L’Associazione Matera Ferrovia Nazionale in una nota esprime il proprio disappunto rispetto alle dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, nella trasmissione radiofonica “Stazioni d’Italia: Ferrandina” su Rai Radio Live, condotta da Valentina Losurdo. Di seguito la nota integrale.
Mentre Rete Ferroviaria Italiana (RFI) fa conoscere il nuovo programma dei lavori per il completamento della tratta Ferrandina-Matera, l’Associazione Matera Ferrovia Nazionale ha seguito con non poca sorpresa e disappunto la trasmissione radiofonica “Stazioni d’Italia: Ferrandina” su RAI Radio Live, condotta da Valentina Losurdo.
In tale occasione un esponente politico materano (Salvatore Adduce – ndr), ha fatto alcune “dichiarazioni improprie”.
Ci preme quindi evidenziare che, nel 2005-2006, nella Stazione di Ferrandina furono effettuati diversi interventi di ammodernamento infrastrutturale su iniziativa esclusiva di RFI, nel quadro degli interventi che, su scala nazionale, rientravano nella “Riforma Moretti”.
In seguito, nel mese di novembre 2016, grazie ad un apposito emendamento alla Legge Finanziaria 2017, voluto dai parlamentari Maria Antezza, Ludovico Vico, Cosimo Latronico (e sostenuta da altri loro colleghi), fu finanziato il completamento della Ferrandina-Matera, inizialmente con 210 milioni di Euro, e successivamente con altri fondi statali, fino ad arrivare ai 365 milioni attualmente disponibili.
Tali risorse pubbliche sono arrivate in un clima di completo disinteresse della politica materana, atteggiamento registrato anche negli anni successivi al 2016, nonostante fosse alle porte l’evento internazionale di Matera/2019. Proprio in vista di tale appuntamento internazionale RFI, tra il 2018-19, ha realizzato ulteriori interventi di riqualificazione, con l’allestimento di un nuovo ed ampio parcheggio; interventi ai quali il Comune di Ferrandina sta dando seguito con la nuova sistemazione del piazzale esterno e terminal bus.
Tali precisazioni servono a stabilire la “verità dei fatti”, ed evitare spiacevoli strumentalizzazioni e confusione nell’opinione pubblica.