“Continua la propaganda elettorale del governo regionale nelle scuole in occasione del suo fine mandato elettorale.”
A dichiararlo è il coordinatore provinciale della Lega Salvini in Basilicata, Domenico Bianco. “Stiamo assistendo – dichiara Bianco – ad una intensa politica Regionale del tutto clientelare e disabituata al concetto di meritocrazia, anche quando si tratta di adeguare le dotazioni, gli spazi e le tecnologie a disposizione delle scuole per favorire approcci didattici innovativi, e rafforzare la “scuola digitale”.
Spero che il progetto Mini-Erasmus per i ragazzi lucani delle scuole superiori, col fine di allargare all’estero il proprio bagaglio di esperienze scolastiche e professionali, non si riveli un’altra misura discriminante come successo col POR FESR 2014/2020 – ASSE 8 – potenzialmento del sistema di istruzione (OT10).
Per il POR, osservando i dati, la Regione Basilicata ha predisposto l’erogazione di euro 4.162.152,00 distribuiti per un totale di 558 classi facenti parte di 21 Istituti ma poi, se si entra nei numeri, è facile riscontrare come per alcuni Istituti potentini con circa 3000 alunni iscritti si elargiscono contributi per oltre 1.400.000 euro (30% parliamo di Genzano di Lucania, Lauria, San Severino Lucano) cui successivamente si sono aggiunti altri 347.456,00 euro per due Istituti di Lagonegro, rispettivamente il Comprensivo e l’Istituto Tecnico “V. D’Alessandro”.
Nel Materano, invece, prendendo come esempio Policoro, con altrettanto alunni in quattro Istituti, il contributo concesso ammonta a poco più di 110.000 euro (7%).
La stessa Matera, Capitale della Cultura 2019, ha ottenuto, per 12 Istituti (dove immaginiamo il numero degli studenti sia ancora più considerevole) soli 333.792,00 euro.
Scelte che si dimostrano sbagliate se solo si comprendono le difficoltà di spesa cui sarà esposto un Istituto con pochi alunni per acquisti di gran lunga superiori ai 40.000 euro.
Oppure se si pensa alle spese di manutenzione e di antifurto per beni di valore che gli stessi Istituti saranno costretti a comprare per spendere le somme erogate.
Senza dimenticare che gli alunni di oggi saranno i futuri lucani ed hanno tutto il diritto di vedere riconosciuto l’uso di tecnologie avanzate con strumentazioni innovative per la loro istruzione in ogni scuola di ogni ordine e grado, sarebbe stato interessante vedere i risultati di spesa in funzione di un criterio misto che tenesse in debita considerazione il numero degli alunni e non solo delle classi, col coinvolgimento degli Istituti in un processo di informatizzazione ordinato ed equamente distribuito.
I buoni propositi rischiano di diventare inutili tentativi se non vengono definiti criteri di scelta meritocratici e di giustizia sociale.
È questa la Scuola che vogliamo.”
Dic 29