Lavori Piazza Visitazione a Matera, sindaco Bennardi replica ad Architetti creativi. Di seguito la nota integrale, la replica di Architetti Innovativi Matera e il primo intervento di Architetti Innovativi Matera già pubblicato il 26 gennaio scorso.
Mi sembra alquanto inopportuna e soprattutto fuori tempo massimo, la critica di chi oggi con i cantieri alle porte, lamenta un mancato coinvolgimento nell’ideazione del progetto di riqualificazione di piazza della Visitazione”. A dichiararlo è il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, dopo le notizie stampa circa un presunto mancato confronto con la città da parte del gruppo “Architetti Innovativi Matera”. “La progettazione -spiega il sindaco- rispetto alla quale si parla oggi di un mancato confronto, è avvenuta o sarebbe dovuta avvenire ben quattro anni fa. Le posizioni critiche di oggi, quindi, sono in ritardo di almeno quattro anni. -sottolinea provocatoriamente il sindaco di Matera- Noi, come amministrazione, abbiamo avuto solo la prontezza, e probabilmente la capacità, di aver portato avanti le procedure di un cantiere molto delicato da vari punti di vista, con la Stazione appaltante riportata in seno al Comune. Abbiamo salvaguardato le procedure, affinché non si perdesse questa importante opportunità, ma non era già più il tempo del confronto sulla progettazione. Teniamo molto al dialogo e confronto con gli Ordini e le associazioni. Sul restauro del cineteatro “Duni”, per esempio, c’è stata la possibilità di andare a fare noi direttamente la progettazione, ed ho avviato diversi incontri con portatori di interesse legati al mondo del teatro. Un metodo che ci appartiene e lo abbiamo sempre praticato, non potendo rispondere noi oggi di quanto è stato fatto molto tempo fa per piazza della Visitazione”.
Architetti Innovativi Matera: Bennardi smentisce se stesso glissando sull’affidamento diretto e sul concorso di architettura
In merito alla replica del Sindaco su piazza della Visitazione a Matera, il gruppo Architetti Innovativi prende atto che il primo cittadino, Domenico Bennardi, smentisce se stesso circa il coinvolgimento degli ordini professionali nella genesi del progetto. Infatti nel comunicato diffuso ieri, il Sindaco dichiara testualmente: “Il progetto deriva anche dalla consultazione aperta con cittadini e Ordini professionali con incontri che abbiamo programmato già con l’allora assessore, l’architetto Graziella Corti”. Dunque il Sindaco afferma di aver consultato gli Ordini professionali durante il mandato dell’assessore Corti, membro della giunta Bennardi. Circostanza che però viene smentita nel comunicato di oggi, quando il sindaco Bennardi afferma che la progettazione risale a 4 anni fa, cioè durante la giunta de Ruggieri. Dichiara infatti Bennardi: “La progettazione rispetto alla quale si parla oggi di un mancato confronto, è avvenuta o sarebbe dovuta avvenire ben quattro anni fa. Le posizioni critiche di oggi, quindi, sono in ritardo di almeno quattro anni”. Dunque delle due l’una: o è vero quanto dichiarato ieri da Bennardi, oppure è vero quanto Bennardi dichiara nel comunicato di oggi. Pertanto se il progetto di piazza della Visitazione risale alla giunta De Ruggieri perchè riferire di una fantomatica “consultazione” degli ordini professionali che in realtà non è mai avvenuta durante la giunta Bennardi? Se invece il progetto, approvato ad aprile 2022, è frutto della giunta Bennardi, con l’allora assessore Corti, non si capisce perchè si faccia riferimento, nel comunicato di oggi, ad una progettazione avvenuta ben 4 anni fa.
“Questa confusione di date e di responsabilità progettuali – afferma il consigliere dell’Ordine degli Architetti di Matera, Giovanni Martemucci, insieme all’architetto innovativo Sergio Venezia- da parte del Comune di Matera serve, forse, a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dall’altro grande tema sollevato dal gruppo Architetti Innovativi, vale a dire il ricorso da parte dell’Ente pubblico all’affidamento diretto della progettazione. Infatti anziché ricorrere al concorso di architettura per la progettazione di uno spazio pubblico così importante per la città, pratica che dovrebbe essere scontata per un Comune, ancora una volta si è proceduto ad un affidamento diretto che, per definizione, esclude il confronto tra progettisti. Anche in questo caso, come già avvenuto per il progetto del Campo Sportivo (giunta Bennardi), si preferisce la pratica dell’affidamento diretto a quella del concorso di architettura o bando ad evidenza pubblica che, certamente, garantisce un confronto più ampio tra progettisti e la successiva valutazione da parte di una giuria esterna selezionata. Solo con il concorso pubblico si ha possibilità di assicurare alla città uno spazio che è frutto di una scelta tra più proposte, tra le quali la migliore viene realizzata. Se il progetto di piazza della Visitazione fosse stato oggetto di concorso di architettura, la sterile polemica sulla progettazione avvenuta sotto la giunta Bennardi o De Ruggieri non avrebbe avuto alcun senso perchè si sarebbe perseguita realmente la migliore scelta per la città. Ma così non è stato. E tanto basta come risposta alla città di Matera”.
Architetti Innovativi Matera: nessun coinvolgimento della città e degli architetti locali nella genesi del progetto di Piazza della Visitazione
Nessun coinvolgimento della città e degli ordini sul progetto del Parco intergenerazionale di Piazza della Visitazione a Matera. Il gruppo d’azione “Architetti Innovativi Matera” prende le distanze dalle dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale di Matera in merito al coinvolgimento dei cittadini e degli addetti ai lavori sulla genesi del progetto. “Non c’è stata alcuna concertazione – affermano gli architetti Giovanni Martemucci e Sergio Venezia- con i cittadini e con i professionisti, nessun dibattito preliminare è stato affrontato, nessuna analisi sulla gestione dell’area che interessa una zona vitale della città, connotata da diverse funzioni sociali, economiche e ricreative. I cittadini e i professionisti sono stati informati solo a posteriori, al momento della presentazione dell’opera, quando cioè il progetto era già stato redatto e non c’era nessuna possibilità di effettuare modifiche o riconsiderazioni efficaci. La procedura di “confronto” adottata dall’Amministrazione Bennardi esclude, ancora una volta, al di là dei proclami, il coinvolgimento preliminare dei cittadini e degli addetti ai lavori come avvenuto per il parco del Campo Sportivo”. Gli Architetti Innovativi contestano anche il metodo che ha portato alla scelta del progettista della piazza: un affidamento diretto senza procedura concorsuale, nonostante su quella piazza di concorsi di idee e di progettazione se ne siano indetti molti.
“Il primo concorso di idee, nel 1993, fu indetto dalla giunta Acito – continuano gli Architetti Innovativi- e fu vinto dai colleghi Panella e Aymonino. L’ultimo, nel 2008, era stato proposto dall’Amministrazione di centrodestra guidata da Emilio Nicola Buccico, ed aveva avuto un respiro internazionale, con il coinvolgimento di 5 archistar mondiali come Dominique Perrault (Francia), Josè Maria Tomas Llavador (Spagna), Emilio Ambasz (Argentina), Daniel Liebeskind (Polonia) e Massimiliano Fuksas (Italia). A vincere fu Tomas Llavador. Nel suo progetto l’architetto spagnolo rivoluzionava l’attuale assetto della piazza che, da spazio residuale, diventa luogo di rappresentanza. Elemento principale del progetto era un grande edificio per ospitare il teatro, gestito in un rapporto tra vuoti e pieni tipico dell’architettura scavata dei Sassi. La filosofia progettuale di Llavador partiva da un attento studio sull’identità della città in relazione alla sua storia: l’obiettivo era quello di conservare quell’identità territoriale anche nella nuova immagine della piazza. Nel progetto del Parco intergenerazionale, invece, è mancato del tutto un confronto su disegno e funzioni della nuova piazza. Ed i risultati, miseri, si vedono. Senza nessun rispetto della storia della città si è scelto di portare avanti l’idea banale di un parco, anziché di un’area connotata da varie funzioni pubbliche, con il verde chiamato a connettere un’area considerata residuale. L’idea del teatro è sparita e con essa la prospettiva di un progetto in grado di creare una nuova area di centralità urbana attraverso scelte architettoniche coraggiose. L’attuale progetto sembra piuttosto un riordino della viabilità della zona con il verde a fare da riempitivo. Per non parlare del mancato coinvolgimento dei professionisti locali nella progettazione. Un progetto sottotono che la città non merita se si considera che Matera, negli anni ’50, è stata al centro del dibattito architettonico ed urbanistico europeo proprio per quell’esperimento riuscito che furono i nuovi quartieri dello sfollamento dei Sassi”.