“Ultimate le progettazioni nel 2018, saranno acquisite le necessarie autorizzazioni e nel 2019 potranno essere svolte le attività negoziali. L’avvio dei lavori è previsto nel 2020. Attualmente, lo scenario di attivazione all’esercizio commerciale del collegamento Ferrandina – Matera La Martella su infrastruttura nazionale è previsto al 2022”. E’ il cronoprogramma stilato dal Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, in risposta ad una interrogazione dell’on. Cosimo Latronico (Direzione Italia) che chiedeva i tempi effettivamente previsti per il completamento dell’opera. “Sono in corso lavori manutentivi nella galleria di Miglionico, lungo la linea e nella stazione La Martella” ha spiegato il Sottosegretario che ha aggiunto che “ considerando le risorse già allocate per l’intervento nell’aggiornamento 2016 del contratto di programma 2012/2016 pari a 45 milioni di euro, con i 210 milioni destinati all’opera dalla legge di Bilancio del 2017 è stata garantita l’intera copertura finanziaria dell’intervento”. Per il deputato lucano “il governo deve trovare uno strumento per accelerare i tempi di progettazione e realizzazione dell’intervento. E’ impensabile che debbano trascorrere sei anni per chiudere una armatura ferroviaria quasi completa. E’ necessario – ha concluso Latronico – nominare un commissario che faccia tutto in tempi brevi come è stato per la tratta ferroviaria Napoli Bari” .
Ferrovia Matera–Ferrandina, Giordano (Ugl):”Fermi da oltre 10 anni”.
“Grazie all’interpellanza dell’On. Cosimo Latronico (Direzione Italia), la segreteria provinciale Ugl Matera interviene sul dibattito sulla Ferrovia Matera-Ferrandina. Il cronoprogramma stilato dal Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, in risposta ad una interrogazione del Deputato lucano, conferma le nostre perplessità, ossia certezza che il Governo Gentiloni è fotocopia del precedente Governo Renzi dove, nessuna vera politica di sviluppo è in agenda per un mezzogiorno sempre più isolato dal resto d’Italia”.
Lo ha affermato il segretario Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “il Governo non sa che nella Capitale europea della Cultura per il 2019, sono stati registrati nell’anno passato 250.093 arrivi con un incremento del 16,4% rispetto all’anno precedente e 409.421 presenze (+15,8%). Da quando Matera fu proclamata Capitale europea della Cultura il 17 ottobre 2014, l’incremento degli arrivi è sbalzato vertiginosamente a far segnare dati positivi. Ciò comunque, con immensi sacrifici dei visitatori che a oggi non possono raggiungere la Città dei Sassi in treno. Si deve e fare di più perché questa è l’occasione giusta per far rialzare non solo la Basilicata ma tutto il Sud. Bene fa l’On. Latronico a riferire al Sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, De Caro che il governo deve trovare uno strumento per accelerare i tempi di progettazione e realizzazione dell’intervento. Vanno accelerati e non rallentati i tempi di realizzazione delle opere infrastrutturali previste all’interno del Patto per lo Sviluppo della Basilicata – prosegue Giordano – dove rispetto al cronoprogramma iniziale, ad oggi si registrano ritardi che ci preoccupano: per l’Ugl se solo ci fosse la capacità di mettere in rete iniziative veramente da crederci sulla tratta ferroviaria Ferrandina/Matera, l’Aeroporto di Pisticci, le bellezze del nostro territorio che sono, tra pianura e collina, cartoline esposte sul Mar Ionio e sposando il tutto con l’evento Culturale Capitale Europea Matera2019 si potrebbe così, favorire in modo rilevante lo sviluppo del turismo e, con esso, la conoscenza e la valorizzazione del territorio. Altro è lo sviluppo o meglio la protezione del tessuto industriale, significativamente provato dalla crisi. A tre anni dalla proclamazione, Matera 2019 significa anche risolvere la situazione occupazionale e produttiva che da anni investe la Basilicata, indispensabile ridefinire con estrema chiarezza il ruolo degli osservatori provinciali sulla reindustrializzazione. Perché ancora aspettare per un collegamento vitale per il territorio dove le stazioni ci sono, a Ferrandina e a La Martella. Il primo treno vi transiterà tra il 2022. Ma per quella data occorrerà prevedere l’innesto della linea in direzione Adriatica. Allora non proclami – conclude Giordano – da Roma Trenitalia deve anch’essa dire la verità, facendo sapere cosa intenda fare della incompiuta tratta Ferrandina-Matera-Adriatica, ferma da oltre 10 anni, costata 600 miliardi delle vecchie lire, con tre aziende fallite e con un reale silenzio che continua ad accompagnare questa vicenda: sono in corso solo meramente lavori manutentivi nella galleria di Miglionico, lungo la linea e nella stazione La Martella, tutto il resto è campagna elettorale”.
I cantieri stanno pian piano ampiandosi.
Un consiglio ai nostri concittadini: anziché indignarsi passivamente, canalizzate il vostro motivato scetticismo nel pressare le istituzioni e nel vigilare il cronoprogramma. Partecipazione è CULTURA!