In occasione della giornata per il tesseramento il Partito Democratico ha promosso a Matera una incontro pubblico all’hotel San Domenico per discutere i provvedimenti inseriti nella “Legge di Stabilità 2016″ già approvati alla Camera e che adesso saranno sottoposti all’esame del Senato. Il segretario cittadino Cosimo Muscaridola ha accolto al tavolo il vice Ministro Filippo Bubbico, il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, i consiglieri regionali Roberto Cifarelli e Achille Spada. Un PD che ancora una volta ha mostrato le sue divisioni visto che non è passata inosservata l’assenza del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, della senatrice Maria Antezza e del consigliere regionale Luca Braia. Presenti invece i due presidenti delle due Provincie, Nicola Valluzzi per Potenza e Francesco De Giacomo per Matera. I lavori sono stati aperti dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri che ha sottolineato la necessità di avviare al più presto un’interlocuzione con il Governo nazionale per mettere nelle condizioni l’Amministrazione Comunale di operare in vista di Matera 2019.
“Il futuro ci unisce”. E’ cominciato così l’intervento di saluto del sindaco di Matera. “Insieme alla legge di stabilità, si tratta di due argomenti di straordinaria attualità nel nostro territorio – ha aggiunto – Questa città verrà unita dal suo futuro legato al traguardo in cui Matera e la Basilicata rappresenteranno l’autorevolezza della nostra Nazione. Nel 2019 rappresenteremo nel mondo la qualità di tutta Italia. Su questo obiettivo dobbiamo essere unificati in modo corale. Sono qui, oggi, garante di questa unione, di questo impegno”.
L’altro punto nodale su cui si è soffermato il sindaco è quello legato alla Legge di stabilità. “Deve essere una opportunità per la nostra città – ha chiarito – per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Abbiamo svolto un consiglio comunale aperto in cui sono emerse indicazioni strategiche che devono trovare spazio nella legge di stabilità. Ho ringraziato il ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini e il Governo attraverso il Sottosegretario alla presidente del Consiglio De Vincenti per i 28 milioni assegnati a Matera, ma se bisogna costruire una struttura unificante, è necessario che essa sia coerente con percorsi e tempi precisi.
Per questo non può essere affidata alla fragilità delle strutture del Ministero per i Beni culturali.
Se otterremo – ha proseguito il sindaco – risorse straoordinarie, possiamo essere anche noi privilegiati dalla deroga al Patto di stabilità? So che l’articolo 35 ha alleggerito molto questi vincoli, ma quelli sulla straordinarietà delle risorse secondo noi permangono. Per questo abbiamo suggerito una deroga a questo vincolo come d’altronde il ministro Franceschini ha proposto per Mantova come Capitale italiana della cultura nel 2016.
C’è poi il tema dei rioni Sassi. Non è un velleitarismo pretenzioso, quello del Comune, ma lo Stato è proprietario del 72% dei Sassi. Chiediamo, perciò, al proprietario di questi rioni di prestare attenzione alla sua proprietà, ma il Comune non è in grado di svolgere le manutenzioni straordinarie né di completare il restauro urbanistico ambientale dei Sassi.
Servono risorse finanziarie, che abbiamo chiesto, utili ad attivare e tonificare il completamento di un bene che è anche Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ecco perché la Legge di stabilità deve porre attenzione su questo tema specifico.
Abbiamo infine sottoposto al Governo la richiesta di rafforzare i livelli gestionali della struttura comunale per assunzioni a tempo determinato. Metteremmo così in campo risorse umane per tradurre i problemi in progetti adatti a garantirci adeguate risorse. Mai un incontro del partito di maggioranza è stato così tempestivo ed attuale per questo tutti dobbiamo esprimere questo valore strategico e trasferirlo nella normativa che compone la legge di stabilità. Nel chiudere l’incontro organizzato dal Pd – ha ricordato infine il sindaco Raffaello De Ruggieri- il presidente della commissione bilancio dela Camera, on. Francesco Boccia si è soffermato in particolare sui temi caldi del Mezzogiorno che devono trovare rilievo e attenzione da parte del Governo nella legge in corso di approvazione.
Uno spazio, questo, che è stato riconosciuto dallo stesso Governo alla città di Matera quale rappresentanza nazionale per l’anno 2019 come Capitale europea della cultura.
Si tratta, comunque, di un ruolo va anche tradotto in concretezza: dopo Expo 2015 a Milano c’è Matera 2019. Per tale ragione occorrerà che il Comune, la Regione Basilicata e tutti i rappresentanti del Mezzogiorno pretendano lo stesso trattamento che il Governo nazionale ha concesso a Milano. La missione dell’incontro, “Il futuro ci unisce” – ha concluso il sindaco – coincide con l’azione politica comunale finalizzata ad unire tutte le rappresentanze politiche, le donne e gli uomini di Matera alla scadenza epocale del 2019. Un percorso che non può vivere di separatezze e corrosioni ma deve tradursi in alleanze e collaborazioni feconde.
L’altro tema dell’incontro, la Legge di stabilità, è stato oggetto di un consiglio comunale aperto le cui conclusioni sono state trasferite al Parlamento e vanno ora confortate e tonificate con l’impegno di tutti e segnali forti: primo fra tutti la deroga al Patto di stabilità e poi con il rifinanziamento della Legge speciale per i Sassi, il rafforzamento dell’organico comunale e il riconoscimento alle zone produttive del territorio del valore attrattivo di fiscalità di vantaggio di cui sono titolari le zone economiche speciali (Zes)”.
Filippo Bubbico nel corso del suo intervento ha sottolineato che a suo avviso si tratta di una”Legge di Stabilità di transizione”, in cui c’è grande attenzione per l’agenda digitale e la riforma della Pubblica Amministrazione. Ha ribadito che non si può tornare indietro sulla riforma delle province e poi si è soffermato sui provvedimenti che il Governo intende finanziarie per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico dopo gli attentati terroristici di Parigi. “Non servono solo più risorse per rassicurare i cittadini ma applicare principi che possano tutelare i cittadini, che devono sentirsi titolari di diritti e non destinatari di favori”.
Salvatore Adduce, che ricopre anche la carica di consigliere comunale del PD, nel corso del suo intervento ha sottolineato il lavoro svolto anche in qualità di presidente regionale dell’Anci per risolvere la questione relativa all’aumento di Tari e Tasi attraverso la sanatoria che dovrà essere inserita proprio nella Legge di Stabilità e i finanziamenti che il Governo nazionale dovrà garantire per Matera 2019. Prima di approfondire questi temi Adduce ha preferito in realtà evidenziare le assenze “pesanti” al tavolo dei relatori. “Non siamo tutti quanti presenti questa mattina e in un clima di guerra credo che dobbiamo creare maggiore coesione e consistenza pacifica anche nel nostro partito”. Poi esprime alcune valutazioni sulla Legge di Stabilità: “Per la prima volta dopo sette-otto anni non ci sono tagli lineari ai Comuni ma in realtà dobbiamo sempre risolvere il problema del Patto di Stabilità che impedisce alle Amministrazioni Comunali di spendere i soldi che hanno in cassa perchè il debito pubblico accumulato nei decenni scorsi ce lo impedisce. L’eredità disastrosa dei 2 miliardi e oltre 100 milioni di debito pubblico pesa come un macigno anche sul Comune di Matera, che ancora oggi non può utilizzare 16 milioni di euro disponibili per avviare lavori pubblici. Per quanto riguarda Matera 2019 ho già espresso in un comunicato la mia posizione. Speravo che i finanziamenti fossero inseriti nel Decreto Città perchè nella Legge di Stabilità corriamo il rischio che le risorse vengano destinate alla sicurezza dopo gli attentati di Parigi e per il Giubileo di Roma. Devo dire anche che il sindaco di Matera deve dire con chiarezza quanti milioni ci servono e quali progetti intende realizzare entro il 31 dicembre 2018 per giocarci la partita di Matera 2019. Dobbiamo presentare tre, quattro, cinque iniziative che ci rappresentino nel 2019. Credo che sia opportuno anche lavorare per il rifinanziamento della legge 771 e apprezzo anche l’emendamento presentato da Tito Di Maggio con cui si chiede di assegnare 30 milioni all’anno, per tre anni, alla città di Matera in vista dell’importante appuntameno nel quale rappresenteremo l’Italia. Un’altra questione sulla quale continuerò a battermi è quella delle autonomie locali, perchè credo che gli enti locali stanno perdendo progressivamente la possibilità di incidere sulle scelte dei rispettivi territori”.
Le conclusioni dei lavori sono state affidate all’onorevole Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio della Camera, che ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sui provvedimenti inseriti nella nuova Legge di Stabilità e ha ribadito la necessità di investire nel Sud attraverso politiche industriali in grado di rilanciare occupazione e sviluppo: “Credo che siamo sulla strada giusta e lancio una proposta: garantire la decontribuzione per i nuovi assunti agli imprenditori fino al 2020. Su Matera 2019 il Governo deve giocare una partita importante e vorrei che questo evento diventasse per Matera quello che è stato l’Expo per Milano”.
All’esterno dell’hotel San Domenico ancora una volta il cittadino materano Mario Scalcione ha manifestato con un cartello di protesta per portare all’attenzione degli esponenti politici del PD la vicenda del club Wigwam.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro del Partito Democratico (foto www.SassiLive.it)
Ancora una volta gli esponenti politici del pd e in particolar modo i due rappresentanti lucani nel governo della nazione, hanno fatto finta di non vedere.In particola modo il viceministro dell’interno, che oltre ad essere stato l’artefice come ex presidente della regione basilicata e firmatario di una legge che ha infranto la costituzione e forse anche vari leggi e regolamenti della comunità europea riguardante i finanziamenti europei. Ora come viceministro è bravo a presiedere convegni , manifestazioni sugli emigranti, a presiedere innagurazioni o assegnazioni di beni confiscati in tutta ITALIA, ma nella veste di viceministro non ha detto una parola o non ha fatto un azzione sui beni confiscati che ha nella sua terra.POi viene qui a propinarci le sue chiacchiere al vento, accerchiato dalla sua corte di uomini senza onore , di dubbia etica e moralità.