La gara per la somministrazione di lavoro temporaneo nelle Aziende sanitarie e in alcuni Dipartimenti regionali al centro dell’audizione svolta ieri nella quarta Commissione (Politica sociale) presieduta da Vito Giuzio (Pd). Ad essere ascoltato il dirigente generale della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, Angelo Raffaele Rinaldi, che ha risposto ad alcuni dei quesiti posti in una interrogazione dai consiglieri Giovanni Perrino e Gianni Leggieri (M5s) in merito alla procedura in corso di esecuzione.
Perrino e Leggieri lamentano “distonie normative” della gara, suddivisa in cinque lotti per un importo complessivo a base d’asta di 45,5 milioni di euro, attraverso la quale si dovranno scegliere le agenzie di lavoro temporaneo che dovranno fornire per quattro anni all’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, all’Asm, all’Asp e al Crob infermieri, ostetriche, tecnici radiologi, operatori socio – sanitari e alla Regione ingegneri, laureati in discipline economiche e giuridiche, chimici, architetti, farmacisti ed esperti di informatica e statistica. Ricordano che i contratti di lavoro subordinato sono possibili solo per comprovate esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale, che la spesa per il personale flessibile non può essere superiore a quella sostenuta da ogni amministrazione nel 2009, e che la Regione ha prorogato il termine di validità di tutte le graduatorie relative ai concorsi pubblici effettuati che devono essere utilizzate prioritariamente per coprire i posti vacanti. Per questi motivi chiedono alla Giunta se i competenti uffici delle Asl e della Regione hanno verificato, prima di indire la gara, “se sia conforme alla normativa ricorrere a forniture di lavoro temporaneo per gli importi esplicitati”, per quale motivo non si è provveduto “ad assumere con contratto a tempo determinato i profili professionali ricercati scorrendo le graduatorie ancora vigenti” e quali atti la Giunta intende adottare per sanare le distonie evidenziate fra le la “lexspecialis” di gara e le norme di legge richiamate.
Rinaldi ha spiegato che l’accordo quadro che sarà utilizzato con questa gara“ha il mero scopo di stabilire le clausole generali relative ad appalti da aggiudicare in un dato periodo (quattro anni) e il prezzo unitario del servizio di reclutamento di personale da applicare nel rispetto dei valori stabiliti dai Ccnl;specifiche clausole contrattuali, comprese le modalità di reclutamento del personale, saranno inserite nei singoli contratti di fornitura che verranno conclusi tra ente committente e fornitore, attraverso la sottoscrizione di specifici accordi attuativi”, aggiungendo che “l’ammontare totale dell’Accordo quadro, sia in termini di fabbisogno di personale sia di corrispondenti importi di spesa, rappresenta una mera stima e le effettive previsioni di spesa si concretizzeranno solo a valle dell’aggiudicazione e nel tempo stabilito dall’accordo quadro”. Ha inoltre precisato “che il ricorso al lavoro in somministrazione era e resta l’eccezione da utilizzarsi solo ed esclusivamente per brevi sostituzioni (malattie, ferie, permessi ,ecc..) e nelle more dell’espletamento delle ordinarie procedure di legge che, a partire dalla determinazione del fabbisogno di personale, passano attraverso l’espletamento di procedure concorsuali per assunzioni a tempo indeterminato e/o determinato, comprese lo scorrimento di graduatorie, se esistenti e valide, per i profili professionali richiesti.Spetta pertanto agli enti committenti farne uso coerente e rispettoso delle prerogative di legge e dei limiti di utilizzo che, peraltro, sono soggetti a vigilanza e controllo da parte degli organi a ciò preposti”.
Nel breve dibattito che si è svolto successivamente il consigliere Napoli ha osservato che l’audizione del dirigente generale della Suabè utile per discutere e chiarire ma all’interrogazione avrebbe dovuto rispondere l’assessore competente, magari sulla base di un’istruttoria preparata dagli uffici. Dello stesso parere Romaniello che ha evidenziato come due dei tre quesiti proposti nell’interrogazione chiamano in causa le scelte politiche e le responsabilità della Giunta. Lacorazza ha invece annunciato che presenterà una mozione per chiedere alla Giunta di emanare una direttiva vincolante affinché le agenzie di lavoro interinale che si aggiudicano appalti della Regione seguano procedure trasparenti per il reclutamento del personale.