Il cittadino bernaldese Pinuccio Rinaldi in una nota commenta esprime alcune riflessioni sulle ideologie presenti negli stati egemoni mondiali: Usa, Cina e Confederazione Russa.
Di seguito la nota integrale.
L’inedito vincente
La storia dell’umanità, dall’età della pietra sino all’età spaziale ha visto nel suo divenire la trasformazione dell’economia nei suoi pilastri fondanti, e cioè produzione –scambio-consumi. Questi pilastri hanno assunto valori e caratteristiche diverse a seconda della natura politica degli stati (democrazia/dittatura) e della loro dimensione. Il soddisfacimento delle necessità umane quindi è passato attraverso diverse condizioni, ma sempre tendente alla soluzione delle equazioni che legano la produzione, i consumi, e gli scambi. Nelle tante variabili concorrenti, quelle ideologiche si sono rivelate determinanti e vincenti. Infatti, la democrazia e il comunismo sono le ideologie esistenti negli stati egemoni mondiali, Usa-Cina-Confederazione russa.
In queste nazioni i pilastri dell’economia (produzione-scambi-consumi) nella loro dinamica di crescita si sono differenziati essenzialmente nel parametro della produzione e dell’etica. Per queste nazioni la maggiore produzione equivale a maggiore ricchezza, maggiori consumi, maggiori scambi, però non hanno lo stesso percorso.
In democrazia il percorso risente dei vincoli dettati dalla libera iniziativa (capitalismo) e dai valori della persona, mentre nel comunismo il percorso è esente da entrambi i vincoli. L’etica che in democrazia è alla base delle azioni umane, in Cina e nella Confederazione Russa è pressoché sconosciuta.
Nel comunismo della Cina però è apparso un inedito ideologico sconvolgente, il connubio tra capitalismo e comunismo.
Questa inedita condizione, (il capitalismo senza i vincoli del rispetto della persona associato allo statalismo) permette, oggi, alla Cina di avere parametri produttivi e di mercato unici a livello mondiale, tanto da essere egemone. Questo inedito modello sia politico che economico pone il mondo nella pericolosa condizione di scegliere se adottarlo oppure avversarlo e con tutte le conseguenze che l’umanità ha già conosciuto nella sua storia.