’utilità della cancellata è pari a zero.
Il Sindaco pensa di dedicare la villa a Paolo Borsellino, un grande uomo a cui sicuramente riusciremo a trovare un luogo da dedicargli. Noi riteniamo di continuare a dedicare la villa ai quei giovani figli della nostra terra mandati al fronte con le scarpe di cartone.
Ricordiamoci che la Basilicata in proporzione ai suoi abitanti ed in relazione alla quasi totale assenza di industrie durante le due guerre mondiali, è la regione che ha dato il maggior olocausto alla Patria: 7479 Caduti e Dispersi nella guerra 1915-18; 4617 Caduti e Dispersi nella guerra 1940-45 oltre ad un gran numero di mutilati ed invalidi di cui 2112 nella sola prima guerra mondiale. L’assenza delle industrie, infatti, non ha permesso in alcun modo ai giovani lucani di poter essere ritenuti “esonerati” dal servizio di leva. Bisogna poi aggiungere che la Basilicata vanta anche un altro primato, quello di aver avuto il minor numero di disertori.
Mai come in questo momento è necessario ricordare i nomi di quei 342 ragazzi affinché la loro morte sia di monito alle future generazioni. La guerra è un’ autentica follia.
Considerato che la villa comunale è un patrimonio cittadino da valorizzare, che andava riqualificata e che è anche lecito cambiarne l’ aspetto, riteniamo doveroso chiedere all’amministrazione si è cambiato in meglio o si è cambiato per cambiare?
Molti cittadini mi hanno contattata affinché richiedessi la revisione del progetto di riqualificazione della villa . Il progetto, realizzato con i soldi dei cittadini , sembra non convincere sempre più gli aviglianesi, visto che si sta tentando di trasformare il giardino municipale in una piazza riducendo gli spazi dedicati al verde.
Questa non è solo una interrogazione ma una lettera aperta indirizzata alla cittadinanza ai cui farà seguito una raccolta firme affinché questa amministrazione ne riveda il progetto.