“Gli agricoltori lucani, al pari dei colleghi del resto del Paese, hanno tutte le carte in regola per giocare da protagonisti la delicata partita della transizione energetica; per contribuire attivamente e fattivamente alla decarbonizzazione dell’Italia, favorendone lo sviluppo delle agroenergie e l’efficienza energetica e promuovendo al contempo le energie rinnovabili, in linea con i contenuti del PNRR e con i più recenti orientamenti comunitari contenuti nel New Green Deal e nell’Agenda 2030”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Franco Verrascina, concludendo i lavori del convegno “Le Comunità energetiche e il futuro delle agroenergie”, svoltosi oggi a Pomarico (Mt).
Ne dà notizia la Copagri Basilicata, informando che durante i partecipati lavori, cui ha preso parte una significativa rappresentanza di sindaci e rappresentanti delle amministrazioni dei comuni del territorio, è stato siglato un simbolico patto d’intesa tra gli agricoltori e le amministrazioni locali, finalizzato a promuovere le agroenergie andando al contempo a contrastare lo spopolamento delle aree interne e il dissesto idrogeologico, ataviche problematiche con le quali è da tempo costretto a confrontarsi il territorio.
Dopo i saluti del sindaco di Pomarico Francesco Mancini e l’introduzione del presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Cosimo Latronico, il presidente di GAIA Energia Sergio Marini e il coordinatore tecnico della medesima cooperativa promossa dalla Copagri per lo sviluppo delle agroenergie Alessandro Pierantoni.
“In attesa delle indicazioni legislative sulle modalità operative con le quali si andrà concretamente a dare gambe alle Comunità energetiche, ovvero quelle reti tra cittadini e imprese del territorio che producono, consumano e scambiano energia in un’ottica di autoconsumo e di collaborazione, intendiamo riunire intorno a un tavolo gli agricoltori e i rappresentanti dei territori, che saranno gli indiscussi protagonisti di una sfida sulla quale si giocherà il futuro del Paese”, ha affermato Minichino, dando conto delle motivazioni alla base dell’odierno momento di confronto.
“Stiamo parlando di un qualcosa che cambierà il futuro del primario e del mondo delle energie rinnovabili”, ha fatto notare Marini. “Condividere energia rinnovabile, pulita e prodotta localmente, infatti – ha aggiunto il presidente di GAIA Energia – sarà fondamentale per incidere sensibilmente sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica o di altri gas clima alteranti, con positivi e immediati risvolti sul versante economico, legati ai risparmi in bolletta e alla possibilità di beneficiare di meccanismi incentivanti”.
“Le comunità energetiche e il futuro delle agroenergie”, convegno a Pomarico, intervento assessore regionale Latronico
“Le comunità energetiche rappresentano un importante scenario energetico basato sulla generazione distribuita che favorisce lo sviluppo di energia a chilometro zero. Si tratta di un modello energetico che mette in risalto la responsabilità ambientale, la collaborazione tra diversi soggetti, senza tralasciare il risparmio economico”. Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente ed Energia della regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso dell’evento organizzato da Copagri “Le comunità energetiche e il futuro delle agroenergie”, tenutosi stamattina a Pomarico.
” Sono imprese basate su un “modello democratico” di governo, in cui le decisioni sono prese dai membri della comunità in modo indipendente e autonomo, che possono collaborare con altri attori del mercato, senza che questi debbano diventare necessariamente membri delle comunità. Ogni comunità energetica ha le proprie specifiche caratteristiche, ma tutte hanno lo stesso obiettivo: autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri. L’obiettivo prioritario e contingente è quello di ridurre la dipendenza energetica dalle fonti fossili e a questo si associano anche molti benefici: ambientali, grazie alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti; economici grazie ai meccanismi di incentivazione previsti dalla legge per promuovere la transizione energetica, sociali di sostegno alla povertà energetica, grazie alla condivisione dei vantaggi economici, dei profitti finanziari e dei vantaggi ambientali che saranno condivisi sul territorio”, ha affermato Latronico.
“Un ruolo fondamentale, ad esempio, è svolto dai comuni che devono rafforzare le funzioni di comunicazione (attraverso la pubblicazione di avvisi/manifestazioni di interesse), sostegno e facilitazione. Con specifico riferimento alle comunità agricole, la creazione e la partecipazione alle CER consente di realizzare un percorso di sostenibilità aziendale, di diffusione di una nuova cultura energetica che rafforza il rapporto locale tra prosumer e consumatori finali, godendo dei vantaggi della filiera corta dell’energia. Si tratta di una misura innovativa che consente di chiudere positivamente il ciclo produttivo delle aziende agricole, aumentandone la sostenibilità attraverso il riutilizzo degli scarti, la produzione e la condivisione di energia da fonte rinnovabile all’interno di Comunità energetiche agricole. Tale meccanismo premia la produzione locale, garantendo la completa tracciabilità della filiera produttiva, anche attraverso la fornitura di una serie di servizi che aiutino a migliorare l’efficienza degli impianti di produzione energia da fonti rinnovabili”, ha concluso l’Assessore.